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La storia si ripete: società di estrazione di bauxite inquina (ancora) un iconico fiume giamaicano

Categorie: Caraibi, Giamaica, Ambiente, Citizen Media, Diritti umani, Disastri, Economia & Business, Governance, Legge, Politica, Protesta, Salute

Il fiume Cobre a St. Catherine (il secondo fiume più lungo della Giamaica) attraversa la Bog Walk Gorge. Foto di: Paul Williams/The Jamaica Gleaner, utilizzata con il permesso dell'autore.

Chiamata Xaymaca [1], [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] ossia “terra del legno e dell'acqua” dagli indigeni Taino, la Giamaica non deve affrontare solamente la grave minaccia del disboscamento [2] delle sue foreste ma anche quella sulla qualità delle acque del fiume Cobre, che rappresenta una delle sue principali risorse idriche; esse, infatti, risultano gravemente compromesse a causa di una recente fuoriuscita di soda caustica da parte di un vicino impianto di estrazione di bauxite.

L'attività, condotta dalla West Indies Alumina Company [3] (Windalco), di proprietà della società russa UC Rusal Jamaica Limited, si trova nelle prossimità del fiume Cobre [4]. Tale fiume scorre in una suggestiva gola calcarea denominata Bog Walk Gorge, attraverso la quale è stata costruita la prima strada della zona nel 1770. Due ponti storici — il Flat Bridge [5] (che si trova nella gola), e il Cast Iron Bridge [6] (a Spanish Town) — passano sul fiume, oggetto di numerosi miti e leggende [7] e dalla grande importanza culturale e ambientale.

Nel weekend del Giorno dell'Emancipazione (1-2 agosto), la comunità del villaggio di Kent, situato parallelamente al fiume e lungo la strada principale, è stata accolta da un forte odore proveniente dal fiume, che presentava una colorazione marrone scuro e la formazione di schiuma, oltre che a una grande quantità di pesci morti lungo le sponde. Nei giorni seguenti, gli abitanti hanno organizzato delle proteste [8], mostrando arrabbiati il pesce contaminato ai passanti e bloccando parzialmente la via principale. La deputata Natalie Neita Garvey, che aveva minacciato azioni legali contro la Windalco durante un episodio analogo nel 2019 [9], ha sostenuto le loro iniziative.

La società nega ogni responsabilità

In questa occasione, la National Environment and Planning Agency [10] (NEPA), che si occupa del monitoraggio e dell'applicazione delle normative ambientali, ha emesso una notifica di procedimento esecutivo [11] il 4 agosto, con la richiesta di risanare la zona entro 48 ore. L'intervento comprendeva la rimozione dei pesci morti e la neutralizzazione delle acque reflue e dei sedimenti inquinati. Il gruppo NEPA ha visitato la zona il giorno seguente e ha confermato che i valori del pH del fiume sono tornati nella norma.

La Windalco ha prontamente rilasciato una dichiarazione, ammettendo che “Nell'ultima settimana, a causa delle forti piogge, si è verificata una fuoriuscita dell'effluente dal bacino di decantazione […] il 1° agosto 2021.” Tuttavia, nonostante la società abbia comunicato di aver adottato delle misure per contenere la fuoriuscita, ha negato ogni responsabilità [12] per quanto riguarda la contaminazione del pesce:

Based on our monitoring data and the preventative measures we employed, we are confident that the spillage did not have any deleterious impact on the environment.

We do not accept liability for the fish kill; however, we are mindful of the importance of the river to residents … and have taken measures to restore normalcy to the river inclusive of the removal of dead fish.

In base ai dati di monitoraggio e alle misure di prevenzione adottate, siamo certi che la fuoriuscita di effluente non avrà alcun impatto nocivo sull'ambiente. Non siamo responsabili della moria di pesci; siamo comunque consapevoli dell'importanza del fiume per gli abitanti… e abbiamo adottato delle misure per ripristinare la normalità, tra cui la rimozione dei pesci morti.

Oltre ai disastri ambientali e alla perdita di mezzi di sostentamento, gli abitanti — molti dei quali agricoltori— sono stati privati dell'acqua per diversi giorni, poiché le commissioni nazionali delle acque e delle irrigazioni hanno dovuto bloccarne l'erogazione per il resto della settimana:

#NewsRecap: Andrew Canon, manager aziendale delle pubbliche relazioni della National Water Commission (NWC), dichiara che presto verrà ripristinata l'erogazione dell'acqua. Tuttavia, la pressione dell'acqua potrebbe non essere elevata. Maggiori informazioni al seguente link: https://t.co/CKGFjmtW1B [14]#CVMTV [15]

Nel frattempo, il dipartimento di sanità locale ha raccomandato alla popolazione di non utilizzare l'acqua e di non consumare il pesce del fiume:

Dipartimento di sanità avverte: non consumare né acqua né pesce del fiume Cobre.

‘Non è la prima volta’

La Jamaica Environment Trust (JET) ha espresso il suo biasimo [20] per l'incidente e ha sottolineato che non si tratta di un episodio isolato. La Windalco, secondo l'organizzazione, ha violato le regole più volte:

This is a long-standing problem. Over decades and under different management/ownership, Windalco has received multiple breach notices and are currently the defendants in a legal case filed by the National Environment and Planning Agency (NEPA) over a 2019 discharge into the river which resulted in a massive fish kill and several persons falling ill.

After preliminary tests, NEPA has stated that Windalco is likely responsible for Monday’s fish kill in the Rio Cobre. They have said that Windalco is in breach of the Wild Life Protection Act [21] and the Agency is contemplating legal action against them. The repeated nature of these offences suggests a lack of respect for Jamaica’s environmental laws and regulations and the human rights of those who have been negatively affected.

Si tratta di un problema di lunga data. Per anni, sotto diverse gestioni e proprietari, la Windalco ha ricevuto numerosi avvisi di violazione e attualmente è imputata in una causa legale presentata dalla National Environment and Planning Agency (NEPA) in merito a un riversamento di effluente nel fiume avvenuto nel 2019; il risultato fu un'ecatombe di pesci e la compromissione della salute di diversi abitanti. Dopo aver effettuato le prove preliminari, la NEPA ha affermato che la Windalco è con molta probabilità responsabile della moria di pesci del fiume Cobre avvenuta lunedì. Ha inoltre dichiarato che la Windalco viola quanto previsto dal Wild Life Protection Act e sta valutando di intraprendere un'azione giudiziaria contro la società. I numerosi reati, infatti, indicano una mancanza di rispetto verso le leggi e i regolamenti in materia ambientale della Giamaica, così come dei diritti umani degli individui colpiti pesantemente da tali avvenimenti.

Le sanzioni per questi reati, ai sensi del Natural Resources Conservation Authority Act (NRCA), sono molto lievi— la violazione delle condizioni di autorizzazione comporta una multa di 50,000 dollari giamaicani [323 dollari statunitensi], solo il doppio rispetto a quanto prevede il Wild Life Protection Act [21]. Visto che ciò non scoraggia le aziende che guadagnano milioni di entrate annue, la JET ha suggerito di sospendere o revocare la licenza ad operare della compagnia. Entrambe le soluzioni sono previste dalla legislazione NRCA, soprattutto se si considera “la ripetitività dei reati”.

Secondo un rapporto, dal 2010 la NEPA ha notificato [22] a Windalco otto notifiche di procedimento esecutivo, due avvisi di violazione, un avviso di avvertimento e un avviso di sospensione per l'inquinamento del fiume Cobre. Una delle notifiche di procedimento esecutivo, attualmente oggetto [23] di azione legale, è stata emessa il 18 ottobre 2019 e verrà citata in tribunale a ottobre 2021. Ora, sembra che la Windalco debba affrontare un altro procedimento legale [24].

Lo scoramento dei cittadini

Tra gli abitanti permane forte preoccupazione [25]; temono che un evento simile possa ripetersi, poiché molti se ne sono verificati [22], specialmente dopo le forti piogge. Attualmente la regione è nel pieno della stagione degli uragani atlantici.

Il fiume Cobre a Bog Walk Gorge è soggetto a inondazioni durante le forti piogge. Foto: Junior Dowie/The Jamaica Gleaner, utilizzata con il permesso dell'autore.

Prima degli episodi di inquinamento del 2019 e del 2021, a luglio 2018 un affluente del fiume Cobre è stato a sua volta inquinato dallo sversamento di soda caustica. La NEPA ha dichiarato [26]:

The containment ponds, known as the ‘east’ and ‘west’ pools, which were designed to collect and return storm water to the plant during periods of rainfall, failed to contain the contaminated water. This resulted in an overflow from the containment pools, which entered two natural gullies that lead to the tributary of the Rio Cobre in Byndloss.

I bacini di contenimento, ossia i bacini ‘est’ e ‘ovest’, pensati per raccogliere e distribuire acqua piovana durante i periodi di pioggia, non sono stati in grado di contenere l'acqua contaminata. Ciò ha provocato la fuoriuscita dell'acqua dalle vasche di contenimento, imboccando due canali naturali che portano a un affluente del fiume Cobre, a Byndloss.

I giamaicani hanno espresso il loro disappunto su Twitter, chiedendo maggiore responsabilità e azioni più stringenti contro la compagnia:

l'inquinamento del fiume Cobre non si fermerà finché non arresteremo quelli della Windalco.

Un attivista ambientale giamaicano ha criticato il fatto che le azioni compiute da queste società in Giamaica vengano fatte passare come innocue e perciò, molto spesso, esse agiscono indisturbate:

Passano gli anni e il problema è sempre lo stesso. Non voglio neppure parlare di inquinamento finché non si fa qualcosa con il fiume Cobre. La bauxite non fa male ma invece sì, ecco il problema. Ne riparliamo quando faremo i seri.

Tramite uno scambio via mail con Global Voices, Theresa Rodriguez-Moodie, amministratore delegato della Jamaica Environment Trust (JET), ha espresso molte preoccupazioni:

It is not known if studies have been done to determine how long it takes for the fish population to return in the River [after] the spill event. So there is no real understanding of the true impact on the fisherfolk who depend on the river for their livelihood. It is very important that a compensation mechanism be in place to deal with issues such as this.

Non sappiamo se sono stati condotti degli studi per determinare quanto tempo impiegherà la popolazione ittica a tornare nel fiume [dopo] l'evento, perciò non conosciamo il reale impatto sui pescatori, che dipendono dal fiume per il loro sostentamento. È fondamentale che ci sia un meccanismo di compensazione per affrontare questo genere di questioni.

Oltre a ribadire che sono necessarie sanzioni più severe e una loro applicazione più rigorosa, Rodriguez-Moodie chiede che vengano effettuati degli studi per determinare gli effetti a lungo termine dei continui episodi di inquinamento sull'ecosistema del fiume. Inoltre, la JET ritiene che in questi casi, se supportate da prove scientifiche adeguate, c'è la possibilità di intraprendere azioni legali civili.

Nel frattempo Pearnel Charles Jr, ministro dell'edilizia abitativa, del rinnovamento urbano, dell'ambiente e dei cambiamenti climatici, dichiara [31] che verranno introdotte sanzioni più severe.

Ma cosa succederà in futuro, visto che la Windalco progetta [32] di effettuare altre estrazioni di bauxite nella vicina parrocchia di Saint Ann? Alla luce delle numerose violazioni delle leggi ambientali, la possibilità di una ulteriore concessione delle licenze è un altro motivo di preoccupazione per la Jamaica Environment Trust.

Mentre le parti interessate attendono i risultati delle indagini della NEPA, sono tornate alla ribalta le questioni riguardanti l'impatto ambientale [33] delle miniere di bauxite in Giamaica. Sebbene l'industria sia un'importante fonte di proventi [34] del commercio estero, ne vale davvero la pena se questo significa distruggere l'ambiente, la salute e i mezzi di sussistenza degli abitanti?  E l'applicazione di normative più severe basterebbe a risolvere il problema? L'unica via percorribile, secondo Rodriguez-Moodie, è “esaminare la questione con un approccio olistico”.