- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Nikol Pashinyan nominato nuovamente Primo ministro dell'Armenia

Categorie: Asia centrale & Caucaso, Armenia, Citizen Media, Elezioni, Governance, Politica, Protesta

Nikol Pashinyan. Foto di Mehr News Agency, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons.

Il presidente armeno Armen Sarkissian ha nominato Nikol Pashinyan come Primo ministro lunedì primo agosto. Questa nomina arriva dopo la vittoria [1] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] del partito di Pashinyan, il Civil Contract Party, delle elezioni indette a sorpresa lo scorso giugno. Pashinyan stava già governando come primo ministro fino alla nomina ufficiale del primo agosto.

Durante le elezioni a sorpresa di giugno, il Civil Contract Party si è assicurato la vittoria ottenendo in parlamento 71 seggi su 107. I rimanenti seggi sono andati ai membri di Armenia Alliance (29 seggi) guidati dall'ex Presidente Robert Kocharyan, e alla coalizione I Have Honor (7 seggi) guidata da un altro ex Presidente, Serzh Sargsyan. In totale 21 partiti e quattro alleanze hanno preso parte alle elezioni di giugno (la lista in origine prevedeva 22 partiti, ma uno si è ritirato prima del voto). In totale i candidati sono stati 2,623, di cui 965 donne (il 37%).

Il nuovo parlamento si è riunito lunedì 1 agosto, giorno in cui il partito Civil Contract Party ha nominato [2] Pashinyan come candidato a primo ministro. In seguito a questa candidatura, il Presidente Armen Sarkissian ha firmato un decreto a conferma della nomina.

Nikol Pashinyan è stato nominato Primo Ministro dell'Armenia dal Presidente Armen Sarkissian, così il parlamento riparte dopo il voto di giugno.

Pashinyan è salito al potere dopo aver guidato una rivoluzione nel 2018, promettendo [4] riforme economiche e sfidando gli ex oligarchi e i poteri monopolistici. Tuttavia, la sua popolarità ha subìto un duro colpo nel novembre 2020 quando il paese perse la guerra Nagorno-Karabakh [5] con il confinante Azerbaijan. La guerra, conclusasi con un cessate il fuoco mediato da Mosca che riconobbe la sovranità di Baku sulla striscia di Nagorno-Karabakh e i circostanti distretti, fu vista come un fallimento da parte di Pashinyan.

Nei mesi successivi, mentre crescevano le recriminazioni [6] nei confronti del primo ministro in merito alla gestione della guerra, decise di dimettersi [7], come previsto dalla legge, in modo da permettere lo svolgimento delle elezioni pur restando in carica come guida del paese.

Durante la prima sessione del parlamento, secondo quanto riportato, [8] il fronte rappresentante Kocharyan ha protestato picchiando le mani sui tavoli mentre lo speaker si rivolgeva ai membri del parlamento. Alle proteste si sono uniti i membri del partito di Sargsyan.

Prima sessione del nuovo parlamento di #Armenia ed ecco come si presenta. Questo è quello che ci aspetta nei prossimi 5 anni?

Il nuovo parlamento armeno è ripartito oggi, aiuto! Cominciamo male.

La protesta è legata “ai legislatori dell'opposizione che chiedono l'immediato rilascio di due loro colleghi arrestati il mese scorso con accuse di natura politica”, ha riferito [8] Radio Azatutyun, l'edizione armena di Radio Free Europe. I politici Mkhitar Zakarian e Artur Sargsian sono stati arrestati [13] il mese scorso con le differenti accuse di abuso d'ufficio e falsificazione, accuse che entrambi negano.

“Zakarian e Sargsian non sono assenti [dal parlamento] ma sono tenuti in ostaggio. Vorrebbero presenziare le sedute del parlamento proprio come voi, ma non viene loro permesso,” ha affermato Aram Vardevanian, un membro del gruppo Hayastan di Kocharyan [Armenia], appellandosi alla maggioranza del parlamento pro governativa, ha riportato [8] Radio Azatutyun.

Nel frattempo, un membro del Civil Contract ha respinto [8] le richieste affermando che Zakarian e Sargsian sono stati arrestati prima di diventare membri del parlamento.

Quando il partito di maggioranza ha nominato Alen Simonian come nuovo speaker del parlamento, i membri delle due opposizioni hanno lasciato l'aula.

I partiti d'opposizione “Armenia Alliance” e “I Have Honor” abbandonano l'aula dell'assemblea nazionale non appena Alen Simonyan viene presentato come candidato a speaker del Parlamento.