Lezioni da Marcus Garvey, il primo eroe nazionale della Giamaica

A depiction of Marcus Garvey; photo by Mark Gstohl, used under a CC BY 2.0 license.

Una rappresentazione di Marcus Garvey; foto di Mark Gstohl, utilizzata con licenza CC BY 2.0.

In occasione del 127° anniversario della nascita di Marcus Garvey [it, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] uno dei più fedeli sostenitori del movimento panafricano [it], Garvey viene celebrato come il primo eroe nazionale della Giamaica.

Due blogger giamaicani, uno della diaspora e uno che vive sull'isola, hanno deciso di commemorare la giornata concentrandosi su diversi aspetti della sua vita. Il Litblogger Geoffrey Philp afferma che l'esempio della vita e del lavoro di Garvey lo ha aiutato a comprendere una domanda fondamentale per le persone di origine africana: cosa significa essere un uomo? Philp ha spiegato [en, come i link seguenti]:

After travelling through the Americas and into the center of colonial power in the West Indies, Garvey realized that […] in order to survive the brutalities of slavery [Africans] had been reduced to a childish state in which they had relinquished personal and collective power. Cowed into submission, Africans at home and abroad lived in fear of outside forces over which they had no control, and even after gaining ‘freedom,’ their existence was based on the level of servility to their former masters.

As Garvey saw it, Africans […] could either live in a reactionary state in which they only responded to crises […] or take control of their lives by assuming personal and collective responsibility.

Dopo aver viaggiato attraverso le Americhe e nel centro delle potenze coloniali nelle Indie occidentali, Garvey si rese conto che […] per sopravvivere alle brutalità della schiavitù [gli africani] erano stati ridotti a uno stato infantile rinunciando al potere personale e collettivo. Soggetti alla sottomissione, gli africani vivevano in patria e all'estero nella paura di forze esterne sulle quali non avevano nessun controllo e, anche dopo aver ottenuto la “libertà”, la loro esistenza era basata su un rapporto di schiavitù verso i loro ex padroni. Secondo il punto di vista di Garvey, gli africani […] potevano vivere in uno stato reazionario in cui rispondevano solo alle crisi […] oppure prendere il controllo della propria vita, assumendosi responsabilità individuali e collettive.

Questa filosofia di responsabilità individuale e collettiva, organizzata intorno a principi come il rispetto di sé, lo scopo, la comunità e l'educazione, era la chiave delle idee di Garvey sulla virilità e la nazionalità – e colpì Philp che quasi 75 anni dopo la sua morte, e nel contesto della sparatoria [en] a Ferguson, nel Missouri, “e altri insulti quotidiani agli africani in patria e all'estero, o possiamo continuare a vivere in uno stato infantile e reazionario in cui non ci assumiamo la responsabilità delle nostre vite o possiamo organizzarci e pianificare di conseguenza. La scelta è ed è sempre stata nostra”.

Al contrario, Carolyn Cooper, che scrive su Jamaica Woman Tongue, ha esaminato la vita amorosa di Garvey, dicendo che Amy Jacques, la sua seconda moglie, ha offerto “un intrigante resoconto del primo matrimonio di Marcus Garvey con Amy Ashwood nel suo libro Garvey and Garveyism “. Da tutti i resoconti, la prima signora Garvey era piuttosto esigente. Garvey  scoprì presto che non poteva badare al suo primo amore, al progresso degli africani, tenendo conto dei bisogni della moglie – così divorziarono e si risposò. Jacques, la sua seconda moglie, si dedicò non solo a Garvey, ma anche al suo lavoro; molti dei suoi libri e articoli probabilmente non sarebbero stati pubblicati senza il suo aiuto, ma lei ha pagato per gli sforzi con problemi di salute. Cooper ha ipotizzato:

Having sacrificed her health for Garvey’s cause, she fleetingly rebels against the callous regime of domestic servitude she had willingly embraced.

Perhaps, Amy Jacques should have followed Amy Ashwood’s example and made a lucky escape. But who would have ensured the completion of The Philosophy and Opinions of Marcus Garvey and so consolidated the great man’s reputation?

The moral of this love story is quite complicated: Great men often need self-sacrificing wives.

Dopo aver sacrificato la sua salute per la causa di Garvey, si ribella fugacemente al regime spietato di servitù domestica che aveva volontariamente abbracciato. Forse, Amy Jacques avrebbe dovuto seguire l'esempio di Amy Ashwood e fare una fuga fortunata. Ma chi avrebbe assicurato il completamento de La filosofia e le opinioni di Marcus Garvey e consolidato così la reputazione del grande uomo?La morale di questa storia d'amore è piuttosto complicata: i grandi uomini spesso hanno bisogno di mogli che si sacrificano.

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