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Il recente colpo di stato potrebbe compromettere le relazioni internazionali del Sudan?

Categorie: Africa sub-sahariana, Nord Sudan, Citizen Media, Governance, Libertà d'espressione, Politica, Protesta

Sudan Millitary Coup: Photo creditAgence France-Presse, CC0, via Wikimedia Commons

Golpe militare in Sudan [1]: foto crediti Agence France-Presse, (CC0 1.0) [2]

Il Generale Burhan — capo del Consiglio Sovrano — ha condotto un colpo di stato in Sudan, il 25 ottobre 2021. Il Generale ha giustificato l'attentato di quel lunedì, sostenendo [3] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] che fosse strettamente necessario per “evitare una guerra civile”, accusando, di fatto, le guerre intestine della politica. Le forze che hanno condotto l'attentato hanno arrestato il Primo Ministro sudanese Abdalla Hamdok, insieme con una molitudine di ministri e altri politici [4].

La comunità internazionale ha reagito al golpe in diversi modi. Gli Stati Uniti lo hanno condannato [5] e hanno sospeso l'erogazione di 700 milioni di dollari in favore del Sudan. Il Regno Unito e l’UE [6] hanno condannato il golpe militare; quanto all'Unione Africana, sono stati sospesi [7] i membri del Sudan, definendo il colpo di stato come “incostituzionale”.

L'appello per rovesciare il governo

Il 16 ottobre 2021, una parte della fazione del Forces of Freedom and Change [8] (FFC) — la coalizione che sta a capo del Paese in questo periodo di transizione — ha cambiato il proprio nome in NAG (National Accord Group), firmando [9] il National Accord Charter per rovesciare il governo di transizione del Sudan [10]. L'appello per rovesciare il gabinetto è stato avanzato dopo le tensioni creatosi tra governo sudanese, FFC, gruppi armati e piccole fazioni politiche. Tra coloro che hanno firmato l'accordo, troviamo i nomi di Minni Minawi [11] che ha guidato il Sudan Liberation Movement/Army, nonché governatore della regione del Darfur, i membri del movimento Movimento Giustizia e Uguaglianza [12] (MGU); Altom Hajo, membro del Consiglio dei Soci e leader negli accordi di Juba per la Pace in Sudan, e, infine, Mubarak Ardol,leader della Democratic Alliance for Social Justice [13] [ar], nonché General Manager della società sudanese per l'estrazione

Il NAG ha chiesto un'estensione dei membri che gestiscono la fase di transizione attraverso l'inclusione di altri partiti e trend- il termine fa riferimento a piccoli partiti politici riconosciuti in Sudan, come ad esempio il future trend [14] [ar], in quanto esclusi dal partito di maggioranza, al momento al potere. Difatti, gli esponenti di tali gruppi hanno organizzato un sit-in vicino al palazzo repubblicano di Khartoum, un evento che, da quanto riportato [15], ha visto la partecipazione di autorità militari [16] che esortavano a rovesciare il governo [17].

Gli attivisti sudanesi hanno notato che molti tra i leader che hanno preso parte a questo sit-in erano ufficiali governativi. L'evento è stato organizzato dal Ministro delle Finanze Gibril Ibrahim, leader di MGU, in collaborazione con Minni Minawi, Altom Hago, e Mubarak Ardol. Molti attivisti si sono rivolti anche ai mezzi di comunicazione per criticare il movimento, chiedendo apertamente come sia possibile che degli ufficiali del governo possano chiedere delle riforme senza mettere a repentaglio le loro stesse poltrone.

Hoshi, attivista sudanese ha detto [ar]:

(Gibril) e (Minawi) sono diventati ministri e governatori delle regioni, assumendo il controllo su 7 ministeri e su dozzine di dipartimenti e di consigli all'interno del governo di transizione attraverso il Juba Peace Agreement (Libertà e Cambiamento), ma non attraverso la vera Libertà e il vero Cambiamento. La domanda sorge spontanea: dov'è l'esclusione qui??

Hatim Elmadani [21] [ar], fondatore dell'associazione Sudan per i Media Investigativi, ha scritto su Twitter [22] [ar] rispetto alla volontà del Sudan [23] [ar] di richiamare i mercenari mandati in Libia. I mercenari sudanesi hanno a che fare con i movimenti di Jibril e Minawi, di conseguenza i due leader stanno supportando il golpe per finanziare il ritorno dalla Libia dei mercenari, visto che il governo potrebbe non finanziarlo. Hatim ha dichiarato:

Betrayal of the mercenary government: What does the taxpayer or the citizen have to do with helping cheap mercenaries?? Why are they allowed to return or even enter Sudan in the future? Now, do you know why they staged a military coup at this time?

Tradimento del governo verso i mercenari: cosa c'entrano i contribuenti o i cittadini con gli aiuti per i mercenari meno abbienti?? Perché questi soldati sono stati autorizzati a rimpatriare in Sudan adesso o in futuro? Ora capite perché hanno architettato questo colpo di stato?

Alcuni attivisti hanno confermato che Ardol sta prendendo parte a tale movimento, in modo da poter difendersi dalle accuse di corruzione in corso. La popolazione sudanese ha lanciato  l'hashtag #أردول_فاسد [24] [ar] — #Ardoliscorrupted (Ardol è un corrotto).

I sudanesi, oggi delusi, pagano le conseguenze della corruzione che ha caratterizzato il vecchio regime. La verità è che Mubarak Ardol è un corrotto e che ogni decisione presa non sarà mai abbastanza efficace nel dare giustizia ai giovani e vecchi che combattono contro la corruzione. Se si sta in silenzio, ciò che ci aspetta sarà anche peggio.

Probabili ragioni finanziarie dietro al colpo di stato

In un tweet postato il 31 ottobre 2021 [29], Kenneth Roth, direttore esecutivo dell'organizzazione Human Rights Watch ha lasciato intendere che ci potrebbero essere delle ragioni finanziarie dietro al colpo di stato.

Una motivazione importante dietro ai colpi di stato nel Myanmar e nel Sudan potrebbero essere gli ampi interessi, economici e militari, cui non si vuole rinunciare e che non devono essere lasciati al controllo pubblico. I generali pretendono profitti prima di ogni forma di democrazia.

Tutto fa credere che Farouq Kambareesi [33], deputato e manager della Banca Centrale di Khartoum, è stato licenziato dopo aver rifiutato di approvare un prestito in favore del dipartimento dell'industria militare [34] [ar].

Resistenza popolare e blocco della comunicazione

Quando la popolazione sudanese è venuta a conoscenza del golpe del 25 ottobre, si è recata in strada [35] per rifiutare il colpo militare. Di conseguenza, le autorità sono intervenute bloccando ogni forma di comunicazione, incluse ovviamente quelle su internet, inibendo anche l'accesso al telefono e l'invio di SMS. Access Now e altre organizzazioni internazionali sono state condannate ad un blackout generalizzato.

ULTIM'ORA: in seguito al colpo militare, le autorità sudanesi hanno cominciato oggi a bloccare l'accesso a internet e ad altri servizi di telecomunicazione.

Denunciamo questo shutdown e esigiamo il libero accesso alla comunicazione.

Interruzioni di internet in Sudan: la storia che si cela dietro i numeri e le statistiche [40][it]

Negli ultimi anni [40], la popolazione sudanese ha subito due importanti blocchi alla rete internet che hanno gravemente impedito gli scambi d'informazione e le comunicazioni, durante periodi critici per la politica. Nel mezzo della rivoluzione che è terminata, poi, con la destituzione del dittatore Omar al-Bashir, il governo sudanese ha impedito l'accesso [41] a Facebook, Twitter, WhatsApp and Instagram, il 29 dicembre 2018.

Analogamente, un giorno dopo questo golpe del 25 ottobre, le autorità hanno autorizzato le chiamate telefoniche e l'accesso ad internet solo per i servizi bancari [42]. I sudanesi continuano a protestare per le strade e rivolgono un appello per prendere parte ad una marcia di un milione di uomini per il 30 ottobre. Nella prima mattinata del 30 ottobre, le autorità a capo del golpe hanno bloccato nuovamente la ricezione di chiamate e di SMS [43] per evitare che i gruppi di resisteza [44] si coordinassero. Questo blackout non è bastato per fermare la popolazione sudanese, visto che, secondo le stime di Sky News Arabia [45] [ar], oltre quattro milioni di cittadini sono scesi in strada per condannare il colpo militare e per chiedere la restaurazione di un governo civile, secondo le stime di Sky News Arabi [45] [ar].

Osman Ay Farah, uno dei conduttori principali di Al Jazeera, ha commentato come di seguito la marcia [ar]:

 In Sudan, oggi, non si ha bisogno di vedere la TV per capire cosa sta succedendo. Basta aprire le finestre di casa.

I sudanesi sparsi in tutto il mondo hanno sostenuto i propri compatrioti in Sudan. A Washington, migliaia di sudanesi hanno marciato per difendere il governo civile in Sudan.

I manifestanti di origine sudanese protestano a Washington contro il colpo di stato organizzato in Sudan il 30 ottobre 2021.

Il National Accord Group (NAG) ha fatto un confronto tra le manifestazioni pacifiche e gli episodi di violenza inaudita. Secondo un report del Central Committee of Sudanese Doctors (CCSD), 11 individui sono stati uccisi dallo scorso 24 ottobre, giorno del golpe.

Central Committee Of Sudan Doctors (CCSD)

(Aggiornamento del report sui feriti e sui morti durante le manifestazioni del 30 ottobre):

- due vittime all'ospedale di Omdurman e una terza, sempre a Omdurman, nell'ospedale di Al-Arbaeen portano a 11 il bilancio delle morti documentate.

Il giorno dopo la marcia che ha visto coinvolti milioni di individui,

A day after the recent million-man march, Burhan ha rilasciato alcuni membri dell'ex regime islamico al-Bashir [52], tra cui anche Ibrahim Ghandour — attuale presidente dell'ormai sciolto partito PCN. [53] Il leader è stato prima rilasciato [54] e, in seguito, arrestato nuovamente. Burhan ha anche rimesso in libertà Mohamed Tabidi e Al-Shazali, condannati per aver terrorizzato, imprigionato e perseguiton i giornalisti. È stato rilasciato anche Mohamed Ali Algozouli [55] [ar], integralista islamico coinvolto con l'ISIS, che è stato poi imprigionato nuovamente nel giro di 24 ore [56] [ar].

Molti cittadini non condividono le decisioni di Burhan, soprattutto visto che il Sudan stava tentando recentemente di costruire relazioni stabili con la comunità internazionale dopo decenni di sanzioni. Come conseguenza del golpe, la World Bank congelato i sostegni economici per il  Sudan, [57] mentre il General Medical Council ha cancellato il test PLAB 1 a Khartoum [58], previsto per i medici che si sono specializzati fuori dal Regno Unito e che hanno intenzione di esercitare la professione nel Regno Unito, nei limiti previsti.

Dunque, la domanda che sorge è: Burhan e Hemeti abbandoneranno questa nuova posizione o la popolazione sarà costretta a conviverci come accaduto a Al-Bashir [59]?