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In Georgia, i manifestanti si riuniscono a sostegno dell'ex presidente incarcerato

Categorie: Asia centrale & Caucaso, Georgia, Citizen Media, Elezioni, Governance, Politica, Protesta

Uno screenshot da un video inchiesta di Radio Liberty. [1]

In Georgia, il 6 novembre, centinaia di manifestanti dell'opposizione si sono riuniti [2][en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] chiedendo l'immediato rilascio dalla prigione dell'ex presidente Mikheil Saak'ashvilli. La marcia è iniziata dalla città di Rustavi, vicino alla prigione in cui Saak'ashvhilli è attualmente detenuto.

L'ex presidente è stato arrestato il 1 Ottobre, dopo il ritorno in Georgia, dopo aver trascorso otto anni in esilio auto imposto. È stato condannato a sei anni in contumacia per abuso di potere [3], nel 2018. L'ex presidente nega le accuse mosse contro di lui. Dal suo arresto, il 1 ottobre, Saak'ashvili ha iniziato uno sciopero della fame.

Tenendo striscioni e bandiere della Georgia, dell'Ucraina e dell'UE, i manifestanti si sono riuniti dopo gli appelli del Movimento Nazionale Unito, un gruppo di opposizione fondato da Saak'ashvili. Gli appelli sono arrivati dopo il secondo turno [4] delle elezioni locali, tenutosi il 30 ottobre.

Riferendosi [5] [ka] alla folla di sostenitori dell'opposizione, il leader del Movimento Nazionale Unito, Nika Melia, ha detto: “Il governo pensa invano di aver vinto ieri [30 ottobre]. Il popolo georgiano vincerà molto presto.” Melia, ha anche chiesto manifestazioni di massa per il 7 novembre “diverse da tutte le precedenti.”

“Tutto il mondo assisterà alla manifestazione su vasta scala che si terrà domenica [7 novembre] in Piazza della Libertà in Rustaveli Avenue”, ha promesso Melia il 31 ottobre.

Riferendosi alla folla di domenica, Melia ha detto che il partito avrebbe reso le manifestazioni, fuori dalla prigione di Rustavi, un appuntamento fisso e che le proteste continueranno finché le autorità trasferiranno Saak'ashvilli in un ospedale civile. Mentre migliaia di sostenitori dell'opposizione si sono riuniti nella Piazza della Libertà di Tbilisi, l'8 Novembre, Melia ha annunciato la data e il luogo per la prossima protesta — il 9 novembre, fuori dal Ministero della Giustizia. Secondo [6] OC Media, ore prima della protesta di Lunedì, le autorità hanno trasferito Saak'ashvili in una struttura carceraria nella capitale, Tbilisi, con un reparto medico migliore.

Oltre alle manifestazioni su strada, altri partiti di opposizione hanno utilizzato tattiche meno tradizionali. Il 7 e 8 Novembre, due partiti dell'opposizione, “Droa and Girchi — More Freedom”, che si allearono con l'UNM prima del secondo giro di votazioni, hanno organizzato una protesta nonviolenta al di fuori dell'edificio del Servizio di Sicurezza dello Stato e del Ministero della Giustizia. Il 7 novembre, i membri di Girchi — More Freedom hanno gettato spazzatura di fronte Servizio di Sicurezza di Stato e lanciato aerei di carta oltre la recinzione. Il giorno seguente, attivisti di Droa hanno portato provviste di fronte la Ministero della Giustizia, che in precedenza aveva messo in questione [7] lo sciopero della fame di Saak'ashvili, secondo [6] OC Media. Nel frattempo, il presidente Droa, Elene Khoshtaria, ha iniziato [8] uno sciopero della fame il 3 novembre.

Altri deputati dell'opposizione hanno offerto un ramo d'ulivo. L'8 Novembre, il gruppo Reforms and Lelo ha fatto una proposta [9] [ka] di 7 punti al governo in carica. In essa, i partiti chiedono di ricollocare Saak'ashvili in un ospedale civile, nominare giudici stranieri per un processo equo, nel caso dell'ex presidente, e tornare al pacchetto di riforme stabilito nell’abbandonato accordo con l'UE [10], firmato tra le parti e il governo in Aprile.

Le notizie [11] del rapido deterioramento della salute dell'ex presidente hanno avuto un impatto minimo sulla decisione del governo. Secondo Radio Liberty,il ministro della giustizia ha detto [11] che se la situazione dovesse peggiorare significativamente, sarà trasferito nell'ala medica della prigione.