Manifestanti thailandesi chiedono l'abolizione della legge sulla lesa maestà

Le persone hanno invaso la strada che porta al Ratchaprasong Intersection. Foto e didascalia di Prachatai.

La versione originale di questo articolo[en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] è stata pubblicata da Prachatai, un sito di notizie indipendenti della Thailandia, ed è stata modificata e ripubblicata da Global Voices tramite un accordo per la condivisione dei contenuti.

Il 31 ottobre 2021 il gruppo Ratsadon ha organizzato una protesta presso il Ratchaprasong Intersection di Bangkok per chiedere l'abolizione della legge sulla lesa maestà e la liberazione delle persone detenute a seguito della sua violazione. Ratsadon organizza proteste pro-democrazia dal 2020.

La marcia è iniziata intorno alle 15 e si è conclusa alle 20:30, ora locale. I rappresentanti dell'organismo di controllo legale iLaw [th] erano sul posto per raccogliere firme per una petizione che chiede al parlamento di abolire la Sezione 112 del codice penale, che stabilisce che chiunque diffami, insulti o minacci il re, la regina, l'erede apparente o il reggente, sarà punito.

All'apertura dell'evento, il colonnello Kritsana Pattanacharoen, vice portavoce del Royal Thai Police Office, ha dichiarato che la protesta ha violato sia il decreto di emergenza che il Contagious Disease Act. Ha aggiunto che la polizia era intenzionata a monitorare l'evento e raccogliere prove in modo tale da poter in seguito denunciare chiunque avesse infranto la legge.

C'è uno stand per la raccolta di firme per presentare la petizione al parlamento per abolire la sezione 112.

I manifestanti hanno presentato a turno argomentazioni critiche alla legge sulla lesa maestà.

Yingcheep Atchanont. Foro di Prachatai.

Yingcheep Atchanont, un portavoce di iLaw, ha notato una crescente frustrazione tra i membri dei media, i politici, i burocrati e il pubblico a causa di una legge che impediva loro di parlare dell'impatto delle questioni legate alla monarchia sulle loro vite.

We believe that it would be better to have a concise law that lets people understand what can be said and what cannot, a law that leaves us confident that if what we said say is true, reasonable, and of benefit to the public and nation, we can speak freely and never be accused of wrongdoing.

We believe that it would be better if individuals who defame and damage others are tried under a just law by impartial court officers who decide cases on the basis of facts and law, irrespective of the political atmosphere.

We believe, when people are in fundamental disagreement over the country’s problems, that it is better to put everything on the table and talk. Let parties to the dispute put forward their arguments and debate the evidence. Let people everywhere listen and participate in deciding what to do.

We believe it would be better to live in a society where people are not imprisoned for simply expressing their political opinions, for demanding a better society, and for asserting that the people are the true owners of power in the country.

Crediamo che sarebbe meglio avere una legge sintetica che faccia capire cosa si può dire e cosa no, una legge che ci permetta di essere sicuri che se quello che abbiamo detto è vero, ragionevole e di beneficio al pubblico e alla nazione, possiamo parlarne liberamente senza essere accusati di illecito.

Crediamo che sarebbe meglio che gli individui che diffamano e danneggiano gli altri siano processati secondo una legge equa da giudici imparziali che decidono volta volta sulla base dei fatti e della legge, indipendentemente dall'atmosfera politica.

Crediamo che, quando le persone sono in profondo disaccordo sui problemi del paese, sia meglio scoprire le carte e parlarne. Lasciamo che le parti in causa presentino i loro argomenti e discutano le prove. Lasciamo che ogni persona ascolti e partecipi nel decidere cosa fare.

Crediamo che sarebbe meglio vivere in una società in cui le persone non siano incarcerate per aver semplicemente espresso le proprie opinioni politiche, per aver chiesto una società migliore e per aver affermato che il popolo è il vero detentore del potere nel paese.

Supitcha Chailom. Foto by Prachatai.

Supitcha Chailom, una studentessa attivista di 19 anni, accusata ai sensi della sezione 112, ha tenuto un discorso al Ratchaprasong Intersection. Ha detto che la 112 viene sfruttata dallo stato per vessare le persone e alimentare la paura tra i cittadini al fine di impedire loro di criticare la monarchia e chiedere riforme. Dal 2020, in molti sono stati accusati per aver messo in discussione il lancio delle vaccinazioni nel Regno, per aver deriso il cane reale e anche per aver recitato parte di una poesia.

The more you use [Section 112], the more likely it is that the thing you wanted to protect will come crumbling down.

Più si usa [la sezione 112], più è probabile che la cosa che si voleva proteggere si sgretoli.

È interventuo anche Phromsorn Viradhammajari del gruppo Ratsadon Mutelu, ponendo l'accento sul fatto che, sebbene la monarchia sia un'organizzazione statale che riceve un budget nazionale, non c'è alcun controllo pubblico sui funzionari reali nominati o sui progetti reali.

Ha dichiarato che i feudatari hanno usato la monarchia e la sezione 112 per opprimere il popolo, sostenendo che coloro che si mobilitano per una riforma democratica stanno cercando di sradicare l'istituzione reale.

Actually, we love the monarchy. If we didn’t love it, we wouldn’t want to reform it to be under the constitution. It is because we love it that [we] ask for reform. Because if it’s not reformed, there could be a revolution.

In realtà, noi amiamo la monarchia. Se non l'amassimo, non vorremmo riformarla per sottometterla alla costituzione. È perché la amiamo che chiediamo la riforma. Perché se non viene riformata, potrebbe esserci una rivoluzione.

In chiusura della manifestazione, Panussaya Sitthijirawattanakul, uno studente attivista della Thammasat University, ha letto una dichiarazione del gruppo Ratsadon in cui vengono avanzate due richieste principali: concedere la libertà provvisoria a tutti gli attivisti politici detenuti e abolire la 112.

The ten demands to reform the monarchy proposed on 10 August 2020 were meant to fundamentally address political deadlocks in Thailand and raise questions about cults of personality. These demands were made to see Thailand become a constitutional monarchy, a characteristic of which is that the throne is under the law and subject to bona fide public scrutiny like any other institution in a democratic system…

We, the People’s Party (Khana Ratsadon) for the Repeal of #112, will work with all groups, all sectors, all organisations and all individuals in society to repeal the law and assure the right to bail for political prisoners. We have a dream that Thai society will be prosperous under a genuine democracy, under liberté, égalité, and fraternité.

Le dieci richieste di riforma della monarchia proposte il 10 agosto 2020 avevano fondamentalmente lo scopo di affrontare gli stalli politici thailandesi e di sollevare questioni sul culto della personalità. Queste richieste sono state fatte per vedere la Thailandia diventare una monarchia costituzionale, la cui caratteristica principale risiede nel fatto che il trono stia sotto la legge e soggetto a un autentico controllo pubblico come qualsiasi altra istituzione in un sistema democratico…

Noi, il Partito del Popolo (Khana Ratsadon) per l'Abrogazione della sezione 112, lavoreremo con tutti i gruppi, tutti i settori, tutte le organizzazioni e tutti gli individui della società per abrogare la legge e assicurare il diritto alla cauzione per i prigionieri politici. Il nostro sogno è che la società thailandese prosperi sotto una vera democrazia, al suono di liberté, égalité, fraternité.

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