Non verrà più negato l'accesso all'assistenza sanitaria ai mozambicani per il loro abbigliamento

Fim do acesso às unidades sanitárias em função da indumentária | Foto Observatório Cidadão para Saúde (usada com permissão, Novembro 2021)

Fine dell'impossibilità di accedere alle strutture sanitarie per colpa dell'abbigliamento | Citizen Observatory per Health Photo (utilizzata su autorizzazione, novembre 2021).

Per molti anni si è parlato poco delle regole negli ospedali che proibivano l'accesso ai pazienti a causa del loro abbigliamento o del loro aspetto in Mozambico. La situazione è cambiata a partire da giugno 2020, quando un'organizzazione della società civile chiamata Citizen's Observatory for Health (OCS) [pt, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] ha pubblicato una petizione richiedendo parità di accesso all'assistenza sanitaria per tutti i mozambicani, a prescindere dal loro aspetto.

Fino ad allora la gente che indossava minigonne, sandali, pantaloncini, completi da palestra, abiti scollati o addirittura che portava i rasta, poteva essere mandato via dall'ospedale e dagli operatori sanitari.

L'OCS ha pubblicato una ricerca in merito, dibattendo sul fatto che negare l'accesso alle strutture sanitarie a causa dell'abbigliamento fosse una chiara violazione dei diritti umani. La mossa viola la Costituzione della Repubblica del Mozambico e altri trattati internazionali per la tutela dei Diritti Umani, come la Carta Africana dei Diritti dell'Uomo e dei Popoli.

Secondo l'OCS, a ottobre 2020 il Ministero della Salute (MISAU), attraverso il National Directorate of Medical Assistance, avrebbe rilasciato una circolare nella quale dissuadeva gli operatori sanitari dal proibire l'accesso alle strutture sanitarie a causa dell'abbigliamento.

Tuttavia, solo a ottobre 2021 è entrata in vigore una misura che proibisce ufficialmente tali discriminazioni, diffusa negli ospedali del paese. L'OCS l'ha definito un successo importante, soprattutto data la pandemia di coronavirus:

È vietato agli operatori sanitari il diniego dell'accesso ai servizi sanitari a causa dell'abbigliamento.

Il Citizen's Observatory for Health (OCS) ha iniziato ad appendere dei cartelloni nelle strutture sanitarie nella città di Maputo che contengono messaggi circa la fine del divieto di accesso a tali strutture a causa del'abbigliamento.

Iva Mugalela, insegnante di danza, ha esultato nella sua pagina Facebook dicendo che tale decisione andava presa da molto tempo:

Foi muita luta, mas valeu a pena…Espero que se estenda para outras instituições….mas dreads mesmo???? Ihiiii distras… Clélia Francelina, sei que isto faz parte do teu trabalho, well done… Julio Messa, pronto, pelo menos já podes ir de shorts, sem stress (apesar de que, o melhor é não ter que ir, ntsem).
Andarei com esse panfleto na bolsa e uma foto aqui no cell…

Abbiamo lottato tanto, ma ne è valsa la pena. Spero si diffonda anche ad altre istituzioni… andiamo, anche i rasta? Clélia Francelina, so che questo fa parte del tuo lavoro, ben fatto. Julio Messa, ecco fatto, adesso puoi indossare i pantaloncini senza stressarti (anche se la miglior cosa sarebbe non andare). Andrò in giro con questo volantino nella borsa e una sua foto nel cellulare…

Nilza Nhamachua ha inoltre sottolineato che il modo in cui operano gli ospedali nel paese è il risultato di uno stigma nella vita di tutti i giorni:
Eu ate hoje luto no seio da minha familia para fazer entender que o facto de alguém ter Dreadlocks não lhe torna diferente na sua maneira de ser, estar e pensar na sociedade. Esse estigma não só parte da rua mas de casa mesmo. Ainda precisamos de descolonizar mentes.

Lotto ancora in famiglia per far comprendere alle persone che il fatto che qualcuno porti i rasta non significa che questi siano diversi nella società. Non è uno stigma presente solo nelle strade, ma anche nelle case. Dobbiamo ancora decolonizzare la nostra mente.

Nella stessa pubblicazione, come dice Mendes Alfazema, ci sono quelli che richiedono che lo stato dovrebbe migliorare ulteriormente la fornitura di servizi sanitari nel paese:
Também deve ser proibido que os profissionais de saúde façam perguntas desnecessárias para pacientes com necessidades urgente de atendimento….Passei muito mal, estava entre a vida e a morte e não queriam me atender antes de abrir processo.

Dovrebbe anche vietarsi agli operatori sanitari di rivolgere domande inutili ai pazienti che hanno un urgente bisogno di cure… Stavo molto male, a un passo dalla morte, e non hanno voluto controllarmi se non dopo la compilazione del modulo.

Le restrizioni sull'abbigliamento non hanno alcun fondo legale in Mozambico e COH sostiene che il divieto sia nato in maniera naturale a livello aziendale in base agli usi e alle abitudini locali.

Tuttavia, lo studio dell'organizzazione ha evidenziato il fatto che non fosse possibile trovare dati precisi in merito a quanta gente sia stata effettivamente vittima di tali misure proibitive. Pertanto il COH spera di raccogliere dei risultati riguardo all'impatto a cui i cambiamenti recenti nei servizi sanitari del Mozambico daranno luogo.

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