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Dov'è Peng Shuai? Attiviste femministe e fans fanno una campagna per la star del tennis scomparsa

Categorie: Asia orientale, Cina, Censorship, Citizen Media, Cyber-attivismo, Donne & Genere, Sport

Immagine creata da Oiwan Lam.

Non si hanno più avuto notizie dalla star del tennis cinese Peng Shuai, 35 anni, da quando ha accusato [1][it] di stupro il precedente massimo leader comunista cinese Zhang Gaoli su Weibo il 2 novembre.

Il post di Peng Shuai che accusa [1][it] il precedente vice premier cinese di averla stuprata due volte nel corso degli ultimi dieci anni è stato rimosso in meno di 20 minuti da quando lo ha postato sul suo account ufficiale Weibo. Da allora, tutti i suoi account social sono stati sospesi; il suo nome è diventato un termine sensibile nell’internet cinese, cioè tutti i post che lo citano vengono rimossi; e lei è rimasta in silenzio per due settimane.

L’incidente ha attirato l’attenzione della comunità mondiale del tennis. Il 14 novembre, Steve Simon, presidente e CEO  della Women’s Tennis Association (WTA), ha finalmente rilasciato una dichiarazione [2] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] richiedente un’indagine completa e trasparente dell’accusa di Peng.

Peng Shuai, and all women, deserve to be heard, not censored. Her accusation about the conduct of a former Chinese leader involving a sexual assault must be treated with the utmost seriousness. In all societies, the behavior she alleges that took place needs to be investigated, not condoned or ignored. We commend Peng Shuai for her remarkable courage and strength in coming forward. Women around the world are finding their voices so injustices can be corrected.

 

We expect this issue to be handled properly, meaning the allegations must be investigated fully, fairly, transparently and without censorship.

Peng Shuai, e tutte le donne, meritano di essere ascoltate, non censurate. La sua accusa relativa alla condotta del precedente leader cinese che comprende violenza sessuale deve essere trattata con la massima serietà. In tutte le società, il comportamento che afferma si sia verificato necessita di essere indagato, non perdonato o ignorato. Lodiamo Peng Shuai per il suo notevole coraggio e forza nel farsi avanti. Le donne in tutto il mondo stanno ritrovando la loro voce, affinché le ingiustizie possano essere corrette. Ci aspettiamo che questa problematica sia gestita adeguatamente, le accuse devono cioè essere indagate completamente, equamente, trasparentemente e senza censura.

Nel frattempo, le attiviste femministe cinesi e gli amanti del tennis hanno iniziato a utilizzare l’hashtag [EN] #WhereIsPengShuai? [3] [Dov’è Peng Shuai?] sui social per esprimere la loro preoccupazione per la sicurezza di Peng.

Mentre la Cina si prepara per ospitare le prossime Olimpiadi Invernali nel mese di febbraio 2022, alcuni esortano il Comitato Olimpico Internazionale (COI) a parlare a favore di Peng.

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Le accuse che Peng Shuai ha rivolto a Zhang Gaoli, il leader cinese in pensione, hanno fortemente scosso la società, però in Cina la sua storia e lei vengono cancellate. Delle femministe cinesi hanno proiettato una foto di Peng Shuai su un edificio e hanno chiesto che tornasse sana e salva.

I sostenitori di Peng hanno espresso la loro preoccupazione per la sua sicurezza, dato che la sua denuncia coinvolge il funzionario  di più alto rango del Partito Comunista Cinese e minaccia l’autorità del governo dirigente.

Molti tennisti internazionali, ex e di oggi, tra cui Nicolas Mahut [7], Billie Jean King [8], Novak Djokovic [9], Martina Navratilova, e altri ancora, si sono espressi per sostenere Peng. Raymond Zhong, un reporter del New York Times, ha sottolineato la reazione di Martina Navratilova alle accuse:

La leggenda del tennis Martina Navratilova sostiene che “il tennis femminile in Cina, probabilmente, è finito … almeno per un po’” dopo che la WTA ha espresso il suo sostegno per Peng Shuai.

Steve Simon ha dichiarato [12] al New York Times che la WTA non ha potuto stabilire un contatto diretto con Peng, ma che era le era stato assicurato che è al sicuro e che al momento si trova a Beijing.

Tuttavia, molti sono scettici riguardo a tale “riassicurazione”. L’inviato di Reuter, Ian Ransom, ha dichiarato su Twitter:

Jack Ma ci ha messo un anno per emergere dal freezer di Pechino — e non aveva rivolto un’accusa deleteria a un funzionario di rango molto alto del Partito Comunista. Molto preoccupante per Peng.

Teng Biao, difensore cinese dei diritti umani in esilio, ha messo in discussione la credibilità dell’Associazione Cinese del Tennis, la quale è affiliata con il PCC:

Se le uniche informazioni relative alla posizione e alla sicurezza di #pengshuai provengono dall’ “Associazione Cinese del Tennis”, ciò significa che Peng Shuai è scomparsa per mano del Governo Cinese e che non è al sicuro. Dovremmo continuare a domandarci: Dov’è Peng Shuai?

Il Comitato Olimpico Internazionale resta in silenzio

Si programma che Le Olimpiadi Invernali 2022 [22] [it] cominceranno questo Febbraio in Cina. Alcuni hanno messo in discussione il motivo per cui il Comitato Olimpico Internazionale (COI) non si è espresso per Peng Shuai, la quale ha partecipato a tre Giochi Olimpici. Stephen Wade, un giornalista sportivo della Associated Press, ha chiesto:

Totale. Silenzio totale dal COI in sostegno della tennista cinese Peng Shuai. Thomas Bach? Kirsten Coventry. Dov’è la vostra  difesa degli atleti olimpici?

Teng Biao ha sollecitato il boicottaggio delle Olimpiadi Invernali 2022 di Pechino:

Non è moralmente sbagliato partecipare a #Beijing2022 quando il governo cinese ha fatto scomparire la campionessa mondiale di tennis #pengshuai? Senza dimenticare il genocidio degli uiguri #Hongkong #Tibet e tutte quelle atrocità in #Cina.

Questa settimana, delle femministe cinesi hanno cominciato a postare foto e a scendere in piazza per esprimere il loro sostegno a Peng Shuai:

Opera delle femministe cinesi per sostenere Peng Shuai “LE DONNE CINESI HANNO DETTO BASTA”.