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Rapper cambogiano continuerà a scrivere canzoni di critica dopo un anno di carcere per incitamento

Categorie: Asia orientale, Cambogia, Arte & Cultura, Citizen Media, Diritti umani, Giovani, Libertà d'espressione, Politica, Protesta, Advox
[1]

Kea Sokun. Fonte [1]: Facebook

Il rapper cambogiano Kea Sokun ha trascorso un anno in prigione dopo essere stato condannato per “incitamento al crimine” per due canzoni scritte e postate su YouTube.

Sokun era stato arrestato [2] [en, come tutti i link seguenti] nel settembre 2020 quando il Ministero della Cultura e delle Belle Arti aveva presentato denuncia contro il rapper 22enne per aver postato sui social media due canzoni che sembravano incitare il popolo a rovesciare il governo. Sokun aveva contestato l'addebito ma il tribunale lo aveva condannato [3] nel dicembre 2020, ed é stato rilasciato nove mesi dopo.

In giovane età, Sokun era stato costretto a lasciare la scuola per guadagnarsi da vivere ed aiutare la famiglia come fotografo amatoriale. Aveva avviato un canale [4] YouTube nel 2015 iniziando a postare canzoni che facevano appello ai giovani cambogiani. Il suo canale contiene almeno 35 canzoni ed ha più di 200.000 iscritti.

Le canzoni di Sokun sovente esplorano la sua identità cambogiana e le sue opinioni in merito alle lotte del suo Paese. Nella canzone “Sad Race [5]” (razza triste) Sokun tratta della disparità tra ricchi e poveri. Nella canzone virale  ‘Khmer Land’ [6] (terra Khmer) lamenta il dislocamento di cambogiani dalle loro terre. Ecco un frammento [7] di una traduzione non ufficiale della canzone:

I was born in a poor territory, with a transparent heart.
I’m opposed to the dictator and attacks on our heritage,
And opposed to oppression,
And I help the nation through singing this song.

When we lost all our land, we were busy drinking.
Watch out: Our map is in someone else’s hands.
While the other race is encroaching —
While we are breaking up —
They will encroach on it.

Sono nato in una terra povera, con un cuore trasparente.
Mi oppongo al dittatore ed agli attacchi alla nostra eredità storica,
mi oppongo all'oppressione,
ed aiuto la nazione cantando questa canzone.

Quando abbiamo perso tutta la nostra terra, eravamo impegnati a bere.
Attenzione: la nostra mappa è nelle mani di qualcun altro.
Mentre l'altra razza ci sta invadendo —
mentre ci stiamo lasciando andare —
la invaderanno.

Al momento della stesura di questo testo, il video aveva ottenuto più di quattro milioni di visualizzazioni.

In un'intervista con VOD, un'agenzia di informazione cambogiana, dopo il suo rilascio,  Sokun ha spiegato [8] il significato della canzone:

In [the song] Khmer Land, I wanted to talk about the ancient times. And it is about how every citizen should wake up to love their society, religion and nation.

In (nella canzone) Khmer Land volevo parlare dei vecchi tempi. Tratta di come ogni cittadino dovrebbe svegliarsi per amare la propria società, religione e nazione.

Ma le autorità insistono che le parole della canzone potrebbero incitare la gente a commettere dei crimini. Durante il processo non sono state presentate prove che collegassero la canzone ad atti criminali.

Am Sam Ath, monitoring manager per il gruppo per i diritti Licadho, ha riepilogato [9] le motivazioni dell'avvocato di Sokun:

There were a lot of challenges [made] — the key thing that the lawyer raised about this was the freedom of expression of people, including composing songs and singing songs, and that there was no intention to incite chaos in society or serve anybody’s interest. His intention was to earn money on YouTube.

The prosecutor still kept their stance that the song has an inciting nature and is a crime. As civil society, we do not see it as a crime as charged. But we see that he has talent in composing songs and expressing his views.

Sono state affrontate molte sfide – la questione principale sollevata dall'avvocato è stata la libertà di espressione del popolo, che comprende scrivere e cantare canzoni, e che non ci fosse intenzione di incitare subbugli nella società o servire gli interessi di nessuno. La sua intenzione era guadagnare denaro con YouTube.

Il pubblico ministero ha mantenuto la propria posizione affermando che la canzone è di natura sovversiva ed è un crimine. Come società civile, non lo vediamo come un crimine come da accusa. Ma vediamo che ha talento nel comporre canzoni ed esprimere le proprie idee.

Ho incontrato la famiglia del giovane rapper in prigione, Kea Sokun, nella provincia di Siem Reap. Gli era stato offerto un servizio per fotografare un matrimonio, invece si trattava di un complotto per portarlo alla stazione di polizia dove è stato arrestato ed accusato di istigazione. La sua condanna è stata impugnata nel gennaio  2021.

L'arresto e la condanna di Sokun fanno parte di un modello [12] allarmante che punta a ridurre lo spazio per la libertà di espressione in Cambogia sotto il governo di Hun Sen, che detiene il potere da almeno quarant'anni. Citando leggi di emergenza legate alla pandemia, le autorità hanno ordinato arresti di dozzine di cittadini, compresi giornalisti ed artisti, per esternazioni contro le politiche di governo.

A Sokun è stato imposto di scusarsi per ottenere una sentenza clemente, ma ha rifiutato asserendo di non aver fatto nulla di sbagliato. Ha ribadito [8] la sua posizione dopo il rilascio dalla prigione, dicendo ai media che

Going back, I would not have said sorry. Because I believe that I did not do [incitement] like what they said.

Tornassi indietro, non avrei  detto che mi dispiace. Perché penso di non aver fatto (istigazione) come dicono loro.

Kea Sokun è stato rilasciato dalla prigione di Siem Reap questo pomeriggio. Il rapper cambogiano era stato arrestato lo scorso settembre e condannato per incitamento a causa delle sue canzoni. Per ulteriori informazioni: https://t.co/dnddBFiAWZ [13]

Ha promesso [16] di pubblicare nuove canzoni dopo aver passato un po’ di tempo con la sua famiglia:

I will not stop writing and singing my songs about my country. I will continue to educate the people through my songs and keep the patriotic spirit going.

Non smetterò di scrivere e cantare le mie canzoni sul mio Paese. Continuerò ad educare la gente tramite le mie canzoni e mantenere vivo lo spirito patriottico.

Il processo a Sokun è il soggetto di un cortometraggio uscito [17] nel novembre 2021. Con il titolo “Not Love Songs” (gioco di parole tra “non sono canzoni d'amore” e “non amano le canzoni”)  il giornalista Jackson Brook, che scrive dalla Cambogia ha evidenziato [18] l'impatto dell'arresto di Sokun sulla sua famiglia, e come “si siano uniti per protestare contro l'arresto del rapper ed abbiano trovato voce per lamentare questa ingiustizia.”