Perché la neve artificiale di Pechino ai Giochi Olimpici Invernali 2022 suscita polemiche?

“初级雪道 / Pista da sci livello base” di livepine è sotto licenza (CC BY 2.0)

Con i Giochi Olimpici invernali 2022 [en, come i link seguenti] a Pechino, Cina, dal 4 al 20 febbraio, Pechino diventerà la prima città di sempre ad aver ospitato sia i giochi invernali che quelli Estivi. La città cinese è stata piena di attività, preparazione in caso di COVID-19, e polemiche mentre i giochi si avvicinavano. Tuttavia, senza nessuna precipitazione nelle ultime settimane, nella regione più secca del paese, gli ambientalisti hanno sollevato delle preoccupazioni per quanto riguarda la neve in città — o la mancanza di essa.

In assenza di nevicate, gli organizzatori di Pechino hanno fatto ricorso alla creazione di neve finta per le colline alpine al Centro sciistico di Yanqing e hanno fatto esplodere 290 cannoni, noti come “spara neve” sempre attivi da dicembre 2021, per preparare i Giochi. Infatti, per la prima volta, tutta la neve per le prossimi Olimpiadi sarà interamente artificiale.

Per creare la neve, le turbine mescolano l'acqua con l'aria compressa, prima di spingere le goccioline nell'aria per formare la neve. I lavoratori che guidano i “gatti delle nevi” spargono la neve sulle piste da sci e scolpiscono salti e curve. Questo per garantire che i locali abbiano neve che soddisfa precisi standard di profondità, durezza e consistenza.

“La sfida più grande per noi è mantenere la qualità uniforme della neve”, ha detto Li Xin, vice capo delle operazioni presso il Centro Nazionale di sci alpino di Yanqing, a circa 80 chilometri (50 miglia) da Pechino, secondo France24 report

Gli esperti hanno sollevato preoccupazioni circa la sostenibilità ambientale di questo processo, visto che la neve artificiale richiede milioni di litri di acqua e Kilowatts di energia. E in uno studio del 2020, pubblicato da Nature journal, gli scienziati hanno avvertito che l'esaurimento delle acque sotterranee nel nord della Cina è stato uno dei più gravi disastri a livello globale a causa dell'urbanizzazione, della mancanza di precipitazioni e dell'irrigazione agricola intensiva, definendolo un “problema critico.”

Secondo le stime, i Giochi avranno bisogno di almeno 49 milioni di galloni di acqua per creare abbastanza neve artificiale per gli eventi invernali. Nel loro Rapporto di Sostenibilità Pre-Giochi gli organizzatori hanno stimato che circa 890,000 metri cubi di acqua verranno usati in Yanqing, da Novembre 2021 a Marzo 2022, e 1.9 milioni di metri cubi in Zhangjiakou, con cifre reali da pubblicare nel rapporto post-Game. 

Gli ambientalisti hanno espresso preoccupazioni per la vicinanza alla Riserva Naturale Nazionale di Songshan di circa 4.600 ettari. Molti sono anche preoccupati per l'inquinamento acustico prodotto dalle macchine per la neve che potrebbe disturbare la fauna selvatica della riserva.

A Pechino, i media controllati dallo stato hanno pubblicizzato i giochi come un evento di sostenibilità, arrivando persino a chiamarli “green games” (Giochi verdi). Nel loro Rapporto sulla Sostenibilità Pre-Giochi , gli organizzatori di Pechino 2022 hanno evidenziato i passi compiuti per ridurre le emissioni di carbonio e utilizzare le energie rinnovabili.

In un articolo del quotidiano di stato China Daily, i critici hanno argomentato che creare la neve artificiale non è un processo irreversibile di consumo d'acqua, invece, l'acqua di fusione della neve può essere riciclata in serbatoi. Come parte dei giochi, gli organizzatori hanno creato tre serbatoi che raccoglieranno e ricicleranno l'acqua per la neve e l'acqua piovana da utilizzare per rendere la neve artificiale. 

Ma gli esperti hanno altre idee. Il Professore Carmen de Jong, idrologo presso l'Università di Strasburgo, a Paris, ha commentato: “questi potrebbero essere i giochi olimpici invernali più insostenibili mai tenuti…queste montagne non hanno praticamente neve naturale.” A causa dell'alto consumo di acqua e di energia, ha detto, la neve finta danneggerà la salute del suolo e causare l'erosione, per non parlare dei prodotti chimici che vengono utilizzati per evitare che la neve si sciolga. Altre preoccupazioni sorgono sul tempo necessario per la neve artificiale per sciogliersi. Secondo un articolo dello Spiegel nel 2008, occorrono dalle due alle tre settimane in più per sciogliersi, rispetto alla neve naturale, e potrebbe influenzare i normali livelli di acqua del sottosuolo. 

Gli organizzatori dei giochi hanno espresso un parere diverso dicendo che le preoccupazioni per la neve artificiale sono “mal informati e infondati.” Joe Fitzgerald è un esperto canadese di costruzione di piste assunto come consulente presso il Genting Snow Park, Zhangjiakou, nella provincia di Hebei, che ospita i Giochi. Ha dichiarato al quotidiano di stato China Daily, che la neve artificiale è stata utilizzata in altre otto Olimpiadi invernali, e Pechino non fa eccezione. Ha anche notato che la neve artificiale aiuta a fare una superficie coerente, riducendo l'incidenza delle lesioni da caduta sulla neve.

Ma altri esperti e atleti di sport invernali non sono d'accordo, dicendo che la neve artificiale causa più infortuni perché è più umido e diventa più duro e più densamente imballato, il che significa che una caduta può causare lesioni più gravi.

La neve artificiale non è un fenomeno nuovo ai Giochi invernali ed è stata utilizzata per la prima volta ai Giochi invernali del 1980 a Lake Placid, New York, USA, per compensare i bassi livelli di neve naturale. Questo è avvenuto dopo un inverno “eccezionalmente secco” che ha costretto gli organizzatori a produrre neve artificiale nei diversi luoghi.

Altri esperti, dalle precedenti Olimpiadi, insistono sul fatto che è difficile fare affidamento sulla neve naturale quando si organizzano i Giochi, che può anche avere un impatto sulla correttezza durante la competizione

Vari utenti si sono rivolti a Twitter per sollevare dubbi o condividere la loro opinione sull'uso di neve artificiale.

Mentre il popolo di Pechino è chiuso in casa, soffrendo la fame !
Il partito comunista cinese sta tenendo i giochi Olimpici invernali in una città piena di neve artificiale.
I Giochi stanno danneggiando lo Spirito e l'Immagine delle Olimpiadi.
Le Olimpiadi invernali di Pechino sono disumane, senza diritti umani, senza libertà!

La Cina ha un'area come Pechino dove fa piuttosto freddo in inverno (attualmente è -5). La neve artificiale viene utilizzata quando il tempo non è in grado di produrre neve naturale. La neve naturale è ciò che dovrebbe essere utilizzato, ma il tempo a Zhangjiakou non ha prodotto abbastanza neve apparentemente.

La neve artificiale utilizzata a Pechino 2022 @Olympics “pone difficili questioni ambientali” avverte il nuovo studio di @SportEcoGroup

Una nuova ricerca del gruppo Sport Ecology, presso la Loughborough University in Inghilterra, e il gruppo Protect Our Winters Environment suggeriscono che mentre la crisi climatica continua ad aggravarsi, gli sport invernali potrebbero diventare meno praticabili e persino più pericolosi. “Il rischio è chiaro: il riscaldamento ambientale minaccia il futuro a lungo termine degli sport invernali. Si sta anche riducendo il numero di luoghi di accoglienza, climaticamente adatti, per le Olimpiadi invernali.” Il rapporto aggiunge:

“Il cambiamento climatico sta erodendo la capacità degli sport invernali di svolgersi in condizioni naturali… Abbiamo sentito che l'uso intensivo di neve artificiale potrebbe portare a più lesioni, avvertenze sui danni ambientali causati dai pesticidi utilizzati per mantenere la neve artificiale, preoccupazioni che l'acqua di base del sottosuolo si prosciugherà e che le stagioni sciistiche diventano più irregolari.”

Nel frattempo, un nuovo studio del Current Issues in Tourism Journal, mostra che solo una delle 21 precedenti località olimpiche invernali avrà abbastanza ghiaccio e neve per ospitare i Giochi invernali entro il 2080, se le emissioni globali rimangono sul percorso attuale. Lo stesso studio rileva che entro lo stesso anno, ci saranno solo nove città in tutto il mondo con abbastanza neve per ospitare i Giochi.

“Nessuno sport può scappare al cambiamento climatico. Raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi è fondamentale per salvare gli sport sulla neve, come li conosciamo e garantire che ci siano posti in tutto il mondo per ospitare le Olimpiadi invernali”, ha dichiarato Daniel Scott, ricercatore e autore principale dello studio.

Resta da vedere cosa faranno gli organizzatori delle Olimpiadi di Pechino per mitigare le preoccupazioni ambientali di cui sopra. Offrirà anche al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) spunti di riflessione quando verranno considerati le future sedi per le Olimpiadi invernali.

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