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Che significato ha per l’Ucraina la storia russa di guerriglia urbana ad Aleppo e Grozny?

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Siria, Ucraina, Citizen Media, Guerra & conflitti, Relazioni internazionali, RuNet Echo, La Russia invade l'Ucraina

Screenshot preso dal canale Youtube [1] dell'Archivio Riprese Militari, che mostra un soldato ucraino impegnato nella difesa di un palazzo di Kyiv

Man mano che l’invasione russa dell’Ucraina procede, il conflitto si va focalizzando sugli snodi urbani. Le città di Mariupol, vicina al Mar Nero, e Kharkiv, vicina ai confini bielorussi e russi, sono state totalmente circondate [2] [en, come tutti i link successivi] dalle forze russe, e gli abitanti stanno fronteggiando campagne orarie di bombardamento da settimane. I 350.000 residenti di Mariupol sono stati posti sotto totale assedio [3] senza acqua, né cibo.

La capitale dell’Ucraina, Kyiv, è stata posta sotto attacco dall’inizio dell’invasione, il 24 febbraio 2022. L’8 marzo, la Russia ha aperto un nuovo fronte [4]sulla capitale da Nord-Est, cercando di accerchiarla completamente. Come risultato, il 19 marzo sei milioni di persone sono state sfollate internamente [5] mentre altri 3 milioni hanno lasciato il Paese.

Le mosse dell’esercito russo si stanno evolvendo da lenti movimenti sul terreno a guerriglie urbane più aggressive. I combattimenti si spostano sempre più dalle rotte critiche di approvvigionamento al controllo dei quartieri chiave [6]. I rapporti indicano che la Russia sta già reclutando [7] combattenti siriani e ceceni, esperti in guerriglia urbana, anticipando la battaglia sui centri della città.

Sembra quasi che i combattimenti all’interno delle maggiori città ucraine rallenteranno significativamente l’offensiva russa. Nel 2016, l’esercito iracheno, con i suoi 100.000 soldati, impiegò oltre otto mesi [8] per conquistare Mosul, una città con qualche migliaio di combattenti dello Stato Islamico. Nel 1994, 60.000 soldati russi passarono cinque mesi in Cecenia nel tentativo di occuparne la capitale Grozny.

Se le precedenti offensive urbane russe sono indicative di uno schema più ampio, i combattimenti sulle città ucraine porteranno enormi perdite, carestia ed il fallimento della maggior parte dei convogli umanitari. La Russia potrebbe nuovamente armare i rifugiati, utilizzare munizioni illegali o contare su attacchi nucleari tattici sulle infrastrutture chiave per spingere alla resa completa. A prescindere dal metodo, l’invasione russa dell’Ucraina continuerà ad inasprire una delle peggiori crisi umanitarie [9] in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.

La Russia e la sua storia di guerriglia urbana 

Diversi militari internazionali ed esperti di politica temono che l’assalto russo di Kyiv sarà simile a quelli avvenuti in Cecenia e in Siria. Michael Kofman, esperto delle strategie militari russe presso il Center for Naval Analyses ha notato [6] “Sono abbastanza preoccupato che possa diventare una versione ridotta di quanto accaduto a Grozny.”

Nel 1994, contro tutte le aspettative di una rapida vittoria, 60.000 soldati russi passarono cinque mesi in Cecenia nel tentativo di occuparne la capitale Grozny. Pavel Grachev, Ministro russo della Difesa dal 1992 al 1996 prevedeva [10] che la Russia avrebbe potuto prendere Grozny, una città di 490.000 persone, in meno di due ore e con solo una manciata di paracadutisti. Prima dell’invasione, la Russia prevedeva [10] che i ceceni non avrebbero resistito, anzi avrebbero accolto positivamente le truppe dell’invasore. 

Qui, la Russia ha violato una delle regole chiave della propaganda: menti agli altri, ma mai a te stesso. L’esempio seguente è significativo: in uno dei reggimenti della 90° Divisione corazzata, 49 dei 56 comandanti di plotone si erano appena diplomati in accademia; la metà di loro non aveva mai sparato ad anima viva da un carro armato. A molti era stato detto [10] che sarebbero partiti per una missione di addestramento, non per un intervento militare in Cecenia.

La notte di Capodanno del 1995, le truppe russe accerchiarono Grozny su tre lati, iniziando l’invasione da Nord. Dopo alcune lievi perdite della Brigata russa “Maikop” durante i primi giorni dell’invasione, l’armata cominciò a fare affidamento principalmente sul supporto dell’artiglieria [10]. Per 20 giorni e 20 notti le bombe riempirono il cielo di Grozny, a volte con più di 3000 attacchi all’ora.

Quando le truppe russe fecero ingresso in città, non erano pronte a fronteggiare una guerriglia urbana, questo portò a dilaganti incidenti di fratricidio. La stratificazione e sovrapposizione dei confini di Grozny concesse un considerevole vantaggio [10]alle truppe della difesa, che avevano familiarità con palazzi, quartieri, metropolitane e reti fognarie. I Ceceni avevano rimosso o scambiato i segnali stradali ed intrappolato i corpi dei soldati, chiudendo le vie di fuga con cariche esplosive.

Nel Giornale di Medicina Militare, il Generale Maggiore V. S. Novikov notava [10] come dopo quattro mesi di combattimenti, “il 72% [dei soldati] aveva sviluppato qualche tipo di disordine psicologico (il 46% presentava sintomi di depressione astenica – insonnia, mancanza di motivazione, ansia, stress neuro-emotivo o spossatezza – mentre il restante 26% mostrava reazioni psicotiche come ansia forte ed aggressività, un deterioramento dei valori morali e dei rapporti interpersonali, eccitazione oppure depressione).” I sintomi peggioravano man mano che i soldati continuavano a combattere in città. La guerra ha causato danni permanenti anche ai bambini della città. Un medico, durante la guerra, faceva notare [10]come i bambini fossero “diventati più aggressivi, nervosi, crudeli.”

Nonostante l’esercito russo sia stato significativamente cambiato ed ammodernato a partire dal 1990, la strategia utilizzata in Siria è simile. Durante la Guerra civile siriana, in parte grazie al supporto aereo russo, la battaglia di Aleppo del 2016 segnò il combattimento più mortale dell’intera guerra. Le campagne di bombardamento russe miravano a [11] case residenziali, mercati e scuole. Più di 400 civili e 90 bambini furono uccisi [12] negli attacchi, portati avanti con bombe incendiarie e a grappolo, armi ufficialmente proibite [12] dal III Protocollo della Convenzione sulle Armi Convenzionali (CCW in inglese).

Gli ufficiali e gli analisti russi continuarono a sostenere che tutti i loro attacchi erano mirati ad infrastrutture nemiche. Alexander Lapin, colonnello generale russo del Distretto Militare Centrale, affermò [13] che gli attacchi aerei russi erano diretti alle rotte logistiche nemiche, accusando le forze anti-Assad di bombardamenti sui civili.

Durante la partecipazione russa alla guerra civile siriana, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW in inglese) riportò [14] che le armi chimiche erano state utilizzate almeno 17 volte. Mosca rallentò intenzionalmente [15] le investigazioni dell’Organizzazione, negando ed insabbiando [16] l’utilizzo di armi chimiche in Siria.

Durante l’assalto di Mosca sulle infrastrutture civili, la Russia armò i cittadini in fuga dalle loro case per destabilizzare la regione. Iniziate nel 2016, le campagne illegali di bombardamento russe colpirono  [17]14 ospedali. Gli attacchi sulle città costrinsero più di 10 milioni di siriani [17] a fuggire dalle loro abitazioni. Nel 2016, l’allora Primo Ministro della Turchia Ahmet Davutoğlu e precedente capo del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP in turco) affermò [17] che la Russia “si stava comportando come un’organizzazione terroristica, costringendo i civili alla fuga,” bombardando “senza nessuna distinzione civili e soldati, bambini ed anziani.”

Okba Mohammad, giornalista presso Baynana, una rivista per i diritti umani pubblicata in Spagna, notava come “la Russia era architetto dei corridoi umanitari e noi Siriani consideriamo che lo sfollamento sia avvenuto sotto la supervisione russa. La stessa strategia si sta ripetendo in Ucraina. La Russia è solita mirare ai civili ed ai loro punti di ritrovo per metterli sotto pressione ed ottenere profitti.” Rapporti ed investigazioni sono giunti [18] ad una conclusione simile.

In generale, l’addestramento militare russo è passato a focalizzarsi sulle città, viste come principale campo di battaglia. Alexander Zhuravlev, Colonnello Generale che guidò le forze russe in Siria, nel 2018 esprimeva preoccupazione [13] circa “forze armate illegalmente” che alloggiavano in città. Gruppi al pari dell’ISIS si sarebbero concentrati sulle geografie urbane “trasformandole in fortezze.” Come risultato, a partire dal 2018, l’esercito russo ha dato vita a diversi centri di addestramento dedicati alla guerriglia urbana, sparsi in tutto il Paese.

Se la Russia decidesse di impegnarsi in operazioni prolungate di guerriglia urbana sull’Ucraina, queste potrebbero durare per anni e causare centinaia di migliaia di morti. Il sindaco di Kyiv, Vitali Klitschko ha dichiarato pubblicamente [6]che “Ogni casa, ogni strada, ogni posto di blocco resisterà fino alla morte, se necessario.” In tutta Ucraina, i civili hanno iniziato a preparare bottiglie Molotov, a scambiare i cartelli stradali e a commettere azioni di sabotaggio in tutto il Paese.

A causa del fallimento militare su alcune città, l’armata russa ha già iniziato a fare affidamento su bombardamenti d’artiglieria, uccidendo indiscriminatamente dei civili. L’attacco russo al teatro di Mariupol [19] che ha causato la morte di 300 civili è solo l’inizio di una campagna urbana più sanguinosa.



Per maggiori informazioni su questo argomento, segui la nostra copertura speciale la Russia invade l'Ucraina [20].