Graffiti a Skopje, Macedonia del Nord. Foto di Filip Stojanovski (CC BY 4.0)
Quest'analisi della prof.ssa Mirjana Najchevska, esperta di stato di diritto e diritti umani, è stata originariamente pubblicata su Truthmeter.mk [1] [en]. Un versione riadattata è pubblicata in due parti da Global Voices come parte di un accordo di condivisione dei contenuti.
Uno dei modi più semplici per influenzare un ampio numero di persone è glorificare un paese. Questo meccanismo può evocare ammirazione, un senso di appartenenza e comunità, un sentimento di protezione, un rifugio sempre presente, un'alternativa a disposizione dei cittadini e dello Stato. Tutto questo è possibile specialmente in tempi in cui lo sviluppo stenta a decollare, le aspettative sono state disattese o si prova insoddisfazione per come la situazione sta evolvendo, in questo caso specifico, per come stanno procedendo i negoziati di adesione [2] [en] della Macedonia del Nord all'Unione Europea.
La dimostrazione di potere da parte di uno Stato può essere culturale, scientifica o di altro tipo, ma colpisce quando questa pone l'accento sulla forza militare. Questo aspetto è particolarmente influente, come dimostrato dal fascino che l'armata della Russia esercita sulla Macedonia del Nord.
[3]Copertina del GLOBSEC Vulnerability Index 2021 per la Macedonia del Nord.
In generale, la Macedonia del Nord non è troppo esposta, né si trova sotto un'influenza forte e visibile del Cremlino. Il regolare monitoraggio della vulnerabilità del paese a questo tipo di influsso, condotto dalla think tank GLOBSEC con sede a Bratislava, mostra che la Macedonia del Nord è moderatamente vulnerabile [3] [en] e che dispone di meccanismi in grado di fronteggiare questa debolezza.
Il fascino per il potere della Russia esiste e si trasmette sia attraverso i media più tradizionali sia attraverso i social network e internet, ma è difficile da quantificare e misurare, principalmente a causa di tre fattori:
Primo, il paese non ha una salda tradizione di giornalismo d'inchiesta, piuttosto i media si limitano a copiare e ripubblicare notizie, informazioni e analisi di altri, per lo più di stampa straniera. Considerando che in questo flusso di copia e incolla non vengono citati i media da cui provengono le informazioni, né aggiunti link che rimandano ad articoli o comunicati autorevoli e ufficiali, si può supporre la fonte di alcune notizie soltanto in base al loro contenuto.
Secondo, in Macedonia del Nord è consuetudine ascoltare, guardare e leggere media della vicina Serbia. È davvero difficile determinare in che misura i cittadini macedoni siano esposti a queste fonti informative (molte delle quali non risparmiano lodi quando si tratta di trasmettere informazioni relative alla Russia e alla sua potenza militare). Inoltre la situazione sta peggiorando con l'acquisto di alcuni media macedoni da parte di imprenditori serbi. Inserendo questo dato nel contesto delle analisi che indicano la grande influenza della Russia sui media serbi [4] [en], si può capire perché il fascino russo sia così diffuso anche in Macedonia del Nord.
Terzo, i social network sono un'importante fonte di informazione che è difficile da quantificare. Proprio a causa del modo più informale di diffondere informazioni, notizie e opinioni, non è semplice valutare il loro impatto sugli utenti.
Quello che possiamo dedurre dalle analisi sui media della Macedonia del Nord è che la potenza militare della Russia è osannata in un modo e in una quantità mai visti in nessun altro paese. L'unilateralità delle informazioni è enfatizzata dal fatto che nei media non ci sono dati rilevanti che indicano la potenza miliare dei singoli paesi o alleanze.
Elenco di paesi per potenza militare secondo il Global Firepower [5] (GFP).
Questo fascino, nel modo in cui è dipinto dai media, potrebbe o meno corrispondere a dati reali (visto che pochissimi articoli indicano fonti ufficiali per determinate affermazioni). In ogni caso, i media non sono contrari all'uso di fonti differenti.
In alcuni articoli, l'assenza di fonti o dati di rilievo è rimpiazzata da dettagli su specifici tipi di armi. Per esempio, uno di questi articoli è intitolato “Il razzo killer renderà la Russia una potente forza [6] ipersonica” [6][mk, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], che fornisce un dettagliato resoconto sulle “nuove” armi progettate in Russia. Oppure “I sistemi anti-aereo russi S-350 arriveranno presto in Crimea” [7] e “Fortezza di Kaliningrad: l'armata russa sta rapidamente formando una potente divisione per difendere l'importante [8] enclave” [8].
Alcuni di questi articoli, a prima vista, sembrano trasmettere un messaggio di preoccupazione (relativo alla potenza militare russa). In realtà, leggendo più attentamente il testo, traspare ammirazione.
Di solito la potenza militare della Russia non è parte di un'ampia o più profonda analisi, il suo accenno è spesso di contesto (relativo a eventi, celebrazioni, manovre, dichiarazioni di un funzionario di governo russo) e non ha elementi di comparazione (che potrebbero essere forze militari di altri paesi, ad esempio).
Raccolta di screenshot di articoli di media macedoni che glorificano le armi e il potere della Russia. I titoli includono: “I segreti delle armi russe: sottomarini, razzi e droni nucleari – cosa può schierare la Russia per scongiurare un potenziale attacco”, “Analisi: gli USA potrebbero essere sconfitti in un conflitto militare con Russia e Cina”, “Prof. Vankovska: ora lasciamo che la NATO fornisca il riscaldamento”, “La Russia è di nuovo una potenza e l'Occidente dovrebbe accogliere le sue richieste”, “Video: la Russia testa con successo un altro razzo ipersonico”. Immagine di Truthmeter.mk
Anche quando un media si rifà a un esperto o a un'analisi pubblicata da un altro media, è davvero raro che venga fornito un link che consenta di verificare la fonte primaria della notizia. In ogni caso, non ci sono visioni equilibrate o un riferimenti a differenti analisi (alcune elogiano la potenza della Russia e la sua prontezza nel battere potenzialmente gli Stati Uniti).
Tuttavia, un esiguo numero di analisi attendibili [9] sulla narrazione del potere militare nei media della Macedonia del Nord fornisce dati completamente opposti [10] (sulla potenza militare, ma anche sulla situazione economica della Russia) rispetto a quelli diffusi da siti web e media che alimentano la glorificazione della potenza militare della Russia.
Le informazioni sulla potenza militare russa sono per lo più parte di notizie trasmesse tramite social network, ma non è raro che queste trovino uno spazio nella stampa, che sia cartacea o elettronica. Esempi di questa tendenza sono i più famosi giornali della Macedonia del Nord, come Nova Makedonija con un articolo intitolato “La Russia è di nuovo una potenza e l'Occidente deve assecondarla” [11] e Vecher con “VIDEO | La Russia ha testato con successo un altro missile ipersonico” [12].
A volte si tratta di messaggi indiretti, relativi alla vendita di armi ai vicini o agli “amici” o semplicemente si cerca di ottenere un effetto appropriato con un atteggiamento denigratorio verso la NATO.
In questo senso, la scelta dei termini utilizzati per descrivere la potenza militare della Russia è interessante. Per esempio, l'articolo “Tutta la potenza e bellezza dell'esercito russo in un video: il canale televisivo miliare russo trasmette un video spettacolare” [13]:
The video was prepared by the team of the TV channel “Zvezda”. It shows the mastery of Russian military pilots, tankers, paratroopers, artillerymen and machine gunners. Scenes from the launch of Caliber rockets from ships, as well as scenes of attack by attack helicopters and target-launching aircraft, are shown. The scenes with the take-off of the strategic bombers Tu-160 ‘White Swan’ deserve special attention.
Il video è stato preparato dal team del canale televisivo “Zvezda”. Mostra la maestria di piloti, carristi, paracadutisti, artiglieri e mitraglieri russi. Vengono mostrate scene del lancio di razzi Calibre dalle navi, nonché scene di assedio da parte di elicotteri d'attacco e aerei lanciarazzi. Particolare attenzione meritano le scene del decollo dei bombardieri strategici Tu-160 ‘White Swan’.