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Cosa significa “il mondo russo” nella dichiarazione di Putin sull'Ucraina?

Categorie: Europa centrale & orientale, Bielorussia, Russia, Ucraina, Arte & Cultura, Citizen Media, Etnia, Linguaggi, Relazioni internazionali, Storia, RuNet Echo, La Russia invade l'Ucraina

Screenshot da Ural Live YouTube channel [1] che riporta Атака на Русский мир в Казахстане  (Attacco al mondo russo in Kazakhstan)

Le dichiarazioni di Vladimir Putin e della sua dirigenza in merito all'invasione russa dell'Ucraina includono sovente l'espressione chiave “Русский Мир” (Russkiy mir). Questa frase significa letteralmente “il mondo russo”, ma si può leggere anche come “pace russa” grazie al doppio significato della parola “mir” in russo. 

Il termine viene usato per giustificare l'attacco all'Ucraina, che nel vocabolario di Putin viene chiamato [2] [ru, come i link seguenti se non diversamente indicato] “operazioni militari in Ucraina”. Con questi termini il Cremlino si nomina difensore e protettore di tutto ciò che ritiene ricada nell'orbita della cultura russa.

Il significato elastico di “mondo russo”

Secondo un'indagine del 2014 pubblicata sul sito della Russkiy Mir Foundation, un'organizzazione creata dal presidente Putin nel 2007 per “popolarizzare la lingua russa”, il mondo russo si deve intendere come  riferito [3] ai territori popolati da abitanti di etnia russa, lingua russa o associati alla cultura russa. Ciò comprende la stessa Russia e si estende a luoghi come il  Kazakhstan settentrionale, la Bielorussia, le regioni di Donetsk e  Luhansk nell'Ucraina orientale, la regione di Transnistria in Moldova, l'Ossezia del Sud e l'Abkhazia in Georgia, la Serbia ed Israele. 

Lo stesso sito lega anche il concetto di [4] Russkiy Mir alla fede russo ortodossa:

Согласно патриарху, ядром Русского мира являются Россия, Украина, Белоруссия. В основе его лежит православная вера, которую мы обрели в общей Киевской купели крещения. Русская культура не умещается в границах одного этноса и не связана с интересами одного государства.

Secondo il patriarca [5] (it) (capo della chiesa Russo Ortodossa), il nucleo del Russkiy Mir comprende  Russia, Ucraina e Bielorussia. Si basa sulla fede ortodossa, che abbiamo ricevuto al fonte battesimale del Kyivan Rus [6][it]. La cultura russa non è legata ai confini di una etnia ne’ legata agli interessi di uno stato. 

Il termine viene riscontrato per la prima volta nell’XI secolo [7] in testi religiosi. In maniera significativa, la definizione del patriarca presenta diversi componenti di ciò che viene talvolta descritto come un potere morbido alla maniera russa. Comprende aspetti geopolitici che presentano le tre nazioni slavoniche come intrinsecamente collegate, una continuità storica del Kyivan Rus, la civilizzazione che si é sviluppata a partire dal IX secolo dall'attuale Kiev e che comprendeva ampie zone di Ucraina, Bielorussia e Russia.

Nel 1996 la Russia e la Bielorussia hanno annunciato la creazione di uno Union State [8] [it] (stato unionistico) che anticipava le ambizioni di Mosca ad espandere le proprie pretese sui territori che appartenevano al Kyivan Rus.  

Il “mondo russo” come ideologia di stato al servizio delle ambizioni di Mosca

La Russia ha esteso l'uso del termine Russkiy Mir nel 2014 con l'annessione della Crimea e la richiesta di sostegno alle regioni separatiste di Donetsk e Luhansk nell'Ucraina Orientale. La tesi [9] del Cremlino é che il governo di Kiev abbia imposto una ucrainizzazione [10] forzata, vietando l'uso della lingua russa e discriminando le popolazioni di lingua russa, minacciando così il territorio immaginario del “mondo russo”. Le pretese della Russia servono a giustificare il loro controllo di popoli e territori estesi che considera essenziali alla sua inquadratura di “russità”. 

Queste pretese hanno conseguenze a lungo termine per altre regioni dell'ex area sovietica descritta, in lingua russa, come “Ближнее зарубежье [11]” o “vicino estero”, dove la lingua russa resta predominante e dove vivono significative comunità etniche russe.

In effetti, la stessa tesi usata nel 2014 viene nuovamente usata da Mosca per giustificare il proprio attacco a Kiev: l'Ucraina favorevole all'occidente viene presentata come colei che rinuncia all'identità del “mondo russo” abbracciando “valori stranieri” quali il femminismo o i diritti della comunità LGBTQI, e rifiutando lo status russo come lingua ufficiale. I media social e tradizionali favorevoli al Cremlino utilizzano sovente il termine “Гейропа” [12] (Gayropa, termine formato dalle parole Gay ed Europa) per condannare quello che considerano la decadenza del mondo occidentale [13] e una minaccia diretta [14]al “mondo russo”. 

Prima di invadere l'Ucraina, Putin ha fatto un discorso [15] storico il 21 febbraio, metà del quale é stato dedicato alla sua personale interpretazione della storia antica e moderna dei territori ucraino e russo e delle entità statali, dichiarando che l'Ucraina appartiene al “mondo russo”.  

Con questo gioco di prestigio verbale, l'attacco all'Ucraina é diventato la “liberazione dell'Ucraina [16],” nel nome del “mondo russo”. 


 

Per maggiori informazioni sull'argomento leggi il nostro speciale la Russia invade l'Ucraina [17].