Da quando é iniziata la guerra di Russia [en, come i link seguenti, se non diversamente indicato] in Ucraina, più di 7.000 persone sono state arrestate in tutta la Russia per aver dimostrato contro la guerra. Mentre centinaia di società commerciali occidentali continuano ad uscire dal paese e Mosca continua a venire isolata dall'economia mondiale, i russi stanno fuggendo dal paese.
Più di 40 nazioni hanno chiuso il proprio spazio aereo ai vettori russi, limitando le opzioni di fuga all'Asia centrale, il Caucaso ed il Medio Oriente. Per prevenire la dissidenza interna Mosca ha iniziato a perseguitare l'opposizione come mai prima d'ora, minacciando la prigione per i giornalisti ed i distributori.
Punizioni draconiane e persecuzione sociale rendono sempre più pericoloso esprimersi contro le narrazioni ufficiali del governo. Mentre lo stato diventa più vulnerabile ed abbondano voci di incombente legge marziale, il governo russo ha dichiarato guerra ai propri cittadini.
La guerra sui media
Le piattaforme dei social media esteri sono state le prime ad accusare le restrizioni. Il 25 febbraio Mosca ha limitato parzialmente l'accesso a Facebook. Il 5 marzo, Roskomnadzor, il verificatore delle comunicazioni russe, ha completamente impedito l'accesso a Facebook in tutto il paese. Anche l'accesso a Twitter é stato ridotto dopo che il network aveva limitato Russia Today e Sputnik, i canali media di stato russi.
Lo stesso giorno la Duma ha adottato all'unanimità una risoluzione che punisce le “fake news” (notizie fasulle) nel paese. Chiunque diffonda informazioni non comunicate ufficialmente dal governo in merito all'esercito russo, l'”operazione speciale” in Ucraina o richieda sanzioni può venire punito con la prigione fino a 15 anni. La Duma ha fornito diversi esempi di grave disinformazione che dovrebbe venire punita, tra cui la condivisione di foto ritoccate di attrezzature militari bruciate, rapporti in merito ad attacchi ai civili e stime di vittime militari russe.
La Legge sulle Fake News Law viene a seguito delle restrizioni del 2019 da parte della Russia sui rapporti dei media che “non rispettano il governo”, anche se il castigo tre anni fa era molto più leggero. Chi diffondeva informazioni “inaffidabili” in merito al governo e minacciava l'ordine sociale era passibile di una multa fino a 1,5 milioni di rubli (22.900 dollari) e 5 giorni di prigione.
Di conseguenza l'accesso ai media stranieri è stato severamente ridotto. A seguito di una richiesta dei pubblici ministeri, Roskomnadzor ha “limitato” l'accesso a Meduza, BBC, Deutsche Welle e Radio Free Europe. Bloomberg, the Guardian e la BBC hanno quindi sospeso il lavoro dei propri giornalisti nel paese. Anche l'associazione internazionale dei giornalisti investigativi OCCRP è stata messa [ru] sulla lista delle “organizzazioni indesiderabili”.
I media nazionali critici in tutta la Russia sono per la maggior part stati silenziati. Ekho Moskvy, Znak.com, The Village, Taiga.info, Dozdh, Tomsk's TV 2 e molti altri [ru] hanno fermato le operazioni a fronte della forte pressione e della minaccia di incriminazione legale. Znak ha citato “il vasto numero di restrizioni che sono recentemente comparse e che impediscono ai media di lavorare in Russia” giustificando la propria chiusura.
Quelli che non hanno chiuso vengono personalmente minacciati. Negli uffici del giornale Pskovskaya Guberniya è stata fatta irruzione [ru] la mattina del 5 marzo; di conseguenza il sito web è stato bloccato.
Le emittenti che non sono state chiuse sono comunque costrette a cancellare storie e riportare solo i dispacci ufficiali di stato. Dodici pubblicazioni nazionali hanno annunciato [ru] che cesseranno la copertura alla guerra; tra queste The Bell, VPost e The Blueprint. Novaya Gazeta, che ha ricevuto il premio Nobel per il giornalismo nel 2021, ha rimosso la maggior parte degli articoli relativi alla guerra.
Guerra al popolo
Sondaggi approvati dallo stato riportano [ru] che la maggior parte dei russi sono favorevoli alle “operazioni speciali” in Ucraina. Dai risultati si evince che i residenti di Mosca e San Pietroburgo, soprattutto i giovani, hanno i sentimenti più forti. Considerando la crescente repressione in tutto il paese, molti hanno espresso dubbi sulla validità di tali sondaggi.
Il 1° marzo due madri con cinque figli sono state arrestate per aver posto dei fiori davanti all'ambasciata ucraina di Mosca. Ambedue le madri sono state accusate [ru] di infrazione dei doveri genitoriali e violazione degli ordini in un evento pubblico.
Centinaia di persone vengono arrestate ogni giorno [ru] in relazione a proteste contro la guerra od opposizione politica. La polizia perquisisce ed arresta [ru] la gente in tutto il paese per qualsiasi attività, dall'esporre la bandiera ucraina a postare proteste contro la guerra sui social media.
Le autorità di Mosca tengono sotto controllo tutti i post sui social media riferiti all'Ucraina ed utilizzano uno speciale software di riconoscimento facciale, “Sphere”, per identificare ed arrestare [ru] i singoli che utilizzano i trasporti pubblici. Dall'avvio il 1° settembre 2020 più di 2.788 persone sono state arrestate [ru] mentre salivano in metro. Dal 24 febbraio la polizia ha utilizzato “Sphere” per arrestare moscoviti [ru] che avevano pubblicamente espresso sentimenti anti bellici.
Le autorità stanno mettendo tutti i gruppi di opposizione sotto attento controllo. I sostenitori del leader di opposizione Alexander Navalny hanno ricevuto mandati di arresto [ru] dalle procure in previsione di un'organizzazione su larga scala. La mattina del 6 marzo le forze speciali hanno perquisito gli uffici [ru] di Vladimir Arzhanov ed Ekaterina Aleksandrova, assistenti di deputati indipendenti del concilio cittadino di Novosibirsk.
Anche le associazioni per i diritti umani in tutta la Russia sono sotto tiro. Gli uffici di Memorial, la più antica organizzazione russa per i diritti umani che cataloga i crimini contro l'umanità perpetrati dall'Unione Sovietica, sono stati perquisiti il 4 marzo. Le autorità hanno anche perquisito gli uffici di Civic Assistance, un'organizzazione moscovita che offre assistenza ai migranti in Russia.
Intanto i ministri stanno lanciando una campagna di informazione organizzata nelle scuole russe. Dal 1° marzo sono state distribuite lezioni speciali [ru] intitolate “Il mio Paese” per l'immediata diffusione nelle classi dalla 6° all'11° (equivalente alla nostra scuola media, n.d.t.). Rapporti [ru] di Vkontakte hanno notato che “gli studenti hanno ricevuto informazioni sul perché il nostro Presidente ed il Governo sono stati costretti ad inviare truppe nel territorio ucraino; questa non è una guerra ma una speciale operazione di pace il cui scopo è proteggere la popolazione delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk e scoraggiare i nazionalisti che minacciano il popolo russo.”
Il 3 marzo il ministro russo dell'istruzione ha organizzato lezioni “Difensori della pace” [ru] per tutte le scuole russe. Le lezioni fanno parte del progetto federale dell'istituto statale dell'istruzione “Educazione patriottica per i cittadini della Federazione Russa”. L'emissione, tenuta dalla cantante 12enne Sofia Khomenko, asserisce [ru] che ucraini e russi sono un solo popolo, che gli occidentali hanno tentato di dividere l'Europa dell'Est, che l'America ha commesso la maggior parte dei crimini di guerra degli ultimi 70 anni, che la NATO ha tradito la Russia e che i nazisti sono completamente infiltrati nel governo ucraino.
I voli nazionali per la Russia centrale e meridionale sono stati sospesi [ru] fino al 14 marzo. I voli non atterrano più nelle città vicine ai confini meridionali della Russia: le città di Anapa, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Gelendzhik, Krasnodar, Kursk, Lipetsk, Rostov-on-Don, Simferopol ed Elista.
Le autorità di confine russe hanno sottoposto [ru] coloro che tentano di lasciare il paese a lunghi interrogatori, perquisizioni e minacce. Vengono chieste alle persone le loro opinioni in merito al presidente, alla guerra in Ucraina, allo scopo ed alla durata del loro viaggio.
Molti personaggi importanti sono stati licenziati per dichiarazioni contro la guerra. Ekaterina Dolinina, direttrice dei cinema Polet e Zvezda, è stata costretta a presentare una lettera di dimissioni [ru] per aver firmato il 26 febbraio una lettera aperta in opposizione alla guerra.
La Russia sta già affrontando una carenza alimentare. Le principali catene di supermercati stanno imponendo restrizioni temporanee [ru] su tutti gli acquisti. Il gruppo X5 che gestisce le catene Pyaterochka, Perekrestok, Karusel, e Chizhik ha dichiarato [ru], “Affinché le merci essenziali siano costantemente disponibili i negozi di distribuzione della società e gli ipermercati online Vprok.ru Perekrestok limitano gli acquisti di grosso volume per certe merci.” Si prevede che la guerra in ucraina causerà una carenza di cibo a livello globale.
Migliaia di uomini in tutta la Russia hanno ricevuto citazioni in giudizio [ru] dagli uffici militari di immatricolazione ed arruolamento. Le lettere, le telefonate e le mail rientrano nel decreto del 18 febbraio [ru] del presidente Vladimir Putin che richiama tutto il personale della riserva ad un addestramento militare obbligatorio.
La banca centrale ha bloccato i trasferimenti all'estero superiori ai 5.000 dollari. Il decreto segue il divieto [ru] di Vladimir Putin sui trasferimenti di valuta straniera a non residenti all'estero, sui crediti sui conti di banche straniere ed i trasferimenti mediante fornitori di servizi di pagamento elettronico internazionale.
La Duma di stato ha espresso il desiderio di punizioni più forti. Il 3 marzo il partito liberaldemocratico ha proposto una legge [ru] per inviare in servizio di leva in Donbas and Luhansk le persone arrestate in retate contro la guerra. Il segretario stampa di Vladimir Putin ha rifiutato l'idea di arruolamento dei partecipanti alle proteste.
La persecuzione del governo russo sui propri cittadini continua ad esacerbarsi. Man mano che la nazione diventa internazionalmente piò isolata le voci di quelli all'interno suoneranno sempre più vuote. Tutti coloro che sono in grado di organizzare una robusta opposizione sono stati arrestati od esiliati. Tutti quelli con sentimenti anche solo lontanamente anti bellici vengono tracciati, arrestati e minacciati di tacere. Vladimir Putin sta occupando allo stesso tempo gli ucraini ed i russi.
Per maggiori informazioni sull'argomento segui il nostro speciale la Russia invade l'Ucraina.