‘Encanto’: un punto di vista colombiano sul film Disney

Alcuni mesi dopo la sua uscita nei cinema, si può dire che il film “Encanto ^[2]” [it, come tutti i link successivi, salvo diverse indicazioni] di Disney sia stato un successo ^[3] [es] in Colombia. Anche se è stato generato in un subconscio collettivo secondo il quale i film Disney sono una fantasia di principesse, “Encanto” di Disney ha una connotazione che riempie di orgoglio i colombiani, perché è notoria la ricerca di dettagli sugli aspetti tradizionali e culturali. 

Encanto racconta la storia di una famiglia matriarcale che vive in una casa magica nel cuore della Colombia, nella quale ogni componente possiede un dono straordinario, come la forza, la veggenza o la guarigione. Tutti tranne la nipote della capofamiglia, Mirabel Madrigal, che cerca il suo ruolo all'interno della famiglia.

I registi del film, Jared Bush e Byron Howard, dal 2016 hanno condotto ricerche in Colombia accompagnati da una delegazione di Disney. 

Allo stesso tempo, si sono consultati con professionisti colombiani tra cui antropologi, botanici, architetti, musicisti e linguisti. Bisogna sottolineare che, per il doppiaggio in spagnolo, hanno tenuto conto di un elenco che si attiene a voci quasi esclusivamente di origine ispanica dove emergono, tra gli altri, cantanti e attori colombiani come Carlos Vives, Sebastián Yatra e Maluma.

L'ispirazione risiede in tutto il bello che molte persone non conoscono della Colombia e anche coloro che ci vivono sono sorpresi dal realismo magico ^[4], nello stile dello scrittore colombiano premio Nobel per la letteratura Gabriel García Márquez ^[5] (GABO), che incita a sognare.

La Colombia che, attraverso la cumbia ^[6], la salsa e vari canti, ci spinge a vedere nel film un paese multiculturale, che si manifesta in simboli così tradizionali come la fisarmonica, la ruana ^[7] [es] simile al poncho, la borsa Wayúu ^[8] [es], le espadrillas ^[9], i sombrero e altri capi d'abbigliamento caratteristici. Qui un video del famoso cantante colombiano Rubén Dario Salcedo ^[10] [es].

La diversità etnica dei colombiani è riconosciuta anche in Encanto, dove ci sono personaggi  dalle diverse tonalità della pelle e colore degli occhi, di varia statura e fisionomia e con capigliature differenti. 

Anche nello sport si notano le tradizioni autoctone della nostra terra come il tejo ^[11] e il calcio. Ma con Luisa Madrigal c'è anche un omaggio all'atleta di sollevamento pesi María Isabel Urrutia ^[12], che vinse la prima medaglia d'oro della Colombia ai Giochi Olimpici di Sydney del 2000. Allo stesso tempo si potrebbe dire che, per la sua figura corpulenta, l'amato personaggio di Luisa sia un omaggio al pittore e scultore di Antioquia Fernando Botero ^[13].

E per quanto riguarda la cultura popolare, le superstizioni ^[15] [es]. Vediamo come Bruno si getta il sale sulle spalle perché si crede popolarmente che questo fornisca protezione nei momenti difficili o in situazioni pericolose. I pettegolezzi ^[16] [es] si riflettono principalmente con Dólores Madrigal. In Colombia sono frequenti le dicerie, le allusioni e le chiacchiere di qualsiasi tipo e nei diversi spazi e contesti.

La varietà gastronomica, rappresentata da varie regioni colombiane come il paesaggio culturale del caffè della Colombia ^[17], la costa o il centro di Bogotá, viene mostrata all'interno di stoviglie dipinte e fabbricate in un villaggio a est di Antioquia, El Carmén de Viboral ^[18], conosciuto come la “culla della ceramica artigianale” dichiarata Patrimonio Immateriale della Nazione ^[19] [es] nel 2020.

Caffè ^[21] [es], focacce di farina di mais chiamate arepas ^[22] [es], pannocchie ^[23] [es], buñuelos ^[24] o frittelle [es], ajiaco ^[25] (zuppa di pollo e patate), ma anche erbe e proprietà curative come mostra il personaggio di Julieta Madrigal, madre di Mirabel, che conserva nelle tasche delle piante medicinali ^[26] [es]. 

Si mette in evidenza un paese variegato, dove la flora e la fauna si fondono nell'esuberanza della foresta amazzonica descritta magistralmente nei suoi dettagli. Anche le montagne che circondano il villaggio di Encanto sembrano ispirarsi alla Valle del Cocora.

L'orchidea, il fiore nazionale ^[31] [es], si trova tra i capelli di Mirabel Madrigal. I fiori si moltiplicano con la sorella di Mirabel, Isabela Madrigal, che allude anche alle silletas di fiori ^[32] e alle palme da dattero rappresentate nei dintorni della casa. Le silletas sono realizzate dai contadini del corregimiento di Santa Elena, con tavole di legno che fungono da base per una composizione floreale. Dispongono di una corda per essere caricate sulla testa o in spalla. I contadini le esibiscono nella tradizionale Festa dei Fiori di Medellín ^[33] [es] per ricordare il modo in cui i contadini si facevano carico dei fiori e camminavano per lunghi tragitti per venderli nel centro di Medellín.

Ci sono ara macao ^[35], asini ^[36], capibara ^[37], giaguari ^[38] [es], colibrì ^[39] [es]… Sembra esserci anche un omaggio alle farfalle gialle ^[40] [es] a cui allude il Nobel della letteratura Gabriel García Márquez nel suo libro “Cent'anni di solitudine”.

Anche così, personalmente, ritengo che avrebbero potuto ampliare la recitazione di alcuni vicini o conoscenti della famiglia Madrigal per mostrare i problemi sociali. Sicuramente, all'inizio mostrano che si tratta di una famiglia separata dalla violenza e ciò è vero dato che la Colombia è il paese con il maggior numero di sfollati interni ^[42] del mondo.

Mostrano l'ispirazione di una Colombia positiva dove tutto è abbondanza, mentre le statistiche del report ^[43] [es] dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, FAO, riportano una percentuale molto alta di gente che soffre la fame.

Certo è che Encanto incanta letteralmente, poiché chi si siede per guardarlo ha la possibilità di manifestare le sue emozioni e rilassarsi per ammirare, ridere, arrabbiarsi o piangere, ma soprattutto sognare, perché alla fine plasma questa Colombia positiva e bella che abbiamo sempre voluto avere o mostrare.