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La musica in tempo di guerra: la canzone come forma di resistenza ucraina

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Ucraina, Arte & Cultura, Citizen Media, Guerra & conflitti, Interventi umanitari, Musica, Protesta, Relazioni internazionali, Rifugiati, La Russia invade l'Ucraina

Uno screenshot dal canale YouTube Okean Elzy [1] che mostra il titolo della canzone “Misto Vesny” (La Città della Primavera). In basso a destra vi compare un messaggio in inglese e un grido in russo ricorda la guerra della Russia in Ucraina.

La Guerra russa in Ucraina [2] [en, come i link seguenti] è anche di tipo culturale: la negazione di un’identità indipendente dal “Mondo russo” [3], il bombardamento degli edifici culturali e storici, e oltre. Perciò, la resistenza in Ucraina non è solo a livello militare, ma anche culturale, e in questa “guerra” la musica assume il ruolo principale.

Okean Elzy (Океан Ельзи in ucraino, che letteralmente significa ‘Oceano di Elsa’) è una rinomata band ucraina del panorama musicale nazionale. Si è formata nel 1994 a Lyiv, una cittadina storica dell’ovest dell’Ucraina. Dopo essersi spostata a Kiev, ha iniziato ad essere notata a livello internazionale ed è stata la prima band moderna ucraina ad esibirsi sul canale MTV Russia [4] nel 1998. Dopo questo evento, è diventata molto famosa e il suo fanbase si allarga fino ai paesi post – Sovietici. Inoltre, i Okean Elzy hanno cominciato ad esibirsi sia in Russia che in Europa, e, finalmente, la loro band è stata riconosciuta come tesoro nazionale in Ucraina.

Il frontman Svyatoslav Vakarchuk [5] è diventato famoso anche senza la sua band: infatti, nel 2005 è diventato ambasciatore di buona volontà delle Nazioni Unite [6], è stato deputato del Parlamento ucraino nel 2007-2008, ma anche nel 2019 e 2020. Inoltre, per un periodo, è stato considerato come il favorito alla vittoria delle elezioni presidenziali del 2019 [7]. Il 7 marzo si è unito all’esercito ucraino [5] per difendere la regione di Lyiv.

Da quando si è arruolato ha sempre parlato pubblicamente del conflitto, facendo appello alle celebrities russe e dicendo loro di rompere il silenzio e manifestare contro la guerra. Prima di questo grave evento, molti artisti russi avevano un grande seguito in Ucraina e portavano i loro tour nel paese.

Da quando è iniziata la guerra Vakarchuk si è esibito gratis per il pubblico ucraino, spesso facendo concerti da solo, cantando e suonando il pianoforte o la chitarra nelle stazioni della metro, oppure nelle stazioni ferroviarie o nei campi allestiti in via temporanea, come si può vedere in questo video filmato nella stazione metropolitana di Kharkiv.

Una canzone che fa ascoltare sempre ai suoi spettatori ha un significato speciale. Si chiama “Місто весни” (Misto Vesny, o “La Città della Primavera”), ed è dedicata alla sua città natale Lyiv.

La versione originale di questa canzone, che è stata presentata al pubblico nel 2021, è un duo formato con la cantante Irina Shvaydak, che fa parte della band Odin v kanoe. Vakarchuk, il quale è anche autore del testo, ha spiegato che è la prima canzone che scrive sulla sua città.

Oggi Lviv [8] è diventata una città per la fuga di oltre 3 milioni di persone che sono scappate dall’est e nord del paese per sfuggire ai bombardamenti russi e cercare rifugio in Polonia, Slovacchia e Ungheria. Passano da Lyiv con treni, macchine e bus. Dalla fine del 18esimo secolo fino all’inizio del 20esimo, Lyiv ha fatto parte dell’Impero Austro – Ungarico [9] e oggi è il simbolo dell’aspirazione ucraina di poter tornare di nuovo a far parte dell’Europa ed essere distante della Russia.

Quindi, il testo della canzone di Vakarchuk ha un significato ancora più simbolico e, in effetti, sembra che parli della tragedia che si sta attualmente vivendo. La canzone esordisce con queste parole [ru]:

Чому мені сниться, як знову і знову
Гуляєм з тобою по рідному Львову
Там пахне весною, і сонце сідає
На березі річки, якої немає

У Львові так просто своє не вмирає

Perchè devo sognare ancora e ancora/ Sto camminando con te nella mia città natale Lyiv/ Profuma di primavera, e il sole tramonta/ Sulle rive di un fiume che non c’è più/…/Quello che ti è caro non muore facilmente a Lyiv.

Le ultime parole di questa canzone, se tradotte in russo, definiscono in effetti un messaggio di ribellione nei confronti dell’esercito russo, e dicono: “Во Львове так просто своё не умирает,”, che significa “quello che ti è caro non muore facilmente a Lyiv”.


Per informazioni sul tema, guarda la nostra copertura speciale: La Russia invade l'Ucraine [2].