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La reazione dei social media taiwanesi all'invasione russa dell'Ucraina

Categorie: Asia orientale, Cina, Taiwan (ROC), Citizen Media, Guerra & conflitti, Politica, Protesta, Relazioni internazionali, La Russia invade l'Ucraina
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Una manifestazione contro l'invasione russa dell'Ucraina a Taiwan, 1 marzo 2022. Screenshot da Formosa TV Network [1] su Youtube.

A Taiwan, la guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina [2] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] rappresenta una nuova spaccatura tra coloro che chiedono maggiori distanze dalla Cina e coloro che al contrario vorrebbero relazioni più strette con Pechino.

La maggior parte dei taiwanesi considera l'Ucraina un Paese lontano che ha poco a che fare con la nazione insulare, eppure l'invasione russa l'ha portata al centro delle questioni di politica interna [3][it], fungendo da importante campanello d'allarme politico: così come il presidente russo Putin ha ripetutamente affermato che il popolo russo e quello ucraino sono storicamente uniti, Pechino ha rivendicato Taiwan come proprio territorio. 

Con l'invasione dell'Ucraina, la presidente di Taiwan Tsai Ying-Wen e la sua amministrazione hanno deciso di unirsi alle sanzioni guidate dagli Stati Uniti e dall'Unione europea e di portare [4] [zh] forniture mediche all'Ucraina.

Taiwan non fa eccezione nelle guerre di disinformazione

Tuttavia, la presidente Tsai ha presto scoperto che sta affrontando un altro tipo di guerra anche a Taiwan: mentre la Russia ha invaso l'Ucraina, la Cina ha lanciato la propria guerra cognitiva a Taiwan.

Secondo il Taiwan FactCheck Center, si è diffusa sui social media di Taiwan una considerevole quantità di fake news [5] [zh] circa la crisi ucraina. Tali contenuti di solito si appropriano di immagini prese altrove che mirano a seminare paura mettendo in mostra la forza militare dell'esercito russo. I messaggi ad esse legati spesso richiamano la narrativa corrente [6] [zh]: l'esercito cinese potrebbe prendere il controllo di Taiwan in pochi giorni, una volta iniziata la cosiddetta guerra di unificazione.

Ad esempio, un articolo falso individuato [7] [zh] dal Taiwan FactCheck Center è intitolato “L'esercito ucraino è stato attaccato da armi di precisione russe. Nessuno poteva scappare. La scena era orribile” (烏克蘭車隊遭俄羅斯部隊精準武器襲擊,人員裝備無一倖免,現場慘不忍睹). L'immagine utilizzata è in realtà uno screenshot preso da un videogioco.

Oltre alle fake news provenienti da fonti non verificate, anche alcune delle principali testate giornalistiche taiwanesi non sono riuscite a svolgere il loro tradizionale ruolo di controllori. Per esempio, il United Daily News, un giornale influente fondato nel 1951, ha tratto alcune delle sue notizie dall'agenzia di stampa russa Sputnik News e il 26 febbraio ha riportato [8] [zh] erroneamente che il presidente ucraino Zelensky era fuggito dal Paese.

La stessa notizia disinformativa [9] è stata riferita anche da numerose agenzia di stampa della Cina continentale, tra cui il Global Times [10], finanziato dallo Stato cinese. Ancora una volta, questo contenuto non veritiero risuona in una narrazione filo-cinese secondo la quale i politici indipendenti a favore di Taiwan lascerebbero immediatamente l'isola [11] [zh] se la Cina lanciasse un attacco militare.

Il partito filo-cinese Kuomintang [12] (KMT) sta faticosamente cercando di sfruttare la crisi ucraina per promuovere la propria agenda politica. Jaw Shaw-Kong, un politico del KMT, ha affermato [13] [zh] che i piccoli Paesi come Taiwan e l'Ucraina non dovrebbero provocare quelli più grandi come la Cina e la Russia: 

眼看俄羅斯坦克已經開進烏克蘭,美國仍然沒打算出兵援助,只用經濟制裁的嚇阻效果有限,硬碰硬出兵阻止才有效,到那時雙方就會有傷亡。[…]可見得美國變來變去完全靠不住。[…]烏克蘭對台灣的啟示很明確:小國不要刺激大國!台灣跟大陸這麼近,一年賺對岸1700億美元,兩岸和平相處最重要,如果沒事捅中共一下,捅久了總有出事的一天,受傷最大的還是台灣

Mentre i carrarmati russi avanzano contro l'Ucraina, niente lascia pensare che gli Stati Uniti muoveranno le proprie truppe per aiutarla. L'effetto delle sanzioni sarebbe limitato. Inviare truppe per fermare la guerra è decisamente più efficace, e allora vi saranno vittime. […] Possiamo vedere che la posizione degli USA cambia continuamente e non è affidabile. […] È chiaro ciò che l'Ucraina può insegnare a Taiwan: un Paese piccolo non dovrebbe mai provocare un Paese grande! Taiwan è molto vicina alla Cina continentale. Guadagniamo 1.700 miliardi di dollari dalla Cina ogni anno ed è molto importante mantenere la pace tra le due sponde dello stretto. Se continuiamo a provocare la Cina, siamo destinati a trovarci un giorno nei guai. Alla fine della giornata è Taiwan a subire il danno maggiore.

Molti hanno espresso la propria opposizione contro la posizione politica del KMT. Per esempio, Yi-Cheng Jou, un attivista e imprenditore impegnato a preservare la cultura di Taiwan, ha criticato [14] [zh] la mancanza di logica negli argomenti: 

看到有人在說「烏克蘭也有不對的地方啦,北約也不該逼俄太甚啦」

好像烏克蘭必須是個完美的國家,我們才可以支持他們反侵略那樣。

[…]支持烏克蘭是在支持民主國家反侵略,也就是支持我們自己!

Alcune persone affermano: “Anche l'Ucraina ha commesso errori e la NATO non dovrebbe pressare troppo la Russia”. Sembra loro che l'Ucraina debba essere un Paese perfetto prima che si possa sostenerla per resistere all'invasione. […]

Sostenere l'Ucraina è sostenere un Paese democratico che resiste all'invasione: questo significa sostenere noi stessi.

Miao Poya, un consigliere comunale di Taipei del Partito Socialdemocratico, ha notato la paura nella diffusione di fake news e narrazioni filo-cinesi, come ha sottolineato [15] [zh] il primo marzo: 

俄羅斯入侵烏克蘭第一時間,中共對臺灣的宣傳戰也同步加溫。一時之間風向大亂,臺灣社會瀰漫一股焦慮不安。

現在,烏克蘭人已經奮勇抵抗俄軍超過120小時,讓世人刮目相看。從烏克蘭抗俄,我們看到:

大國武裝侵略並非無堅不摧、小國自我防衛並非不堪一擊;盟國提供的援助,也發揮關鍵作用。最重要的,是烏克蘭「不分男女老幼、無分士農工商,全國總動員捍衛家園」的信心與勇氣。而這份「抵抗侵略者的意志」,也正是中共對臺文宣戰想摧毀的目標。

Quando la Russia ha iniziato l'invasione dell'Ucraina, anche il Partito Comunista Cinese (PCC) ha cominciato la sua guerra di propaganda a Taiwan. Il clima delle opinioni pubbliche è diventato subito burrascoso e l'agitazione ha pervaso la nostra società.

Attualmente gli ucraini hanno resistito all'esercito russo per più di 120 ore, suscitando ammirazione in tutti noi. Abbiamo imparato dalla loro resistenza che: l'invasione di una superpotenza non è irrefrenabile; la difesa di un piccolo Paese non è inutile. Anche il sostegno degli alleati gioca un ruolo fondamentale.

La cosa più importante è la convinzione e il coraggio che gli ucraini, “uomini e donne, anziani e giovani, lavoratori in vari settori, tutti si battono per difendere la propria patria”. Questa “volontà di resistere all'invasore” è ciò che il PCC intende distruggere nella sua guerra di propaganda a Taiwan.

In piena crisi ucraina, molti taiwanesi percepiscono la minaccia di una guerra e si interrogano su cosa dovrebbe fare la nazione se si arrivasse a questo punto. Albert Tzeng, un editorialista che si occupa di politica, ha pubblicato [16] [zh] questa conversazione avuta con sua figlia.

連兩天晚上掛網看 #ukraine [17] 的各種消息影像,米米都湊在身邊。有時她問,我就扼要解釋。…剛剛睡前,她跑到客廳來抱我,窩在身上時冷不防問我「如果發生戰爭,爸爸也要去嗎?」我愣住,還是解釋了當國家遭到侵略,爸爸受過軍事訓練,只要還能打就不該躲的責任。「我如果不去,其他人也不去,就沒有人保護米米跟姊姊了呀。

她不死心多問兩次「一定要嗎?」我點頭,然後她就哭了。聽她哭,我自己的眼睛也紅了。後來帶她去睡覺,跟她承諾「爸爸會盡一切努力,避免戰爭爆發」

Per due notti sono stato incollato a internet a seguire le informazioni e le immagini sull'Ucraina. Mimi era seduta accanto a me. Ogni tanto mi faceva delle domande e io le rispondevo in maniera sintetica. … Oggi, poco prima di andare a letto, è venuta in soggiorno per abbracciarmi. Con mia grande sorpresa, mi ha chiesto: “Papà ci lascerà se ci sarà una guerra? Sono rimasto allibito. Le ho spiegato che quando il nostro Paese viene invaso, ho la responsabilità di unirmi all'esercito perché sono stato addestrato apposta. “Se io non vado, e altri non vanno, non ci sarà nessuno a proteggere Mimi e tua sorella”.
Continuava a chiedermi: “Devi proprio farlo?”. Quando ho annuito, lei è scoppiata a piangere. Ascoltandola, mi venivano le lacrime agli occhi. Più tardi l'ho portata a letto e le ho promesso che “farò del mio meglio per evitare la guerra”.

La poesia come protesta: così si oppongono i taiwanesi 

In molti hanno espresso le proprie opinioni attraverso la poesia. Ad esempio Lin Ki-Yo, un poeta il cui nome d'arte significa “verso il sole”, ha condiviso [18] [zh] il suo sentimento contro la guerra pubblicando alcune delle sue opere maggiori; o Kuei-shien Lee, poeta taiwanese nominato per il premio Nobel per la letteratura nel 2001, ha manifestato il proprio supporto all'Ucraina con la seguente poesia inedita [19] [zh], che evoca il girasole, fiore nazionale del Paese, così come il Sunflower Movement [20] di Taiwan del 2014.

〈烏克蘭向日葵〉

把向日葵種籽
放入征衣口袋裡
準備在戰場以肉身
化為塵土培養基
以鮮血灌溉
在烏克蘭主權國土上
牢記新婦叮嚀
要以新縫征衣見證
復員共同栽植
保護國花的品種
朝天空微笑
在烏克蘭自由國土上

“Girasole in Ucraina”

Ho messo i semi di girasole
nella tasca della mia uniforme militare
pronto a trasformare la mia carne nel campo di battaglia
come loro tramite sulla terra
e irrigarli con il mio sangue
sul territorio sovrano in Ucraina.

Tengo a mente il consiglio della mia sposa
di testimoniare con la mia nuova uniforme sul posto
e quando ritorno a casa dopo la guerra
di coltivare questa specie di fiore nazionale
sorridendo verso il cielo
sulla mia patria libera in Ucraina.



 

Per maggiorni informazioni sul tema, guarda la nostra copertura speciale La Russia invade l'Ucraina [2].