#StandWithUkraine: Manifestanti in Macedonia del Nord chiedono la fine dell’ “aggressione russa”

Manifestazione #StandWithUkraine a Skopje, Macedonia del Nord, 26 febbraio 2022. Foto [en] di Meta.mk, usata previa autorizzazione.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato da Meta.mk [ru]. Una versione modificata viene ripubblicata qui in base a un accordo di condivisione dei contenuti tra Global Voices e Metamorphosis Foundation.

Il 25 febbraio, dozzine di cittadini della Macedonia del Nord e di ucraini residenti a Skopje hanno protestato contro l'invasione russa dell'Ucraina marciando dalla piazza principale della capitale della Macedonia del Nord fino all'ambasciata russa. Hanno cantato canzoni ucraine e gridato “Putin è un fascista, Putin è un assassino” mentre mostravano cartelli “Russia stai alla larga dall'Ucraina” e “State calmi e amate l'Ucraina.”

Manifestazione #StandWithUkraine a Skopje, Macedonia del Nord, 26 febbraio 2022. Foto di Meta.mk, usata previa autorizzazione.

Molti dei manifestanti intervistati da Meta.mk hanno espresso paura per le loro vite e quelle dei loro parenti che al momento si trovano in Ucraina, nascosti in rifugi antiaerei improvvisati, mentre le forze russe bombardano le città.

Una commossa Olja Obrezhina ha detto a un reporter di Meta.mk: “Sono piena di emozioni, non riesco a trattenermi. La mia famiglia è in Ucraina e siamo tutti uguali. Siamo tutti una sola famiglia. Ogni minuto scrivo ai miei parenti: Ditemi se siete vivi? Dio protegga l'Ucraina, protegga i soldati che ci difendono.” Questa affermazione si trova nel seguente video:

Dopo che il corteo è arrivato vicino all'ambasciata russa, i manifestanti si sono fermati di fronte a un cordone della polizia a circa 20 metri dalla recinzione dell'ambasciata. Il presidente dell'Associazione degli Ucraini in Macedonia, Aleksandar Panovich, ha rilasciato una dichiarazione ai media mentre si trovava tra i manifestanti, i quali mostravano simboli ucraini, cartelli contro la guerra, e poster rappresentati Putin mascherato da Hitler. Panovich ha detto [en, come i link seguenti]:

Our main message is for Russia to stop the war, to take their army back home. Starting a war is shameful. Our message is for them to make a diplomatic agreement. The Ukrainian people are ready to fight, they are ready for war. But we don't understand why they bomb us, why do they bomb peaceful cities with rockets.

Il nostro messaggio principale è chiedere alla Russia di fermare la guerra, di riportare il suo esercito a casa. Iniziare una guerra è vergognoso. Il nostro messaggio è chiedere loro di fare un accordo diplomatico. Il popolo ucraino è pronto a combattere, è pronto alla guerra. Ma non capiamo perché ci bombardano, perché bombardano città pacifiche con i razzi.

Manifestazione #StandWithUkraine a Skopje, Macedonia del Nord, 26 febbraio 2022. Foto di Meta.mk, usata previa autorizzazione.

Anche un giornalista afghano, che si è identificato come Karan, ha parlato di fronte all'ambasciata russa, e ha sottolineato che lui sa come ci si sente a essere esiliati.

I came to give support to Ukraine, because I know how it feels to be banished from your own home due to war and aggression of outside forces.

Sono venuto per dare sostegno all'Ucraina, perché so come ci si sente a essere allontanati dalla propria casa a causa della guerra e di aggressioni di forze esterne.

Manifestanti di fronte all'ambasciata russa di Skopje, Macedonia del Nord, 25 febbraio 2022. Foto di Meta.mk, usata previa autorizzazione.

Indicando la recinzione metallica dell'ambasciata russa a Skopje, i manifestanti hanno detto che è facile capire chi sia l'aggressore dato che l'ambasciata ucraina è aperta e nessuno lì ha paura dei visitatori, mentre quella della Russia è sorvegliata dalla polizia anche se è circondata da barre di metallo.

Il cittadino ucraino Andrej Hafenic ha criticato l'aggressione russa:

Russia is the aggressor. In the 21st century we have been forced to come to the embassy of the aggressor and tell them it's not normal for people to get killed so Putin can remain in power. Our military is capable of resistance, but we reiterate, diplomacy should come first. This conflict should be solved at the diplomatic level, to stop the war and to achieve peace. Peace in Ukraine, peace in Europe, peace in the Balkans.

La Russia è l'aggressore. Nel XXI secolo siamo stati costretti a venire all'ambasciata dell'aggressore per dire loro che non è normale che delle persone vengano uccise per permettere a Putin di rimanere al potere. I nostri militari sono in grado di resistere, ma ribadiamo che la diplomazia dovrebbe essere la prima scelta. Il conflitto dovrebbe essere risolto a livello diplomatico, per fermare la guerra e ottenere la pace. Pace in Ucraina, pace in Europa, pace nei Balcani.

Kujtim Osmani, uno dei cittadini del posto presente alla protesta, ha espresso solidarietà agli ucraini:

We want the people to know what Putin does in Ukraine, that this [war] is a human rights violation. I am sorry for all those little children and mothers who suffer. I don't have family or friends in Ukraine, but I accidentally saw [the information about the protest] on Twitter and came to express my support. It's saddening what happens to the people.

Vogliamo che le persone sappiano cosa sta facendo Putin in Ucraina, che questa [guerra] è una violazione dei diritti umani. Mi dispiace per tutti i bambini e le madri che stanno soffrendo. Non ho famiglia o amici in Ucraina, ma ho visto per caso [le informazioni sulla protesta] su Twitter e sono venuto per esprimere il mio sostegno. È triste ciò che sta succedendo alle persone.

Cartello “No war!” tenuto da una madre con in braccio suo figlio alla manifestazione contro la guerra a Skopje, Macedonia del Nord, 26 febbraio 2022. Foto di Meta.mk, usata previa autorizzazione.

Tre giorni prima della protesta, l'Associazione di Ucraini “Lesya Ukrainka” (chiamata come una scrittrice del XIX secolo) e rappresentanti dell'ambasciata ucraina hanno organizzato un'azione congiunta al monumento di Taras Shevchenko al centro di Skopje, sotto il motto di “uniti per l'Ucraina”.

L'obiettivo di quell'azione pubblica era di dimostrare solidarietà e unione agli ucraini sparsi per il mondo e sostenere il diritto dell'Ucraina di scegliere per il proprio futuro. Per l'occasione, il presidente dell'associazione Aleksandar Urbanovich ha detto:

Ukraine is at the front line of defending democracy and freedom. We call for a united front that will strive for the protection of joint European values and will remain determined to oppose the aggressor. Even when we are abroad, Ukraine remains in our hearts and we stand together with our homeland!

L'Ucraina è in prima linea per difendere la democrazia e la libertà. Chiediamo un fronte unito che lotterà per la protezione dei valori europei comuni e che si opporrà con determinazione all'aggressore. Anche quando siamo all'estero, l'Ucraina rimane nei nostri cuori e siamo uniti alla nostra patria!

Una famiglia alla manifestazione a Skopje, Macedonia del Nord, 26 febbraio 2022. Foto di Meta.mk, usata previa autorizzazione.

Migliaia di ucraini che vivono in città europee e americane e i loro amici hanno protestato davanti alle ambasciate e ai consolati russi in tutto il mondo per mandare un messaggio per fermare l'invasione russa in Ucraina.

Per maggiori informazioni su questo argomento, leggi la nostra copertura speciale: La Russia invade l'Ucraina.

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