- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Cittadini e imprese croate manifestano sostegno all'Ucraina in diversi modi

Categorie: Europa centrale & orientale, Bielorussia, Croazia, Russia, Ucraina, Citizen Media, Economia & Business, Guerra & conflitti, Idee, Protesta, La Russia invade l'Ucraina
[1]

Protesta contro la guerra a sostegno dell'Ucraina a Zagabria, 18 marzo 2022. Foto di Meta.mk [2], (CC BY-NC 2.5 [3])..

Questo articolo si basa sulla copertura originale [2] [en] di Meta.mk. Ne riproduciamo una versione modificata in virtù di un accordo di condivisione di contenuti tra Global Voices e la Fondazione Metamorphosis. 

Varie dozzine di cittadini, per la maggior parte genitori con figli, hanno protestato contro la guerra in piazza Ban Jelačić [4] [it, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] nella capitale croata, Zagabria, venerdì 18 marzo. Esprimevano il loro appoggio alla lotta degli ucraini per la libertà con il motto #StandWithUkraine (difendi l'Ucraina).

Durante la protesta, gli organizzatori hanno letto una condanna dei crimini di guerra perpetrati dagli aggressori russi in Ucraina, mentre alcuni ucraini hanno manifestato la propria preoccupazione personale per la sicurezza dei propri parenti, soprattutto per quelli che si trovano sotto assedio nella città costiera ucraina di Mariupol [5] [en].

[6]

Protesta a sostegno dell'Ucraina a Zagabria, Croazia, 18 marzo 2022. Foto di Meta.mk [2], (CC BY-NC 2.5 [3]).

I partecipanti alla protesta hanno mostrato bandiere ucraine e croate, hanno gridato slogan e cantato canzoni ucraine. La protesta ha incluso cartelli con foto che confrontavano la situazione nel Donbass con l'assedio e il bombardamento della città croata di Vukovar [7] nel 1991. Nei 30 anni che sono seguiti, la devastazione e la pulizia etnica che hanno colpito la città si sono convertiti in un potente simbolo del potere di distruzione delle guerre jugoslave e dell'aggressione perpetrata dal regime serbo guidato da Slobodan Milošević [8].

[9]

Ana, ucraina che vive in Croazia, insieme a un'esposizione di fotografie durante la protesta contro la guerra a Zagabria, 18 marzo 2022. L'immagine di sinistra unisce la foto di un edificio danneggiato dalle bombe in Ucraina con l'iconico serbatoio dell'acqua della città bombardata di Vukovar. Foto di Meta.mk [2], (CC BY-NC 2.5 [3]).

Oltre a croati e ucraini, tra i manifestanti c'erano bielorussi, che hanno spiegato [10] [hr] a passanti e media che il dittatore Alexander Lukashenko li tratta nello stesso modo del russo Vladimir Putin, incarcerando migliaia di dissidenti. Tra di loro ci sono persone incarcerate semplicemente per aver usato camicie bianche e calzature rosse (i colori della bandiera storica della Bielorussia [11] promossa dal movimento di opposizione democratica). Un'abitante della Bielorussia, che ha detto di chiamarsi Ljudmila, ha lanciato un appello ai cittadini croati perché si uniscano alla lotta contro il male comune, “che presto potrebbe arrivare alle loro porte”.

I partecipanti alla protesta hanno distribuito volantini [12] ai passanti, con messaggi di aiuto all'Ucraina. I volantini indirizzavano le persone alla pagina Facebook dell’Ambasciata dell'Ucraina nella Repubblica di Croazia [13], alla Croce Rossa ucraina [14] [en] e alla piattaforma www.stopputin.wtf [15] [en], che fornisce informazioni e notizie su azioni simili in tutto il mondo.

[16]

Una donna sostiene cartelli che dicono “Viva la Croazia! Gloria all'Ucraina!” e “Aiuta l'Ucraina a salvare l'Europa! Fissa una no-fly zone” durante la protesta di appoggio all'Ucraina a Zagabria, Croazia, 18 marzo  2022. Foto di Meta.mk [2], (CC BY-NC 2.5 [3]).

Anche alcuni impresari croati esprimono apertamente il loro appoggio all'Ucraina. Le vetrine dei negozi del centro di Zagabria presentano spesso simboli con i colori della bandiera ucraina.

 

Negozi locali espongono bandiere ucraine di fianco agli abituali bandiere e simboli croati, mentre alcuni negozi dichiarano che doneranno parte dei loro introiti “per i banbini e le famiglie in pericolo a causa della guerra in Ucraina”.

Piccoli negozi che mostrano il loro appoggio all'Ucraina non è una cosa tanto comune nelle altre capitali balcaniche, dove il timore di intimidazioni a favore del Cremlino da parte di forze politiche locali è più forte. Per esempio, nelle ultime settimane a Belgrado [20] [en] e a Skopje [21] [mk], ci sono state manifestazioni di sostegno alla Russia con l'appoggio di gruppi estremisti, che hanno già usato violenza contro i loro oppositori politici e persone con opinioni differenti. L'ambasciata russa a Skopje ha inoltre rilasciato un avvertimento di inserire in una lista nera [22] chiunque metta in discussione le narrative ufficiali del Cremlino.


Per maggiori informazioni su questo tema, guardate la nostra copertura speciale la Russia invade l'Ucraina [23].