Nella corsa alla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) e a lasciarsi alle spalle l'immagine negativa [it, come tutti i link seguenti, salvo diversa indicazione] di fare troppo affidamento ai combustibili fossili, negli ultimi anni il Giappone ha promosso l'energia solare. Tuttavia, i “mega parchi fotovoltaici”, che sono stati installati sui versanti delle montagne e in comunità rurali per tutto il Paese, spesso causano danni all'immagine dei progetti di energia rinnovabile che servono davvero.
Secondo una stima [ja], ci sono più di sei mila mega parchi fotovoltaici funzionanti in tutto il Giappone. Si tratta di impianti che producono più di mille kilowatt (un megawatt) d'energia all'anno: abbastanza per alimentare da 400 a 900 case [en].
Questi mega parchi fotovoltaici sono proliferati da quando il governo nel 2012 ha introdotto un Conto energia per promuovere gli investimenti nelle energie rinnovabili. Le recenti politiche del governo giapponese continuano a creare un ambiente favorevole a questi impianti.
Nel 2020, l'allora primo ministro Suga Yoshihide ha sottoscritto l'impegno di far diventare il Giappone a impatto zero entro il 2050 [en]. Nello stesso anno, l'allora ministro dell'ambiente Koizumi Shinjirō, era così appassionato dei mega parchi fotovoltaici che ha proposto di revisionare le leggi [ja] in modo da consentirne l'installazione nei parchi nazionali protetti.
Un esempio della scala di questi impianti (e dei problemi che possono creare) si trova nella prefettura giapponese di Okayama [en], dove uno dei più vasti mega parchi fotovoltaici [en] è composto da 900 mila pannelli su 260 ettari di terreno e genera 230 mila kilowatt di energia all'anno.
Molti residenti della zona dicono [ja] che questi mega parchi distruggo l'ambiente e portano pochi benefici alle comunità circostanti. In particolare preoccupano le frane [ja] causate dagli impianti installati sui versanti ripidi delle montagne.
Gli oppositori citano [ja] inoltre come ragioni contrarie ai mega parchi, il pericolo della dispersione dei pannelli fotovoltaici durante i forti tifoni, il danno potenziale dei campi elettromagnetici emessi dalla generazione di energia solare e il riflesso intenso dei pannelli.
Pare che l'opposizione popolare sia così forte che un sondaggio del 2021 [en] del giornale Mainichi Shimbun [en] ha trovato che l'80% delle 47 prefetture giapponesi sono disturbati dai mega parchi fotovoltaici.
Parte del problema si trova nel Conto energia del Giappone. Grazie a questo schema, il governo concede contratti a lungo termine ai produttori di energie rinnovabili. Tuttavia, molte imprese e investitori, che speculano sulla compravendita dei contratti di Conto energia, l'hanno vista solo come un'opportunità per far soldi [ja]. Questo settore è così redditizio che i grandi investitori quali Goldman Sachs hanno creato una borsa valori per fare affari sui progetti giapponesi del solare.
Il coinvolgimento di grandi aziende e investitori significa che la maggioranza dei progetti fotovoltaici finanziati localmente o di piccola scala sono stati tagliati fuori: il 32% dei contratti di Conto energia [ja] sono andati ai mega parchi e quasi il 78% [ja] di essi vengono finanziati da capitali stranieri o esterni.
Oltre a ciò, il costo dei finanziamenti del Conto energia grava sui contribuenti [ja] tramite bollette di energia più salate. Infatti, i prezzi dell'elettricità sono aumentati del 37% [ja] in Giappone tra il 2011 e il 2014.
Inoltre, la maggioranza dell'energia ricavata dai mega parchi fotovoltaici non viene utilizzata in loco, ma consumata in aree urbane lontane. Di conseguenza, sempre più comunità stanno rifiutando [ja] i progetti dei mega parchi.
I residenti della cittadina di Heguri, nella prefettura di Nara, hanno formato di recente [ja] un gruppo di opposizione e avviato una causa legale per bloccare il progetto di un mega parco fotovoltaico costituito da 50 mila pannelli su 48 ettari, che doveva essere costruito nella loro comunità. Erano particolarmente preoccupati dalle frane, dalla distruzione ambientale e dalle onde elettromagnetiche a 22 mila volt che avrebbero dovuto passare sotto la cittadina.
Alcuni hanno espresso la propria frustrazione nei social. Un account Twitter, “Studenti della scuola media Heguri che si oppongono al Mega Progetto solare”, ha detto [ja]:
特別高圧線は半径2m以内に近づくだけで感電するって書いてある
こんなものを通学路1m下に埋めようとしているなんて、町・議員・事業者は鬼か何かですか?
そんなにまでしてメガソーラー設置したいの?設置すると何があるんですか?真実を教えて#メガソーラー建設反対 https://t.co/sbmVm37pIg
— 平群町中学生によるメガソーラー反対紛争記 (@hegurichomin) March 9, 2021
In questo articolo [link] si dice che è possibile subire uno shock elettrico passando solo a due metri dai cavi ad alto voltaggio. Ma i perfidi funzionari municipali e costruttori li seppelliranno solo un metro sotto la strada che porta i bambini a scuola.
Nel frattempo, nel sito per entusiati di alpinismo Yamap [ja], l'utente Yugo ha documentato e commentato [ja] la distruzione e la deforestazione già avvenute come conseguenza del progetto di costruzione.
Circa mille residenti hanno portato le loro voci al tribunale locale, raccogliendo più di nove mila firme [ja] a sostegno dell'eliminazione del progetto. L'amministrazione della prefettura di Nara ha risposto ordinandone la sospensione [ja] nel giugno 2021. L'amministrazione locale ha inoltre trovato dei problemi [ja] con l'iniziale richiesta del costruttore nel 2019 e ha scoperto che il progetto non soddisfava [ja] le normative sulle sicurezza.
Ora il destino di questo progetto rimane nel limbo. I lavori di costruzione non sono iniziati, ma un'ampia stricia del versante montagnoso intorno a Heguri rimane desolato e i residenti sono preoccupati per le possibili frane e per il futuro.
Tada Keiichi, residente a Heguri, ha detto che inizialmente vedeva l'energia solare e la cosiddetta “energia pulita” in luce positiva ma, dopo esser venuto a conoscenza dei dettagli del progetto nella sua comunità, ha cambiato idea. “Distruggere l'ambiente prezioso e minacciare la vita dei residenti non è ecosostenibile né pulito”, ha detto Tara al Mainichi Shimbun nel settembre 2021.
Similmente, parlando all’Asahi Shimbun [en] dei problemi dei mega parchi fotovoltaici in Giappone, Hata Yoshio, Professore di Scienze dell'Università Okayama, ha commentato [ja]: “Se l'energia rinnovabile, che dovrebbe proteggere l'ambiente, in realtà lo danneggia, allora si sta mettendo il carro davanti ai buoi”.
Le fonti di energia rinnovabile sono una componente essenziale per contrastare il cambiamento climatico, ma l'approccio del Giappone ai mega progetti di energia solare sta avendo l'effetto contrario e sta danneggiando la percezione popolare [ja] del loro potenziale.