Hong Kong resta isolata nonostante l'abolizione del divieto sui viaggi aerei nella regione

Foto scattata all'Aeroporto Internazionale di Hong Kong il 9 Aprile, 2022. Utilizzata con il permesso dell'autore.

Hong Kong è diventata una delle città più isolate del mondo grazie alle severe restrizioni sui viaggi, secondo la politica zero-COVID. Nonostante il tentativo di allentare le restrizioni sui viaggi aerei il 1º aprile, le compagnie aeree continuano ad evitare di volare verso e attraverso la città.

La scorsa settimana, Willie Walsh, direttore generale dell'International Air Transport Association, ha dichiarato ai giornalisti di Bloomberg e del South China morning post che Hong Kong sta perdendo il suo status di scalo dell'aviazione internazionale [en, come i link seguenti]:

“Lo status di Hong Kong come scalo internazionale è slittato. È effettivamente fuori dalle mappe e penso che sarà difficile per Hong Kong  recuperare” dichiara il capo IATA.

Nel tentativo di riconnettersi con il mondo, Hong Kong ha abbandonato il suo sistema di classificazione del rischio sanitario regionale e revocato il divieto di volo per nove paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Australia, a partire dal 1 aprile 2022. Inoltre, l'obbligo di quarantena in hotel è stato dimezzato a sette giorni.

Tuttavia, le nuove misure non hanno spinto le compagnie aeree a programmare i voli verso o attraverso Hong Kong, poiché le autorità insistono sul mantenimento di una serie di cosiddette “regole di interruzione del circuito” che puniscono le compagnie aeree sospendendo una rotta di volo per sette giorni se un singolo volo, da quella rotta, viene scoperto con tre o più passeggeri infetti.

I test COVID-19 pre e post volo COVID-19 per l'equipaggio scoraggiano anche le compagnie aeree dal volare in città, poiché la procedura rischia di inviare il personale agli impianti di quarantena. 

Ad una settimana dalle prime misure, sei compagnie aeree, tra cui Singapore Airlines, Emirates, Cathay Pacific, Qatar, Korean Airlines e Malaysia Airlines, hanno hanno dovuto vietare le loro rotte verso Hong Kong, secondo le regole di interruzione del circuito. 

I divieti di volo hanno provocato un aumento dei tassi di cancellazione dei voli passeggeri, come evidenziato da David Webb, un analista di mercato con sede a Hong Kong:

Solo 14 voli, su 54 programmati, sono atterrati ieri (5 Aprile) al @hkairport, un tasso di cancellazione del 74%, in gran parte a causa della ridicola regola di divieto di volo quando ci sono 3 passeggeri positivi. #HK, La città isolata dell'Asia. 1/3

La logica alla base delle sanzioni è altamente discutibile, in quanto le compagnie aeree non hanno alcun controllo sull'improvviso cambiamento dei risultati dei test COVID-19 dei loro passeggeri. Jerome Taylor di APF ha sottolineato:

HK richiede già un PCR negativo per tutti gli arrivi entro 48 ore dall'atterraggio, così che tutti coloro che saliranno a bordo di un aereo per HK saranno negativi in meno di 48 ore.

Nessuna compagnia aerea straniera, o di HK, può fare qualcosa per le persone che arrivano positive al test all'atterraggio.

Diverse compagnie aeree, tra cui Qantas, British Airways e Virgin Atlantic, che operano rotte da paesi precedentemente vietati, hanno quindi deciso di rinviare i loro piani per volare di nuovo a  Hong Kong.

Il 10 aprile, le autorità di Hong Kong hanno, inoltre, sospeso altre due rotte aeree provenienti da Istanbul, gestite da Turkish Airlines, e Tokyo, gestite da Japan Airlines.

Il numero di voli passeggeri di linea è sceso a 14 il 12 aprile:

Solo 14 arrivi rimangono in programma per oggi (Martedì), com'è successo martedì scorso. Nessuno dalle Americhe, Africa, Europa, Medio Oriente o Australasia. Molte più compagnie aeree di quelle che sono state sospese, hanno rinunciato a volare a #HK.

Nel dicembre 2019, prima della pandemia, il numero di aeromobili in entrata e in uscita era di 33.999 al mese con un volume di passeggeri che raggiungeva i 5,7 milioni. La cifra è scesa a 8.330 e 86.000 nel febbraio 2022, secondo le le statistiche mensili dell'aeroporto internazionale di Hong Kong (HKIA).

Nel Gennaio 2022, dopo lo scoppio iniziale della variante Omicron in città, il governo di Hong Kong ha vietato ai passeggeri provenienti da 153 paesi sotto il sistema di classificazione del rischio sanitario regionale.

Secondo le “regole di interruzione del circuito”, l'annuncio della sospensione viene fatto bruscamente, e i passeggeri dei voli annullati sono responsabili della riprogrammazione dei loro voli e della quarantena dell'hotel.

Nel frattempo, Carrie Lam, l'amministratore delegato di Hong Kong, continua a difendere la politica di sospensione del volo sottolineando che “lo status di Hong Kong come hub dell'aviazione internazionale è stato scritto nel piano quinquennale [della Cina].”

Hong Kong ha cercato di riaprire il suo confine con la Cina continentale mantenendo le misure di controllo della pandemia in linea con la politica cinese zero-COVID. Dopo più di due anni, le restrizioni ai valichi di frontiera tra Hong Kong e la Cina sono rimaste estremamente rigide, facendo perdere così  lo status di scalo internazionale a HK.

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