“La percezione mondiale dell'Ucraina è cambiata” afferma il cantante della band cult Okean Elzy

Uno screenshot dal canale YouTube di Binodva che mostra Vakarchuk esibirsi di fronte alla stazione ferroviaria di Lviv in Ucraina.

Global Voices ha intervistato Svyatoslav Vakarchuk [it, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], il cantante del gruppo musicale ucraino Okean Elzy, per fargli domande sull'invasione russa, l'importanza della musica come forza spirituale e su che tipo di supporto ha bisogno il suo paese adesso.

Vakarchuk non è solo uno dei cantanti più famosi in Ucraina, è anche una figura pubblica impegnata politicamente: è stato due volte membro del parlamento, ed è un soldato da quando è iniziata la guerra il 24 febbraio. L'intervista è stata realizzata in inglese tramite Zoom mentre attraversava diversi checkpoint militari durante i suoi spostamenti in Ucraina.

Global Voices gli ha chiesto delle reazioni delle celebrità della musica russe, molte delle quali la band Okean Elzy conosceva bene, dato che era solita esibirsi a festival o concerti in Russia. Con pochissime eccezioni come Boris Grebenshchikov [ru], Oxxxymiron [en], e Zemfira [ru], la maggior parte ha semplicemente ignorato la guerra. Vakarchuk crede che [en]:

Sociologists and historians will explain this silence when the war is over, the same way they explained the behaviour of Germans during the Nazi Reich. [The Jewish-German philosopher] Hannah Arendt tried to explain this mass behavior within the civilized nation of Germany. But now is not the time to talk about why and how this war happened, now we have to fight for Ukraine. One day we will probably know the answer, but now I don’t care. 

Regarding Russian celebrities, we appreciate those who explained their positions and said that war is bad. But their position cannot change anything now. In general, they did not speak out candidly, they mostly kept it vague. Posting “no war” slogans on social media is not enough for us: It is too late. They could have done it in 2000 when Putin was bombing Chechnya, they could have done it and demonstrated in the streets in 2008 when Russia invaded Georgia, and in 2014 when Russia annexed Crimea. All that silence led to the situation we have now. But I am not accusing the Russian intelligentsia, those who do not support Putin, of being responsible for the massacres in Ukraine. 

Sociologi e storici spiegheranno il silenzio quando la guerra sarà finita, come spiegarono il comportamento dei tedeschi durante il nazismo. [La filosofa ebraico-tedesca] Hannah Arendt ha provato a spiegare questo comportamento di massa nella nazione civilizzata della Germania. Ma adesso non è il momento di parlare del perché e del come questa guerra è scoppiata, adesso dobbiamo combattere per l'Ucraina. Un giorno probabilmente sapremo la risposta, ma ora non mi interessa.

Riguardo le celebrità russe, apprezziamo coloro che hanno spiegato la loro posizione e che sono contrari alla guerra. Ma la loro posizione non può cambiare nulla adesso. In generale, non si sono espressi apertamente, per lo più sono rimasti sul vago. Postare slogan “no alla guerra” sui social non è abbastanza per noi: è troppo tardi. Avrebbero potuto farlo nel 2000, quando Putin stava bombardando la Cecenia, avrebbero potuto farlo e manifestare nelle strade nel 2008, quando la Russia ha invaso la Georgia, e nel 2014, quando la Russia ha annesso la Crimea. Tutto questo silenzio ha portato alla situazione in cui ci troviamo adesso. Ma non sto accusando gli intellettuali russi, encoloro che non sostengono Putin, di essere responsabili dei massacri in Ucraina.

Nonostante Vakarchuk si esibisca con una band in tempi di pace, recentemente si è impegnato in una serie di esibizioni improvvisate da solista in luoghi insoliti, durante le quali canta e a volte suona la chitarra o il pianoforte. Ha dichiarato [en]:

These are indeed not concerts, but impromptu performances for different audiences. Sometimes I just speak for half an hour and don’t sing a single song, or sing one to three songs. Kharkiv's subway, the frontline, railway stations are no places designed for concerts. But people are very enthusiastic, and performing like this boosts my desire to do more. It allows me to do three things: to show I share their responsibility and fight next to them, without being afraid; to provide emotional and spiritual support, and finally to deliver supplies. 

Questi non sono affatto dei concerti, ma esibizioni improvvisate per diversi tipi di pubblico. A volte parlo per mezz'ora senza cantare una sola canzone, oppure canto da una a tre canzoni. La metropolitana di Kharkiv, la linea del fronte, le stazioni ferroviarie non sono luoghi progettati per i concerti. Ma le persone sono molto entusiaste e esibirmi in questo modo aumenta il mio desiderio di fare di più. Mi permette di fare tre cose: dimostrare che condivido le loro responsabilità e combatto al loro fianco, senza paura; fornire supporto emotivo e spirituale, e infine portare i rifornimenti.

Vakarchuk ha spiegato anche la sua attuale relazione con la musica [en]:

Many people want me to write songs, and I see other musicians doing it. But I never write for a purpose, I only write when my heart starts talking. and right now, my heart is busy with those who need help. But I do know for sure that art is a sublimation of stress and emotions, and I feel so much of that now that I am expecting to write something soon.

Molte persone vogliono che scriva canzoni, e vedo altri musicisti che lo stanno facendo. Ma io non scrivo mai per uno scopo, lo faccio solo quando il mio cuore inizia a parlare. E adesso il mio cuore è impegnato con coloro che hanno bisogno di aiuto. Ma so per certo che l'arte è la sublimazione dello stress e delle emozioni, e ne sento così tante adesso che mi aspetto di scrivere qualcosa presto.

Alla domanda sulla resistenza eroica dell'intera nazione ucraina, Vakarchuk ci ha offerto questa spiegazione [en]:

Ukrainians acted like that for centuries, now it is easier to let others know because we have the internet, but things are not easier on the battlefield of course. Ukraine did not change, it is the perception of that world that changed.

Gli ucraini si sono comportati così per secoli, adesso è più facile farlo sapere agli altri perché abbiamo internet, ma le cose non sono più facili nel campo di battaglia ovviamente. L'Ucraina non è cambiata, è la percezione del mondo nei suoi confronti a essere cambiata.

Vakarchuck è anche colto, ha un dottorato in fisica teorica e conosce molto bene la storia europea, per questo fa anche riferimenti alla cultura ceca, che vede come un'ispirazione – che sia il romanzo di Milan Kundera che racconta l'invasione sovietica della Cecoslovacchia nel 1968 o lo spirito di resistenza di Václav Havel incarnato nella sua Charta 77.

Riguardo il modo migliore di aiutare l'Ucraina, Vakarchuk ha una visione molto chiara [en]:

There are three things we need from the free world: Number one, give us anti-missile defense system, specially the Soviet model S-300, which former Warsaw Pact countries all have. The same with Soviet-type planes. Number two: Give us more sanctions. A complete ban on oil and gas from Russia, as well as blockade of Russian ships in all ports of the free world. And number three: Ban Russian from the international SWIFT banking system. This will make this war very short.

It will not come easy for the west but this sacrifice is nothing compared to what Ukrainians face now: Losing people, women, children, cities. We are fighting for the whole word so we expect you to sacrifice a little.

Ci sono tre cose di cui abbiamo bisogno dal mondo libero: numero uno, dateci un sistema di difesa anti-missile, soprattutto il modello sovietico S-300, che tutti i paesi dell'ex Patto di Varsavia hanno. Lo stesso vale per gli aerei di tipo sovietico. Numero due: dateci più sanzioni. Un divieto totale di petrolio e gas dalla Russia, così come il blocco delle navi russe in tutti i porti del mondo libero. E numero tre: bandite la Russia dal sistema bancario internazionale SWIFT. Questo renderebbe la guerra molto breve.

Non sarà facile per l'Occidente, ma questo sacrificio non è niente in confronto a cosa stanno affrontando gli ucraini adesso: perdere persone, donne, bambini, città. Stiamo combattendo per il mondo intero quindi ci aspettiamo che facciate dei piccoli sacrifici.

Per saperne di più sulla musica degli Okean Elzy, leggi La musica in tempo di guerra: la canzone come forma di resistenza ucraina e clicca qui per ascoltare la playlist Spotify di Global Voices.


Per più informazioni su questo tema, consultate la nostra copertura speciale: La Russia invade l'Ucraina.

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