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A San Paolo, Brasile, ogni settimana apre una nuova chiesa

Categorie: Citizen Media, Economia & Business, Politica, Religione

Gessica assiste la chiesa presbiteriana e aiuta il quartiere | Léu Britto/Agência Mural

Questo testo è di Lucas Veloso, Patrícia Vilas Boas e Vagner Vital, ed è stato inizialmente pubblicato nel sito di Agenzia Mural [1][pt, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], a maggio 2021. Il reportage è in accordo con Pindograma [2], sito di data journalism. L'articolo si riproduce quì in virtù di un accordo di condivisione dei contenuti con Global Voices, con alcune modifiche. 

Installanta tra una casa e un salone di bellezza, la chiesa Asamblea de Dios Ministerio Misión ha una piccola entrata larga 2,5 metri per ricevere chiunque segue la religione. Si creò da circa quattro anni, quando i seguaci capirono che era importante avere uno spazio in più alla Cidade Ademar [3] [en], distretto della periferia di San Paolo, al sudest del Brasile.

Non erano gli unici. Negli ultimi anni, sorsero 33 nuovi spazi religiosi nel quartiere. Anche a Grajaú, nella zona sud, ci furono 37 e altri 26 al Jardín Ângela. Presenti ufficialmente.

In un quartiere di Jaraguá, nella zona nord, in meno di un kilometro , si aprirono quattro nuove chiese – due con servizio di officina che potevano ospitare fino a 10 persone. Esempi di questo tipo sono sparsi in tutta la zona di San Paolo, la maggior parte evangeliche e specialmente lungo la zona della periferia.

I dati di Pindograma [2], mostrano che nell'ultimo decennio, ogni sei giorni, nella città di San Paolo nacque una nuova chiesa evangelista. I dati indicano che nell'ultimo decennio aumentarono nelle zone dei quartieri poveri, nel mezzo del aumento della partecipazione politica [4] di seguaci e parroci.

I numeri ottenuti da Pindograma furono estratti dalla tassa di proprietà e patrimonio urbano (imposta sugli immobili [5]) e mostrano che sono presenti 1633 chiese evangeliche. Nel 2020, erano 2186 un aumento del 34%. Tra i quartieri di periferia, Cidade Ademar ebbe il maggior aumento del 200%.

Maick frequenta la chiesa Universal nella zona est, e dice che la chiesa non ha nessun ruolo riconosciuto dallo Stato.  | Léu Britto/Agência Mural

Tuttavia, è un fenomeno risultante da ciò che viene prima di questa decada, spiega João Paulo Berlofa Gomes, 34 anni, parroco della Chiesa di Garagem, conosciuto come parroco Berlofa. viver nella città Mogi das Cruzes, in Gran São Paulo, e sottolinea che l'aumento delle chiese evangeliche cominciò alla fine del 1980 e inizi degli anni 1990.

Per lui, le promesse “la chiesa e Dio risolveranno tutti i tuoi problemi”, “andiamo a vincere con tutte le tue battaglie” e “garantire prosperità finanziaria” fecero si che il movimento guadasse ancora più seguaci, in una epoca di crisi economica in Brasile, momento che uscì da 21 anni di dittatura militare.

La ricercatrice sociale Amanda Souza, 24 anni, concorda e cita la chiamata teologia della prosperità. Il termine riflette le inversioni della chiesa evangelica verso le credenze della meritocrazia, che predica l'esito ottenuto grazie al merito individuale.

“Le chiese evangeliche hanno una predica molto vicina alla vita quotidiana del lavoratore.  Nel momento in cui cercano le risorse per la mobilità sociale, è presente in questo spazio della chiesa un líder che serve come esempio di quello che si può raggiungere, a partire dalla idea che tutto è possibile” commenta.

L'aumento negli ultimi anni della quantità dei luoghi di culto è legata, anche, a una caratteristica di molte nuove chiese evangeliche – un seguace che decide di cominciare dentro ad un nuovo spazio o quando cresce dentro di uno spazio religioso e riceve la missione di aprire una “unità” nel quartiere.

si apre un garage in una casa, si dispongono quattro sedie, un pulpito, Se abre un garaje en una casa, se pone cuatro sillas, un púlpito, un microfono, si autodefinisce, si da un titolo, si consacra un parroco, e tutto è pronto” riassume Berlofa.

Nel caso della religione cattolica, per esempio, c'è più meritocrazia. La apetura di nuove chiese segue un processo che dipende dalla approvazione del Vatica, attraverso il papa.

Aumento delle chiese evangeliche nella città di San Polo.

Inoltre, le chiese ed altre entità religiose godono della immunità fiscale garantita dalla Costituzione brasiliana, in quanto sono esentate dal pagamento delle tasse governamentali.

Dall'altro lato, chi frequenta gli spazi religiosi evidenziano il loro ruolo all'interno delle comunità.

Gessica Keyla Barreto Santana, di 24 anni, vive a, nella zona sud della città.

In una epoca difficile di disoccupazione, dice che su famiglia ricevette degli aiuti da altri credenti che unirono gli sforzi per raccogliere e donare gli alimenti. “Alla chiesa aiutarono sia mia madre ma anche coloro che lo necessitavano”.

Tra le iniziative più ricorrenti, cita anche la donazione di vestiti, coperte, e la distribuzione di ceste di alimenti. “Non ha senso che venga dato solo il pane spirituale e ci si dementichi che tuo fratello ha bisogno di cibo e vestiti” dice Gessica.

Tra gli intervistati si può capire che questo ruolo sostituì molte volte la assenza dello Stato. In un sondaggio del 2020 da parte di Rede Nossa São Paulo [6] indica che per il 22% la chiesa è la istituzione che più contribuì al miglioramento della qualità della vita della popolazione di San Paolo, seguita poi dalla prefettura (19%) e le ONG locali (18%).

Credo che [questa percezione] è il momento attuale che viviamo, nel quale la gente ha bisogno di appoggiarsi a qualcosa, e cerca la chiesa” dice Drla Barbarosa, di 24 anni, líder di un gruppo di giovani nella Chiesa Bautista di Canaã.

Riceviamo molti messaggi da persone che stanno veramente terrorizzata per la pandemia. Ciò che abbiamo potuto fare fu trasmettere, ottenere le informazioni del contatto degli psicologi e dirigerli verso la meta giusta” dice

“Aprimmo, anche dei nostri canali con relazione agli abusi sessuali e al razismo” completa.

Alexya Salvador, di 40 anni, è reverenda della Chiesa della Comunità Metropolitana [7] – nel suo sito web brasiliano, la chiesa dice di riconoscere “uno stato di necessità in tutto il mondo nelle rubriche di diritti umani e giustizia, includendo, tra gli altri, le comunità di lesbiche, omossessuali, bisessuali, e trans-sessuali”. Per lei, la Chiesa “sempre è stata la prima ad arrivare in quei loughi dove non riesce ad arrivare la politica pubblica”.

“quella comunità, molte volte, avrà la Chiesa come unico luogo dove poter accedere ai servizi sociali” aggiunge.

“Vediamo molte chiese serie, presenti nelle periferie, che parlano di delincuenza, di droga, di sessualità, e di prevenzione di gravidanze tra le giovani ragazze” segnala.

Dall'altro lato, dice anche che vede l'aumento delle chiese evangeliche come un mercato centrato nel denaro. “Sfortunatamente, una teologia centrata nel denaro, e che frequentemente pone il cristinesimo come una opportunità per guadagnare sulla fede dei credenti” sostiene.

Il 31% della popolaziione del brasile è evangelista. La presenza maggiore è presente nella regione del nord con il 39% degli abitanti.

Il problema è che la situazione può convertire alcune di queste chiese in una piattaforma elettorale. Attualmente, il 31% dei votanti sono evangelici [8], altri 54% sono cattolici, secondo i dati dell'istituto di ricerca Datafolha, gennaio 2020.  Nell'elettorato nazionale, l'85% si dichiara cristiano.

Il IBGE (Istituto Brasiliano di geografia e statistiche) mostra questa trasformazione nell'ultimo censimento. Nel 1980, il 6% de la popolazione si dichiara evangelica, cifra che aumentò al 22% nel 2010 [9]. I cattolici continuano ad essere un numero maggiore, però son passati dal 73% al 64% in dieci anni. Intanto in Brasile si aspetta che si realizzi un nuovo censimento.

Con le elezioni del 2018 i scrutini aumentarono nel partito politico evangelico nel Congresso Nazionale, secondo  uno  studio del Dipartimento Intersindacale di Assistenza Parlamentare (CIAP) [10], basato sui dati disponibili ne portale del Tribunale Superiore Elettorale.

Nella Camera dei Deputati furono eletti 84 candidati identificati come evangelisti, nove in più dalle ultime elezioni. Tra i senatori, gli evangelisti passarono da tre parlamentari, durante la legislatura anteriore, a sette a partire dal 2009. In totale nel gruppo ci furono 78 membri mentre ora sono presenti 91 parlamentari.

Nelle ultime settimane, questo scenario fu incoraggiato con la conferma della nomina del ministro André Mendonça [11] per un posto nel Tribunale Supremo Federale, compiendo la promessa del presidente Jair Bolsonaro che promise un posto vacante nella Corte per un membro “terribilmente evangelico [12]“. Mendonça è un parroco presbiteriano [13].

La religione del presidente Bolsonaro causa confusione [14] ai brasiliani. Anche se in precedenza si dichiarò cattolico, fu battezzato per un parroco della iglesia Asamblea de Dios [15] nel fiume Giordano [16] in Israele nel 2016 – il parroco Everaldo, inoltre, fu candidato alle presidenziali e detenuto per frode [15] nel 2020.

La moglie del presidente, Michelle Bolsonaro, è evangelista bautista. Un video di lei che celebra [17] la  approvazione della nomina di Mendonça per il Tribunale Supremo del Brasile, in cui prende parte parlando in lingua [18], diventò virale in internet. I pentecostali credono che il discorso in una lingua, di cui non esiste una traduzione conosciuta, sia la manifestazione dello Spirito Santo.

Per il parroco Berlofa, attualmente esiste una combinazione ancora maggiore tra Chiesa e lo Stato. “La teoria esistente è che la Chiesa non dovrebbe mescolarsi con lo Stato, però lo Stato la sta influenzando, comandando, dando carichi e finanziando, sempre sotto i panni”.

“Gli evangelici furono il filo elettorale principale del presidente. Ora, la fattura è arrivata. I pezzi grossi stanno incassando.”