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In Turchia una cantante affronta le minacce con una nuova canzone

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Turchia, Arte & Cultura, Censorship, Citizen Media, Libertà d'espressione, Linguaggi, Politica, Striking the wrong notes

L'arte è Resistenza [1]” di charles.hope [2] è pubblicato con licenza di CC BY-NC-SA 2.0 [3]

La scorsa settimana la polemica [4] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] sul testo della canzone della famosa cantante e compositrice, Sezen Aksu, è proseguita con nuove osservazioni [5] [tr] da parte del Presidente Recep Tayyip Erdoğan. Il Presidente, che si è pronunciato dopo le preghiere di venerdì, 21 gennaio, nella Grande Moschea Çamlıca di İstanbul, omettendo il nome di Aksu, ha dichiarato che: “nessuno può diffamare sua santità Adamo. È nostro dovere mettere a tacere le cattive lingue quando è necessario.”

Il Presidente si riferiva al testo della canzone: “It is a wonderful thing to live” (Vivere è una cosa meravigliosa, ndt), composta da Aksu, che ha esordito [6] [tr] nel 2017 ed è stata rilanciata dalla cantante sul suo canale YouTube prima delle festività di Capodanno. Da allora, Aksu è stata accusata [7] di svilire i valori religiosi in quanto una frase della sua canzone dice: “Portate i miei saluti a quegli ignoranti di Adamo ed Eva.” La compositrice 67enne sta, inoltre, affrontando [8] una denuncia penale [9] [tr] ed è stata oggetto di una campagna denigratoria online che ha preso d'assalto la rete turca di Twitter con l'hashtag #SezenAksuHaddiniBil (#SezenAksuStaiAlTuoPosto). Il 17 gennaio, un gruppo di uomini ha organizzato una protesta davanti all'abitazione della cantante.

A proposito di queste tensioni culturali, in un'intervista [10] con la piattaforma di news online Medyaskope TV, il giornalista Dr. Kenan Sharpe ha dichiarato che: “questi episodi di rabbia danno l'impressione di voler trovare un nemico eterno di qualche tipo.”

Sotto l'attuale direzione del Partito della Giustizia e dello Sviluppo, gran parte del panorama artistico e culturale è stato preso di mira [11] per essere considerato blasfemo o inappropriato.

Il Consiglio Supremo della Radio e della Televisione (RTUK), custode dei media turchi, il 21 gennaio ha informato [12] [tr] i canali televisivi di non trasmettere la famigerata canzone. L'avviso riguardava anche tutti i generi di musica sensibili ai valori nazionali e morali.

È stato segnalato che il Vicepresidente İbrahim Uslu dei media turchi ha convocato personalmente i canali musicali affinchè non trasmettano la canzone di #SezenAksu dal titolo “Şahane Bir Şey Yaşamak (Vivere è una cosa meravigliosa).” Uslu ha dichiarato di averli solo “avvertiti di gravi sanzioni”.

Il 22 gennaio, Aksu ha finalmente risposto [17] [tr] alle accuse e, precisamente, alle osservazioni sollevate dal Presidente. Tuttavia, la risposta non è stata una tradizionale dichiarazione. Al contrario, la cantante ha condiviso una nuova canzone che scritto, intitolata “The Hunter (Il cacciatore).”

Sen beni üzemezsin
Zaten çok üzgünüm
Nereye baksam acı
Nereye baksam acı
Ben avım sen avcı
Vur bakalım….
Sen beni sezemezsin
Dilimi ezemezsin
Nereye baksam acı
Nereye baksam acı
Kim yolcu kim hancı
Dur bakalım…
Beni öldüremezsin
Sesim, sazım, sözüm var benim
Ben derken ben herkesim.

Sonuç olarak 47 yıldır yazıyorum…. Yazmaya da devam edeceğim.
Sezen

Non puoi farmi arrabbiare
Più di quanto io già lo sia
Ovunque io guardi, c'è dolore
Io sono la preghiera, tu il cacciatore
Devi solo sparare e vedere

Non puoi provare i miei sentimenti
Non puoi schiacciare la mia lingua
Ovunque io guardi, c'è dolore
Chi è il viaggiatore, chi è il padrone di casa
Devi solo aspettare e vedere

Non puoi uccidermi,
Ho la mia voce, la mia musica e il mio lavoro
Quando dico IO, io sono tutti voi.

Dopo tutto, ho composto canzoni per 47 anni. E continuerò a scrivere,
Sezen

Dalla sua pubblicazione, il testo è stato tradotto [18] [tr] in oltre 50 lingue diverse.

Finora, ho contato almeno 51 lingue. Mi auguro che tutti noi abbiamo contribuito a comprendere che le lingue non finiranno per essere strappate e quella voce, la musica e le parole non resteranno in silenzio. Grazie a tutti per l'immenso lavoro.

Nel frattempo, circa duecento artisti, cantanti e compositori hanno firmato una dichiarazione congiunta [22] [tr] a sostegno di Aksu:

We do not want a country where Aksu's freedom of expression is restricted and she is threatened with ‘her tongue being ripped off’. We declare that we are together and in solidarity against this attack.

Non vogliamo assolutamente un Paese in cui la libertà di espressione di Aksu sia proibita e lei sia minacciata di ‘farle chiudere la bocca’. Dichiariamo di essere uniti e solidali contro questo attacco.

Anche i parlamentari dell'opposizione, giornalisti ed altri artisti hanno criticato i commenti del Presidente. Özgür Özel, Vicepresidente del Partito Popolare Repubblicano (CHP) ha twittato:

Davanti a noi, c'è Tayyip Erdogan, che ha unito la sua esausta speranza all'ostilità, alla tensione e alla violenza. Non rimarremo in silenzio nel suo intento contro Sezen Aksu. Non gli permetteremo di convertire la Turchia in un Paese del terzo mondo in cui gli artisti, gli intellettuali e i giovani sono repressi!

Cem Özdemir, politico tedesco e attuale Ministro dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, ha scritto su Twitter [de]:

È il vecchio giochetto dei regimi autoritari quando sono di nuovo sotto pressione: far scoppiare guerre, incitare contro le minoranze e prendere di mira le persone. Dunque, profonda solidarietà alla grandissima cantante turca.