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La lingua frisona quasi ovunque nella vita quotidiana, anche internet, a Fryslân, Paesi Bassi

Categorie: Europa occidentale, Olanda, Citizen Media, Cyber-attivismo, Linguaggi, Rising Voices

Immagine di Willem van Valkenburg [1] (CC BY 2.0 [2]).

Nota editoriale: tra il 20 e il 26 aprile 2022, Mirjam Vellinga è stata l'amministratrice di turno dell'account Twitter @EuroDigitalLang, che esplora come si può usare la tecnologia per ridare vigore alle lingue minoritarie europee o regionali. Ulteriori informazioni su questa campagna qui [3] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione].

Dal 1928, Afûk [4] è un'organizzazione molto stimata la cui missione è promuovere la lingua e la cultura frisona [5] [it] in tutti i tipi di spazi della provincia olandese del Fryslân [6]. La lingua è riuscita a conservarsi nella vita quotidiana e, secondo Afûk, quasi i 642.000 abitanti della provincia la capiscono. Secondo il sito web di Afûk, “questo significa che si incontrerà il frisone e lo si userà in qualunque luogo della provincia: al panificio, al supermercato, in biblioteca, al consultorio medico, a scuola, al club delle carte, ai campi sportivi, sui cartelli delle città e dei paesi, nei media, al teatro e sul lavoro”.

Il contributo di Afûk include corsi di lingua per adulti, pubblicazione di libri e riviste elettroniche, creazione di app e prestazione di servizi di consulenza per imprese e organizzazioni sulla creazione di politiche per incoraggiare l'uso della lingua.

Foto concessa da Mirjam Vellinga e usata con autorizzazione.

Mirjam Vellinga, cresciuta da genitori che parlavano il frisone, conosceva l'organizzazione. Solo quando lasciò il Fryslân per studiare all'Università di Groninga arrivò ad apprezzare la particolarità della lingua e “i fattori sociali, psicologici e politici che sono in relazione con il fatto di parlare una lingua minoritaria”. Subito smise di studiare inglese e cominciò a studiare il frisone e, poco dopo essersi laureata, cominciò a lavorare per Afûk, dove è rimasta per 20 anni. Ora svolge la mansione di capo dei progetti internazionali.

Rising Voices ha intervistato Miriam per mail.

Rising Voices (RV): Qual è lo stato attuale della tua lingua, online e in presenza?

Mirjam Vellinga (MV): At the moment a little more than half of the population in Fryslân speaks Frisian as their first language and around 75 percent of the population speaks Frisian on a daily basis. Almost all of the province’s approximately 650,000 inhabitants can understand the language: about 95 percent. This means that you’ll come across Frisian everywhere in everyday life.

Half of all Frisians are able to read Frisian easily. However, a small proportion of Frisians have a good written command of their language. This number has steadily increased in recent years. This is due to education and the increasing use of social media in Frisian. There are concerns about the language transfer from parents to their children. That is slowly decreasing and one of the most important factors to keep a language alive.

The online state is on an intermediate level so to speak. On the one hand, several applications have been developed. On the other hand, it are usually not the big tech companies that automatically develop their applications in Frisian.

The following applications are now available:

  • Google Translate through community development
  • Facebook in Frisian through community development
  • Gboard [7] and Swiftkey [8] as automatic text predictors
  • Frisian as a language in Microsoft Office with built-in spelling and grammatical corrector on Windows operating systems (however, this has to be downloaded separately, and is not automatically integrated in updates and when people buy Microsoft Office software).
  • Navigation in Frisian through Waze
  • Online Frisian-Dutch dictionaries and translation tools

Mirjam Vellinga (MV): Attualmente, un po’ più della metà della popolazione di Fryslân parla frisone come prima lingua e circa il 75 % della popolazione parla frisone giornalmente. Quasi tutti approssimativamente i 650 000 abitanti della provincia possono capire la lingua: circa il 95 %. Questo significa che si incontrerà il frisone in tutti gli aspetti della vita quotidiana.

La metà dei frisoni possono leggere il frisone con facilità. Tuttavia, una piccola parte dei frisoni domina bene la lingua per quanto riguarda l'espressione scritta. Questo numero è aumentato costantemente negli ultimi anni e si deve all'educazione e al crescente uso dei social media in frisone. Preoccupa la trasmissione linguistica dai genitori ai figli. Questa sta diminuendo lentamente ed è uno dei fattori più importanti per mantenere viva una lingua.

Per quanto riguarda lo stato della lingua online, si trova a un livello intermedio, per così dire. Da un lato, sono state sviluppate numerose applicazioni; dall'altro, non sono le grandi aziende tecnologiche quelle che sviluppano automaticamente le loro app in frisone.

Sono disponibili le seguenti applicazioni:

  • Google Translate attraverso lo sviluppo condiviso
  • Facebook in frisone attraverso lo sviluppo condiviso
  • Gboard [7] e Swiftkey [8] come predittori automatici di testi
  • Il frisone come lingua in Microsoft Office con correttore  ortografico e grammaticale incorporato nei sistemi operativi Windows (tuttavia, è necessario scaricarlo separatamente e non si integra in automatico negli aggiornamenti o quando si compra il software di Microsoft Office).
  • Navigazione in frisone attraverso Waze
  • Dizionari e strumenti di traduzione online frisone – olandese

RV: Quali sono le tue motivazioni perché la tua lingua sia presente negli spazi digitali?

MV: It is very important for a language to be present in the daily life of people. Maybe even more so for a minority/small/minoritized language. You should be able to use your language anytime, everywhere. For a majority/dominant language, that is a given; for a smaller language you always have to fight for your space and compete against the power of the bigger language. Your language has to be present at those places where your (potential) speakers are. And since we are all present in the digital world, your language should definitely be present there as well.

MV: È molto importante che una lingua sia presente nella vita quotidiana della gente. Forse anche di più per una lingua di minoranza/piccola/minore. Bisogna poter usare la lingua in qualunque momento e in qualunque posto. Per una lingua maggioritaria/dominante, questo è un dato di fatto; per una lingua più piccola è sempre necessario lottare per il tuo spazio e competere contro il potere della lingua di maggioranza. La tua lingua deve essere presente nei luoghi dove stanno quelli che la parlano (potenzialmente). E dato che siamo tutti presenti nel mondo digitale, anche la tua lingua dovrebbe esserci.

RV: Descrivi alcuni degli ostacoli che impediscono che la tua lingua si usi pienamente online.

MV: For the big tech companies investing in smaller languages is economically not very interesting. That means you always have to ask and lobby for it and that it takes a lot of time for your language to be included. Most of the speakers by that time are used to using the dominant language for that specific application and it is very hard to win them back. It always takes extra effort and money to get your language included. We are particularly interested in technology that is applied in the home as the home domain is still very strong when it concerns the use of Frisian. Through technology other languages are however introduced in the home, think of smart home appliances, social care robots, etc., which threatens the natural space that our language has in the home. Children are especially sensitive to this and will therefore attach less value to their own language.

MV: Per le grandi aziende tecnologiche, investire in lingue più piccole non è molto interessante dal punto di vista economico. Questo significa che è sempre necessario chiedere e fare pressione per ottenere qualcosa e che serve molto tempo perché la tua lingua venga inclusa. La maggior parte delle persone è abituata a usare la lingua dominante per questa specifica applicazione ed è molto difficile fare in modo che tornino alla lingua minoritaria. È sempre richiesto uno sforzo aggiuntivo e denaro per riuscire a includere la tua lingua. A noi interessa in modo particolare la tecnologia che si applica a casa, dato che l'ambito domestico continua ad essere quello predominante per quanto riguarda l'uso del frisone. Nonostante ciò, attraverso la tecnologia si introducono a casa altre lingue, pensiamo agli elettrodomestici intelligenti, i robot di assistenza sociale, …, tutte cose che minacciano lo spazio naturale che la nostra lingua ha in casa. I bambini sono particolarmente sensibili a questa problematica, pertanto daranno meno valore alla propria lingua.

RV: Che misure concrete crede che si potranno prendere per incoraggiare i più giovani a cominciare a imparare la loro lingua o a continuare ad usarla?

MV: At the moment we are focusing both on language learning and language awareness and assertiveness in schools (primary, secondary and vocational education). It is important that younger people learn the language and are able to speak, read and write it, but it is also important that they feel comfortable using it, understand more about their language behavior and language use and the mechanisms behind that. Peer to peer conversations about their language use and specific assignments at school that focus on working with the language in a practical way (thinking about how Frisian can become more visible in the company where they do their internship for instance) work very well in our experience.

In order to make it easier for young people to use the language digitally, we have developed several translation tools and there are other tools available as well, like Gboard and Swiftkey. Not everyone knows that they are there, so we are also focusing on promoting those tools in an attractive way (short clips, distributed on several social media platforms).

For the next generations to use the language it is essential to educate young parents about the value of the minority language and how to raise children multilingual in different situations. In Fryslân there is a magazine and an online platform to inform young parents about this and they receive a special language gift (Taalkado) when they register the birth of their child with the local government.

MV: Al momento ci stiamo concentrando sia sull'apprendimento della lingua che sulla consapevolezza e assertività linguistica nelle scuole (primaria, secondaria e di formazione professionale). È importante che i più giovani apprendano la lingua e possano parlarla, leggerla e scriverla, ma è anche importante che si sentano a proprio agio quando la usano, che comprendano meglio il suo comportamento e l'uso della lingua e i meccanismi che ci sono dietro. Secondo la nostra esperienza, funzionano molto bene le conversazioni tra compagni sul loro uso della lingua e i compiti specifici a scuola che si concentrano sul lavorare con la lingua in modo pratico (pensare a come il frisone può essere più visibile nell'azienda dove svolgono il loro tirocinio, ad esempio).

Per facilitare i giovani nell'uso digitale della lingua, abbiamo sviluppato diversi strumenti di traduzione e ce ne sono anche altri disponibili, come Gboard e Swiftkey. Non tutti sanno che esistono, così che ci concentriamo anche sul promuovere questi strumenti in modo accattivante (corti video, distribuiti in varie piattaforme social).

Perché le prossime generazioni usino la lingua è essenziale educare i giovani genitori sul valore delle lingue minoritarie e su come educare bambini multilingue in differenti situazioni. A Fryslân ci sono una rivista e una piattaforma online per informare su questi aspetti i giovani genitori; inoltre, quando qualcuno registra la nascita del proprio figlio all'amministrazione locale, riceve uno speciale regalo linguistico (Taalkado).