La risposta più disperata al lockdown per la COVID-19 in Cina: “Siamo l'ultima generazione”

Un'immagine da un video virale in Cina

I am sorry, we are the last generation.

mi spiace, siamo l'ultima generazione.

La frase qui sopra, apparsa in un video censurato, è diventata virale sui social media cinesi la scorsa settimana.

Secondo quanto riportato da diversi outlet media, il video è stato girato a Shanghai [zh] dove molti residenti sono stati confinati per più di due mesi sulla base della politica zero-COVID [en, come i link seguenti se non altrimenti indicato] cinese. 

Nel video diversi operatori di controllo della pandemia, tra cui un ufficiale di polizia, sono comparsi sulla porta di un giovane chiedendo ai membri della famiglia di registrarsi ad un centro di quarantena per diversi giorni. Il giovane ha argomentato contro la richiesta, in quanto nessuno nella famiglia era risultato positivo alla COVID-19. Il poliziotto lo ha pertanto avvisato che, qualora avesse rifiutato di eseguire l'ordine, la sanzione avrebbe influenzato tre generazioni della sua famiglia. Il giovane ha risposto con calma “mi spiace, siamo l'ultima generazione, grazie [per la sua preoccupazione] !”

Di seguito il video postato su Twitter [zh]:

Questa è l'ultima generazione, grazie!

La minaccia di una punizione multigenerazionale era comunemente usata durante l'era di Mao Zedong [it]. In quel periodo una persona veniva accusata di essere di destra oppure capitalista, i suoi figli dovevano indossare un simbolo che li identificava come “nemici del popolo” e sostenere l'ostracismo politico e sociale. 

La risposta del giovane ha scioccato molti in quanto, invece di spaventarsi, ha risposto in maniera calma asserendo che non avrebbe avuto figli. 

Nella cultura cinese non avere figli è considerata una maledizione – una di quelle che comporta una forte stigmatizzazione sociale. Ma l'apertura del giovane sul fatto di non avere figli ha innescato echi sui media social cinese. Molti hanno usato hashtag #ThisIsTheLastGeneration (#是最后的一代) (questa è l'ultima generazione), #WeAreTheLastGeneration (#我们是最后的一代) (siamo l'ultima generazione) e #TheLastGeneration (#最后的一代) (l'ultima generazione) per fare dichiarazioni similari ed avviare una discussione in merito al mettere al mondo dei figli in una situazione di oppressione politica e sociale [zh]: 

确实很绝望,不想生了

La situazione è veramente disperata, anch'io non voglio avere figli.

其实是消极的抵抗,报复不了施害者,其实可以说 我三代都不放过你!

Questa è una resistenza passiva. Non c'è modo di vendicarsi sul perpetratore. Avrebbe dovuto dire che tre generazioni della sua famiglia avrebbero trovato il modo di fagliela pagare!

A seguito della politica zero-COVID molte città cinesi, tra cui metropoli come Shanghai e Pechino, si trovano sotto il cosiddetto “lockdown dinamico” con milioni di persone segregate nei propri appartamenti o distretti residenziali. La gente è costretta ad effettuare regolarmente tamponi ed a seguire stretti requisiti di quarantena. Ad esempio, se viene scoperto un singolo caso di COVID-19 in un caseggiato, tutti i residenti devono venire confinati in un centro di quarantena. Come una famiglia con casi positivi, o persone che sono state a stretto contatto con persone infette, i residenti sono costretti a permettere al personale medico di entrare in casa per effettuare una disinfezione completa [zh]:

Disinfezione domestica.

Molti sono arrabbiati perché non sembra esserci alcun rispetto per la libertà ed i diritti individuali basilari. Sebbene ci siano state richieste di allentare la politica zero-COVID dopo il lockdown aggressivo di Shanghai che ha causato estese carenze alimentari, sommosse e censura, Pechino ha continuato ad insistere sulle sue misure per il controllo della pandemia ed a combattere le critiche sulle politiche nazionali di prevenzione della pandemia.

A fronte di una tale situazione, alcuni hanno interpretato la dichiarazione “siamo l'ultima generazione” come un'ultima disperata resistenza contro la tirannia. Il professore di legge cinese Zhang Xuezhong, ad esempio, ha detto su Twitter [zh]:

“Siamo l'ultima generazione, grazie!” Questa è un'espressione tragica carica di disperazione. La persona che l'ha detta ha preso la decisione biologica di non avere figli sulla base di un giudizio: siamo stati privati di un futuro desiderabile. Questa è la forma di protesta più forte che il giovane avrebbe potuto usare contro il periodo in cui sta vivendo. 

L'interpretazione, su Weibo, è leggermente differente. Molti non la vedono come un atto di resistenza politica. Un commento popolare fa presente [zh]:

这不是恨,甚至不是抗争,更不是对其他国别或地域的无脑崇拜。

这是想以现在的身份为豪却连自己的基本权利都得不到保障的无奈,是希望这里变得更好但发现自己什么都改变不了的认命,是被威胁下一代人的命运时最苍白的自辩。

Non c'è risentimento, resistenza, approvazione cieca delle pratiche di altri Paesi. 

È l'espressione di impotenza di una persona che vorrebbe essere orgogliosa della propria identità ma viene privata dei propri diritti di base, l'accettazione della propria incapacità di cambiare anche avendo sperato per il meglio, un'autodifesa alla minaccia di coinvolgere i suoi discendenti. 

Un altro utente Weibo ha detto [zh]:

他甚至没有向外诉求,没诉求保障、没诉求改变、没诉求在不知情状况下被悄悄让渡的权利、没诉求那些白纸黑字写好却又肆意践踏的规则,他也没倡导、没大声疾呼,他只是轻轻地阐述自己,他只是悲哀又绝望地把刀尖朝向自己而已。

Non ha nemmeno fatto domande, chiesto protezione o proposto cambiamenti. Non ha parlato dei diritti che gli sono stati sottilmente tolti, né degli accordi nero su bianco che sono stati cestinati. Non si è difeso, non ha protestato. Ha semplicemente espresso quietamente la sua posizione mentre puntava l'arma contro se stesso, tristemente, disperatamente. 

Il governo cinese negli ultimi anni ha incoraggiato i cittadini a fare più figli [it], specialmente dopo che il tasso di natalità è sceso drasticamente nel 2020. Questo sforzo è stato però vano soprattutto a causa dell'assenza del sostegno pubblico.

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