A giugno 2021, 42 canzoni sono state bandite dalle radio indonesiane durante le ore diurne. Immagine presa da un video [1] del Time su YouTube.
A giugno del 2021, la Commissione Radiofonica e Televisiva dell'Indonesia (KPI), agenzia regolamentata dallo Stato, ha emesso una circolare nel quale si comunicava alle stazioni radio che non avrebbero potuto trasmettere 42 canzoni in inglese [2] [en, come i link successivi, salvo diversa indicazione], tra cui si includevano canzoni di Bruno Mars, Jay-Z e molti altri, durante le ore diurne, ma solo tra le 22:00 e le 3:00. Le canzoni elencate sono state considerate moralmente sfacciate in quanto parlano di sessualità, alcol e vizi.
Non è la prima volta che la Commissione impone severe limitazioni alle canzoni per le stazioni radio. Nel 2019, la KPI ha utilizzato la stessa disposizione con 84 canzoni, tra cui erano incluse 17 canzoni occidenti pop di artisti famosi come Ed Sheeran e Ariana Grande. A quei tempi, il Vicedirettore della KPI, Rahmat Arifin, ha riferito a Tempo.co [3]: “Non sono le canzoni ad essere vietate, ma le loro parole che fanno riferimento alla pornografia, associazioni porno e oscenità”.
L'allora Direttrice della KPI, Dedeh Fardia, ha approfondito maggiormente la questione del veto [4] aggiungendo che alcune parole “riducevano le donne ad oggetti sessuali”.
In risposta alle critiche del pubblico, la KPI ha insistito [5] [id] che le canzoni non erano del tutto vietate, ma erano limitate alle loro versioni più esplicite. L'agenzia ha già affrontato reazioni avverse da parte del pubblico relative all'imprecisione della disposizione adottata, specialmente dopo il veto in termini generali di materiale con parole volgari e cartoni animati “violenti”, come SpongeBob [6].
Il cittadino Fadhil Mulyono ha creato una playlist su Spotify con le canzoni vietate, che puoi trovare qui [7]. Alcune delle presunte canzoni immorali che sono state incluse sono Empire State of Mind [8] di Jay-Z, Good Life [9] dei One Republic e Starships [10] di Nicki Minaj.
Negli ultimi anni, in Indonesia è sorto un movimento basato sul buon costume, conosciuto localmente come anti-maksiat, a seguito di [11] alcune campagne pubblicitarie basate sulle idee conservatrici musulmane, supportate dallo Stato. Questo movimento difende [12] l'implementazione della Sharia e delle norme nazionali e provinciali, e ha portato il Governo a bandire la musica, i media e i siti web [13] per le loro natura apparentemente offensiva.