Una nuova bandiera simbolo dell'opposizione a Putin per i russi che vivono all'estero contro l'invasione dell'Ucraina

Screenshot dal canale YouTube “Ghost Countries” che mostra la bandiera ufficiale russa sulla sinistra e l'alternativa anti-guerra sulla destra.

Durante le dimostrazioni anti Putin e le proteste online che avvengono fuori dalla Russia, sovente viene esposta una bandiera di colore bianco-azzurro-bianco. Cosa significa questa bandiera, alternativa a quella ufficiale di colore bianco-blu-rosso?

Conosciuta in Russo come бело-сине-белый флаг [ru, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] (o bandiera BSB con riferimento alle iniziali in lingua russa di bianco-blu-bianco) simboleggia l'opposizione all’invasione russa dell'Ucraina, [en] sebbene la sua storia sia antecedente agli eventi del 24 febbraio.

Resa famosa dalla designer russa Kai Kaytonina e dall'art manager “Fish Sounds” (Звуки Рыб), fa riferimento alla repubblica di Novgorod, uno stato medioevale [it] sviluppatosi nella Russia occidentale tra il XII ed il XV secolo. È un raro esempio di limitata democrazia nella storia della Russia, ed è ben noto, venendo insegnato nel programma scolastico.

Il concetto della bandiera BSB è rimuovere la striscia rossa inferiore che simbolizza il sangue, la violenza o, per alcuni, il comunismo ed offrire un simbolo pacifico e non imperialistico ai russi che denunciano l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca e desiderano costruire una società ed uno stato russo democratici e non colonialistici.

Storicamente la bandiera a righe bianca, rossa e blu [it] è stata usata sin dal XVII secolo dalla Russia zarista fino al momento in cui venne vietata dall'Unione Sovietica dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, ma veniva ancora utilizzata dagli emigrati russi che rifiutavano la rivoluzione. Il tricolore è stato reintrodotto come bandiera nazionale russa nel  1991.

Anton Litvin, un attivista russo che vive in Repubblica Ceca, ha giocato un ruolo chiave nella diffusione della bandiera BSB nelle dimostrazioni pubbliche a Praga. È uno dei cofondatori del Comitato praghese contro la guerra (Пражский антивоенный комитет) ed ha spiegato a Global Voices perché avere una propria bandiera sia importante per i russi che vivono all'estero e si oppongono a Putin:

Не воспринимают, видимо те, кто не выходит в Европе и других странах на акции протеста. Мы же не можем выходить с тем же флагом, который висит над зданиями посольств РФ и над Kремлём.

Quelli [i russi] che non riconoscono la bandiera BSB, ovviamente, sono coloro che non partecipano alle manifestazioni in Europa o altrove. Chiaramente non possiamo partecipare alle dimostrazioni con la stessa bandiera che pende dai palazzi dove hanno sede le ambasciate russe o dal Cremlino.

Alexey Sidorenko, capo dell'organizzazione non governativa Teplitsa che supporta l'attivismo civico in Russia, condivide le opinioni di Litvin in un'intervista con  Global Voices:

Я в 2014-м году почувствовал просто физическую невозможность выходить в Европе под триколором. Уже с оккупации Донбаса и Крыма российский флаг стал плотно ассоциироваться с империализмом, милитаризмом и насилием. Думаю, что такой запрос разделяли многие. Антон Литвин раньше других начал высказывать идею о необходимости нового флага, но тогда его предложения казались слишком радикальными. В 2022-м, на мой взгляд, многое поменялось.

Nel 2014 [l'anno dell'occupazione della Crimea da parte della Russia] ho sentito come fosse fisicamente impossibile marciare nelle dimostrazioni in Europa sotto la bandiera tricolore. Dall'occupazione del Donbass e della Crimea la bandiera russa è stata strettamente associata ad imperialismo, militarismo e violenza. Penso che molti condividano quest'idea. Anton Litvin ha iniziato a parlare della necessità di avere una nuova bandiera prima di chiunque altro, ma a quei tempi l'idea sembrava troppo radicale. Secondo me, le cose, nel 2022, sono cambiate.

Sidorenko conclude che, mentre molti vedono la bandiera BSB come un semplice scarico di responsabilità,  — “noi abbiamo semplicemente tolto il sangue, e il nostro lavoro qui è finito” (“стёрли кровь и все”) — la sua idea è che la nuova bandiera sia designata a non ignorare il sangue già versato, ma piuttosto a parlare come obiezione a versare ulteriore sangue, o ad accettare la violenza come valore per la Russia.


 

Image courtesy of Giovana Fleck.

Per maggiori informazioni segui la nostra copertura speciale la Russia invade l'Ucraina [en].

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