Dentro il Myanmar: testimonianze di sopravvivenza e resistenza

Una manifestazione anti-golpe in Myanmar. Foto condivisa da un giornalista del posto. Foto usata con permesso

Dopo la presa di potere, il governo militare del Myanmar continua [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] a dover fronteggiare dubbi riguardo la sua legittimità a governare il paese. Nonostante l'estromissione dei membri eletti del parlamento e la detenzione di figure chiave del precedente partito al potere, la giunta ha fallito nel convincere gran parte della popolazione ad accettare la propria autorità nello stabilire un governo di transizione.

Il 22 aprile 2021, Global Voices ha organizzato un webinar che analizzava la situazione in Myanmar e le prospettive del movimento di resistenza. Il webinar presentava diverse testimonianze dai cittadini del Myanmar che conidividevano l'impatto che il colpo di stato aveva avuto sulle loro comunità e come le persone stessero resistendo alla giunta. Per ovvie ragioni di sicurezza, abbiamo deciso di non invitare queste persone al webinar e di non rendere noti i loro nomi in questo articolo.

Il movimento di resistenza nasce sin dal primo giorno del colpo di stato e continua a raccogliere consensi in tutto il paese nonostante le tattiche di terrore sguinzagliate dai militari contro i manifestanti, i residenti, i giornalisti e altri sospettati di simpatizzare con l'opposizione. Un cittadino ci ha raccontato l'importanza del Movimento di Disobbedienza Civile o CDM nel dare speranza a chiunque voglia ripristinare un governo civile:

Since the coup, the civil disobedience movement—which most people call the CDM—has gathered support from people from a wide range of professions, led by medical and healthcare workers and later by Myanmar train workers. Bankers, lawyers, teachers and engineers across the nation have also demanded the military return the elected government to power, and are refusing to return to work. Many civilians are supporting the CDM by donating and fundraising to support CDM participants financially.

As a citizen of Myanmar, I would like to emphasize that we the people of Myanmar support the CDM and believe that it is important to resist the junta in every possible way, and the CDM is the sign of that resistance.

Dal colpo di stato, il movimento di disobbedienza civile, che in molti chiamano CDM, ha ricevuto supporto da persone di diverse professioni, primi fra tutti i medici e gli operatori sanitari e seguiti dai lavoratori ferroviari del Myanmar. Banchieri, avvocati, insegnanti e ingegneri in tutto il paese hanno chiesto ai militari di restituire il potere al governo eletto, rifiutandosi di tornare al lavoro. Molti civili sostengono il CDM con donazioni e raccolte fondi per supportare i membri del movimento a livello finanziario.

Come cittadino del Myanmar voglio sottolineare come noi, popolo del Myanmar, sosteniamo il CDM e crediamo nell'importanza di resistere alla giunta in ogni modo possibile, e il CDM è il simbolo di questa resistenza.

La testimonianza completa è stata letta dall'editor di Global Voices Mohamed ElGohary:

Un'altra testimonianza racconta della pericolosa situazione a Yangon, il centro urbano più importante del paese.

Yangon, the commercial capital where I live, has been taken over by the military junta. All you see is small undernourished boys carrying guns that weigh more than them cordoning off roads, harassing and intimidating innocent civilians at checkpoints. I leave my smartphone home when I go to my local wet market. Most of us have switched to keypad phones to stay safe, plus there is no point in taking a smartphone because there is no cellular data or internet available. On top of that, there is a night curfew and night raids that have increased. If you have a house guest you need to register them. If you don’t, the ‘informers’ will do the job for you.

Yangon, la capitale commerciale dove vivo, è stata presa dalla giunta militare. Tutto ciò che si vede è un piccolo gruppo di ragazzini malnutriti che portano armi che pesano più di loro, sbarrando strade, importunando e intimidento civili innocenti ai posti di blocco. Lascio il mio smarphone a casa quando vado al mercato locale. Molti di noi preferiscono i telefonini di vecchia generazione per stare al sicuro, inoltre non c'è motivo di portare con se uno smartphone in quanto la copertura internet non è disponibile. Inoltre c'è un coprifuoco e i raid sono aumentati di notte. Se hai ospiti a casa devi registrarli. Se non lo fai, gli ‘informatori’ lo faranno al posto tuo.

La testimonianza completa è stata letta dall'editor di Global Voices Veroniki Bacharidi-Krikoni:

Un turista rimasto bloccato in Myanmar durante il colpo di stato descrive l'esperienza di assitere a numerose e enormi proteste dopo il golpe:

I witnessed thousands of people marching on the street. Everytime they passed by, the bystanders, people at the side of the street, in their cars, in their motorcycles, in their shops, in their houses, would give them a round of applause and all will flash a three-finger salute which has now become the symbol of the protest. After the march, they will hold a program where speakers will speak about the legitimacy of their cause and their demands. They will also sing revolutionary songs the most popular of which is “Kabar Ma Kyae Buu” which is sang to the tune of the “Dust in the Wind” and contained the lyrics, “we will never forgive and forget the dictators”.

Ho visto con i miei occhi migliaia di persone marciare per strada. Ogni volta che passavano, i passanti, le persone ai bordi della strada, nelle loro macchine, sulle loro motociclette, nei loro negozi o nelle loro case, li applaudivano e facevano il saluto con le tre dita divenuto ormai il simbolo della protesta, Dopo la marcia, tengono un comizio dove l'oratore parla della legittimità della loro causa e delle loro richieste. Intonano anche canzoni rivoluzionarie tra cui la più popolare è “Kabar Ma Kyae Buu” cantata sulle note di “Dust in the Wind” e con la strofa, “we will never forgive and forget the dictators” [non perdoneremo e non dimenticheremo mai i dittatori].

Il turista ha chiesto agli attivisti di mettere a confronto il movimento anti-golpe di oggi e lo scontro con la giunta nel 1988 e il 2007:

I then asked them the difference between the current protest and the 8888 protest in 1988 and the Saffron Revolution in 2007. They told me the big difference is, now they have the technology and communication to coordinate their actions and to tell the world what is happening in Myanmar.

Ho chiesto loro la differenza tra la protesta di oggi e la Rivolta 8888 del 1988 e la Rivoluzione Zafferano del 2007. Mi hanno risposto che la grande differenza è nella presenza della tecnologia e della comunicazione per coordinare le loro azioni e per dire al mondo ciò che sta succedendo in Myanmar.

Infine, un cittadino ha affermato di non credere nella riuscita da parte della giunta di sconfiggere le forze pro-democrazia in Myanmar:

Pandemic has a vaccine to protect and patients could be recovered but there is no vaccine to protect unarmed civilians from random shootings, tortures, sending back death bodies to their families next morning after being arrested and brutal oppressions by the military butchers.

The military junta could only terrorize our country but they can't rule. They could shoot, kill and arrest our young heroes called “Spring flowers” but they can't avoid Burma's Spring.

La pandemia ha un vaccino per proteggere e i pazienti possono essere ricoverati, ma non c'è nessun vaccino per proteggere i civili disarmati da sparatorie arbitrarie, dalle torture, dalla riconsegna dei corpi ai loro familiari la mattina dopo essere stati arrestati e dall'oppressione brutale da parte di macellai militari.

La giunta militare può solo terrorizzare il nostro paese ma non può comandarlo. Possono sparare, uccidere o arrestare i nostri giovani eroi, i ‘Fiori primaverili’, ma non possono reprimere la primavera birmana.

Guarda il webinar completo:

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