Undertones: cosa raccontano i media russi riguardo alla crisi russo-ucraina?

Illustrazione di Giovana Fleck.

Benvenuti su Undertones, il bollettino del Civic Media Observatory [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione]! In ogni pubblicazione analizzeremo eventi, trend emergenti o storie intricate, identificando i punti focali dell'interesse pubblico, immergendoci profondamente nel contesto e nel significato sottinteso dei media multilingui, autoctoni e locali. Undertones offre inoltre un punto di partenza per i gruppi di dati pubblici che sostengono il nostro lavoro all'Observatory. 

La notizia riguardo alle migliaia di truppe russe schierate lungo il confine con l'Ucraina ha fatto la prima pagina in tutto il mondo per settimane, mentre la Russia richiede il ritiro delle truppe della NATO dai paesi vicini all'Ucraina. Le tensioni aumentano e i paesi europei considerano il prospetto di una possibile guerra che potrebbe causare fino a 50.000 morti civili in Ucraina e dar luogo ad altrettanti sfollati, secondo un report statunitense. A dicembre 2021, quasi il 40% dei russi considerava che una guerra con l'Ucraina fosse “piuttosto probabile” secondo l'agenzia elettorale indipendente Levada.

Nonostante i media occidentali abbiano lanciato l'allarme di una possibile invasione russa in Ucraina da metà gennaio, i media statali russi presentano gli eventi diversamente. 

Cosa sta succedendo? 

Alla luce del dispiegamento delle truppe russe vicino ai confini ucraini a dicembre 2021-gennaio 2022, vi è una crescente preoccupazione circa un'invasione russa nei confronti dell'Ucraina. Le tensioni tra i due paesi ardono sul fuoco dal 2014, quando la Russia ha annesso la Crimea e supportato la presa del potere di alcune zone orientali dell'Ucraina da parte dei separatisti armati. Secondo i funzionari russi, le recenti mosse della Russia sono dovute a una presunta minaccia data dalla possibile adesione dell'Ucraina alla North Atlatntic Treaty Organisation (NATO). A dicembre, la Russia ha fornito una lista di richieste alla NATO, includendo un divieto circa l'adesione ucraina all'alleanza. Le richieste sono state rifiutate dagli Stati Uniti, dall'Unione Europea e dalla NATO, che starebbero considerando di imporre nuove sanzioni alla Russia.

Cosa raccontano i media russi

1. “Il comportamento autoritario di Putin è una reazione al trattamento della Russia da parte dell'Occidente”

I media pro-governo suggeriscono che il Presidente Vladimir Putin debba utilizzare tattiche autoritarie per prevenire che la Russia venga bullizzata dall'Occidente. Secondo quanto sostengono, dato che la NATO si è estesa verso est violando alcuni accordi internazionali, la Russia ha bisogno di mostrarsi forte per essere presa sul serio sul palcoscenico mondiale. 

In Russia, molti anziani (il 61%) pensano che gli Stati Uniti e i membri della NATO siano colpevoli dell'escalation della crisi nell'est dell'Ucraina rispetto ai giovani (il 24%), secondo un sondaggio di dicembre 2021 di Levada.

Titolo di giornale: “Chi si sta preparando sul serio per la guerra in Ucraina: cinque segni certi”

Il 20 gennaio, Komsomolskaya Pravda (KP), un giornale scandalistico pro-governo, ha proposto cinque ragioni per le quali l'Ucraina – e non la Russia – si stia preparando alla guerra. Secondo l'articolo sono l'Occidente e l'Ucraina ad aver intavolato colloqui di guerra. L'autore non ha menzionato il recente dispiego delle truppe russe, né l'annessione della Crimea nel 2014 o il conflitto nell'Ucraina orientale ancora attuale. Ulteriori informazioni qui.

2. “La Russia vince sempre”

I funzionari russi e i giornalisti pro-governo hanno fatto riferimento alla storia russa per minacciare l'Occidente. Su Telegram, il funzionario russo Vyacheslav Nikonov – nipote dell'amico di Stalin Vyacheslav Molotov – ha parlato del “passato glorioso” della Russia e ha minacciato il Presidente Biden in riferimento a una “doccia fredda”, cioè il potere nucleare. L'espressione “passato glorioso” potrebbe altresì rimandare al ruolo decisivo dell'Unione Sovietica nel vincere la Seconda Guerra Mondiale. Riferimenti altrettanto sottili alla Seconda Guerra Mondiale sono stati ritrovati anche in altri strumenti dei media e la retorica di guerra appare onnipresente nei racconti sponsorizzati dallo stato.

Nonostante il tessuto economico e sociale russo si sia deteriorato e abbia portato a un crescente malcontento e al calo della popolarità di Putin, sempre meno persone supportano il tipo di retorica di guerra che ha avuto un ruolo tanto importante, ad esempio, durante l'annessione della Crimea nel 2014. 

Titolo di giornale: “Non andate in guerra con i russi”, afferma Vladimir SolovyovIn questo video Facebook pubblicato il 15 gennaio, Vladimir Solovyov, conduttore del notiziario VGTRK media conglomerate nelle mani del governo, ha avvisato l'Occidente di non “combattere i russi”, perché la Russia vincerà. Ulteriori informazioni qui.

3. “Putin non sa come mettere fine alle tensioni tra Russia e Ucraina senza compromettere la sua reputazione”

Alcuni commentatori hanno asserito che Putin e i suoi colleghi dell'esercito si siano ritrovati in un circolo vizioso. I leader russi non vogliono scatenare una vera guerra – il prezzo da pagare sarebbe alto e le sanzioni conseguenti dolorose – ma non sanno come ridimensionare la situazione. Putin potrebbe inoltre temere di perdere la sua reputazione autoritaria. Per il critico di governo Max Trudolubov, il presidente russo “sembra uno scimpanzè che si è arrampicato su una palma ma non sa come scendere”.

Titolo di giornale: “Putin è stato trascinato nella nebbia: la visibilità è svanita in relazione all'Occidente”

Il quotidiano Moskovsky Komsomolets (MK), vicino all'élite politica del Cremlino, ha pubblicato un editoriale di Mikhail Rostovsky che discute circa l'incomprensione dei russi riguardo alle azioni militari di Putin e circa il fatto che la politica estera del paese sia “a un punto morto”. Senza criticare apertamente Putin, Rostovsky scrive che una guerra tra Russia e Ucraina non danneggerebbe l'Occidente, ma la Russia – e che Putin è a corto di opzioni. Ulteriori informazioni qui.

4. “La crisi russo-ucraina è un'invenzione dell'Occidente”

Più recentemente, i commentatori pro-Putin hanno affermato che la Russia non ha mai avuto nessuna intenzione di invadere l'ucraina e che la crisi sia stata inventata e alimentata dall'Occidente, in particolare dagli Stati Uniti. 

Alcuni funzionari statali russi insistono circa il fatto che non vi sarà alcuna invasione dell'Ucraina a meno che non sia l'Occidente a provocarla – vale a dire, se la NATO non presta attenzione alle richieste della Russia di fermare la sua espansione. Per loro, il mobilitamento delle truppe russe è un affare interno e la crisi è il risultato dell'isterismo alimentato dai media occidentali. 

Titolo di giornale: “Dmitry Peskov: gli Stati Uniti stanno seminando il panico”

Il 31 gennaio, Dmitri Peskov, addetto stampa di Putin, ha affermato a Komsomolskaya Pravda che gli USA avrebbero inventato la crisi ucraina. Peskov ha dichiarato che “i media americani hanno pubblicato una quantità davverno enorme di informazioni provocatorie, deliberatamente false, distorte e non verificate riguardo a quanto è successo nei mesi scorsi in Ucraina. Ulteriori informazioni qui.

5. “La Russia non deve invadere l'Ucraina”

Alcuni attivisti russi per i diritti civili, membri dell'intelligence, politici, ufficiali dell'esercito in pensione e civili credono che la Russia non dovrebbe intraprendere delle azioni militari contro l'Ucraina in nessun caso. Tuttavia, non stanno avendo vita facile nel trovare spazio per esprimere il loro pensiero. 

Il panorama dei media in Russia è molto ristretto; la maggior parte dei canali TV e dei media editoriali o appartengono allo stato, o sono controllati da entità affiliate ad esso. La maggioranza dei media indipendenti è etichettata come “agenti stranieri”, i quali sono sul punto di essere messi a tacere dallo stato. 

Molte persone non osano esprimersi apertamente sui social media per paura di rappresaglie. Pertanto, le dichiarazioni pubbliche e le petizioni rimangono uno strumento importante per l'azione collettiva dell'opposizione russa, alcuni dei quali condividono meme.

Titolo di giornale: “Papino Putin perfa no guerra”

I giovani utenti di Tiktok e Instagram si appellano anonimamente a Vladimir Putin per non iniziare una guerra con l'Ucraina con un flashmob di video sarcastici e commenti che dicono ” Papino Putin perfa no guerra”. Gli hashtag includono “#vladdydaddy” e “#plsnowar”. Le nazionalità degli utenti non sono chiare. Ulteriori informazioni qui.


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