il presidente dello Sri Lanka accetta di dimettersi dopo l'assalto dei dimostranti alla sua residenza ufficiale

People taking back power. At the Presidential Secretariat in Colombo, Sri Lanka. Image by Amalini. Used with permission.

Il popolo si riappropria del potere. Segreteria generale a Colombo, Sri Lanka. 9 luglio 2022. Foto di Amalini. Usata con licenza.

Il 9 luglio, gli abitati dello Sri Lanka sono stati portati al punto di rottura dall'aumento dei prezzi e dalla carenza di carburante, cibo, medicine ed altri generi. Migliaia di persone da tutto il Paese hanno marciato verso [en, come i link seguenti, se non altrimenti indicato] la residenza ufficiale del presidente nella capitale Colombo chiedendo le dimissioni del presidente Gotabaya Rajapaksa [it]. I social media sono stati invasi da scene incredibili di gente in marcia verso la residenza ufficiale del presidente, con l’invasione del palazzo che ha riportato alla mente l’assalto al Capitolo americano del 6 gennaio 2021. Il presidente è fuggito per una destinazione sconosciuta ed ha fatto sapere che si dimetterà nei prossimi giorni.

A seguito delle proteste del pubblico si era dimesso il 9 maggio 2022 anche il primo ministro Mahinda Rajapaksa, mentre suo fratello, il presidente Gotabaya Rajapaksa era rimasto al potere nonostante le crescenti proteste.

Gli srilankesi sull'orlo del precipizio

Il 5 luglio 2022 l'incombente primo ministro srilankese Minister Ranil Wickremesinghe aveva dichiarato che il paese era “in bancarotta” e stava avendo problemi a trattare con il Fondo Monetario Internazionale (IMF) per resuscitare l'economia del paese. Lo Sri Lanka sta affrontando la sua peggiore crisi economica di sempre in quanto la mancanza di valute straniere impedisce di importare articoli essenziali quali carburanti, cibo e farmaci. La crisi sta precipitando a causa di gravi errori economici che hanno portato il paese a non poter far fronte al rimborso del debito estero lo scorso maggio.

Leggi la nostra copertura speciale: Lo Sri Lanka in crisi

Il 4 luglio 2022 il Paese aveva in riserva ancora carburante pari al fabbisogno di un giorno, per cui i trasporti pubblici hanno dovuto immediatamente venire fermati. I cittadini hanno dovuto affrontare lunghe code ai distributori per rifornirsi di gas per la cucina o carburante per i trasporti. Sebbene l'esercito controllasse i distributori del Paese dallo scorso marzo sono stati riportati scontri sporadici ai distributori e il 19 giugno l'esercito ha dovuto aprire il fuoco per fermare le rivolte per il carburante.

L'attivista e blogger Amalini ha condiviso un messaggio Twitter  spiegando come la crisi del carburante abbia impattato sulla vita della nazione insulare.

Una serie di scene e storie della #crisi economica, da code ed abitazioni di tutta l'isola. Le foto in cui i singoli sono vicini e riconoscibili sono state scattate previa licenza #lka #srilanka

Un utente Twitter dello Sri Lanka twitta il racconto di come 14 persone siano morte fino ad ora nelle lunghe code in attesa di carburante

Fino ad ora sono morte 14 persone in attesa nelle lunghe code. Un 60enne è stato dichiarato morto dopo il ricovero a seguito di un'improvviso mancamento durante l'attesa in coda al distributore di Payagala.

La nazione dovrà comunque attendere il 22 luglio per la prossima consegna di carburante.

Nel giugno 2022 l'inflazione sui generi alimentari in Sri Lanka è salita al culmine mai raggiunto dell'80.1%. Secondo un rapporto dell'UNICEF oltre il 70% delle famiglie srilankesi ha dovuto ridurre il consumo di cibo. Molte aziende e scuole sono state chiuse. Con l'aumento della disoccupazione molti abitanti urbani sono ritornati ai propri villaggi per sopravvivere coltivando il cibo.

L'attivista pacifista Nabeela ha condiviso un sondaggio tweet intitolato “come sopravvivete? #lka” che evidenzia come la popolazione ai margini stia vacillando sotto i colpi della crisi economica.

🧵 Come sopravvivi? #lka Mio marito non può parlare e senza batterie per gli ausili uditivi nemmeno sentire. Dipendiamo dal suo lavoro e quello del mio figlio maggiore (18 anni) che non va più a scuola; siamo una famiglia di 9 persone.

“È venuto il nostro giorno!” Anatomia di un sollevamento popolare

La crisi economica, la severa inflazione, i blackout quotidiani, la carenza di carburante ed altri beni essenziali hanno spinto il popolo srilankese ad avviare pacifiche proteste spontanee sin da metà marzo. Il sit-in di protesta “Occupy Galle Face” al Galle Face Green, un ampio parco nel distretto finanziario di Colombo, noto anche come “Gota Gogama,” è iniziato il 9 aprile 2022. I manifestanti, coordinati dal media social savvy youth che comprende studenti, insegnanti, medici ed altri professionisti, in effetti non hanno una dirigenza. Hanno montato decine di tende per occupare lo spazio verde e cittadini simpatizzanti li hanno supportati donando acqua, cibo e farmaci. I partecipanti sono diffidenti nei confronti dei politici, sia al governo che all'opposizione.

Dopo 30 giorni di proteste pacifiche, il 9 maggio 2022 i sostenitori del regime Rajapaksa hanno attaccato i manifestanti fuori dalla residenza dei primo ministro Mahinda Rajapaksa a Colombo, distuggendo le tende al  Gota Gogama. Di conseguenza le proteste si sono intensificate e, finalmente, il primo ministro Mahinda Rajapaksa ha dato le dimissioni sebbene suo fratello Gotabaya Rajapaksa rimanesse nominalmente presidente.

Il nuovo primo ministro Ranil Wickremesinghe e l'incombente presidente Gotabaya Rajapaksa non hanno potuto fare molto per dare tregua ai srilakesi. Il Paese è stato lentamente guidato verso un confinamento virtuale a causa dell'esaurimento delle forniture di carburante, ed i trasporti pubblici e privati si sono fermati. La rabbia popolare ha raggiunto il culmine ed i manifestanti del Gota Gogama hanno annunciato una “massiccia protesta popolare” per il 9 luglio. Le loro richieste, rese note il 5 luglio 2022, comprendono le dimissioni del presidente e del primo ministro, che verranno rimpiazzati da un “governo ad interim” promosso in Parlamento dai partiti di opposizione. È stato anche proposto un “Consiglio del Popolo” i cui rappresentanti, scelti tra i manifestanti, lavoreranno a stretto contatto con il governo ad interim.

Il 9 luglio 2022 migliaia di manifestanti hanno marciato verso la capitale Colombo. Il giornalista Azzam Ameen ha twittato:

Aragalaya 2.0 : migliaia di manifestanti stanno recandosi a Colombo con diversi mezzi di trasporto, affrontando la crisi di carburante, per richiedere le dimissioni del presidente Gotabaya Rajapaksa. Un container sulla via con un gruppo di dimostranti.

Amalini ha condiviso le foto di autobus e treni zeppi di manifestanti in direzione di Colombo.

Wow.. guarda che folla..il 9 luglio il giorno più memorabile per lo Sri Lanka.

L'utente Twitter Kithmina Hewage ha ricordato a tutti il motivo della presenza dei manifestanti:

Se a qualcuno servisse ricordare perché siamo qui oggi:

L'utente Twitter Sachin Unamboowe celebra il potere del popolo:

Qualunque sia il risultato, che il 9 maggio 2022 sia il giorno in cui lo #SriLanka comprende che è il potere del popolo, e non il popolo al potere, la cosa veramente importante. Milioni di persone qualsiasi, ciascuna col suo percorso di vita, unite solo dall'amore che condividono per il nostro meraviglioso paese!

Ad un certo punto della giornata i manifestanti si sono riversati nella residenza del presidente, e le immagini sui social hanno mostrato persone nella camera da letto, in piscina e negli uffici del palazzo. In una foto un'anziana manifestante siede sulla poltrona presidenziale. I manifestanti hanno poi dato fuoco alla casa del primo ministro.

Amalini ha condiviso:

Una veloce incursione in una stanzetta aperta nella segreteria presidenziale. Tutti quelli che sono entrati hanno fischiato a tutti polmoni mentre erano dentro.

La notte del 9 luglio Mahinda Yapa Abeywardena, portavoce del Parlamento srilankese, ha informato il pubblico con una dichiarazione TV che il presidente aveva accettato di dimettersi il 13 luglio. Anche il primo ministro Wickremasinghe ha accettato di dimettersi, specificando che resterà in carica finché non sarà formato un nuovo governo.

Devika Brendon condivide con il sito di informazione Groundviews le sue emozioni in un articolo intitolato  “È arrivato il nostro giorno!”:

We are drained. At last, after a ninety-day struggle, we have a lot to celebrate but nothing left to celebrate with. No fuel, no kerosene, no petrol. No energy.

And once we clear the last vestiges of the former regime from the seats of power, we have work to do.

Siamo esausti. Finalmente, dopo una lotta di tre mesi, abbiamo molto da festeggiare ma niente con cui festeggiare. Non carburante, non cherosene, non benzina. Non elettricità.

E non appena elimineremo le ultime vestigia del precedente regime dai seggi del potere, abbiamo del lavoro da fare.

A scene of a living, breathing 'monument' of people. Colombo July 9, 2022. Image by Amalini via Twitter. Used with permission.

Una scena di un “monumento” vivente, palpante di gente. Colombo, 9 luglio 2022. Foto di Amalini via Twitter. Usata con licenza.

Il ricercatore e giornalista Bhavani Fonseka celebra al Carnegie Endowment For International Peace il potere della mobilitazione dei cittadini che ha dato forma alle recenti proteste:

The changes brought about in the last few weeks give hope that sustained, innovative, and inclusive citizen mobilization has a chance to transform Sri Lanka.

I cambiamenti realizzati nelle scorse settimane fanno sperare che la mobilitazione sostenuta, innovativa ed inclusiva del popolo abbia una possibilità per trasformare lo Sri Lanka.

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