Incontro con le donne keniote che hanno stupito nel tennis e nei rally in Africa

Una vettura da rally solleva nuvole di polvere al recente WRC Safari Rally di Naivasha, Kenya. Foto di Richard Wanjohi (autore)

In un paese che nello sport è sinonimo di campioni internazionali di corsa, le atlete keniote Angela Okutoyi, tennista, e Maxine Wahome, pilota di rally, stanno dominando nuovi settori per sfidare la reputazione del Kenya come paese con un solo sport. 

Angela Okutoyi è divenuta la prima donna keniota [en, come i link seguenti] a vincere il Grand Slam il 10 luglio. Con l'olandese Rose Marie Nijkamp ha battuto le canadesi Kayla Cross e Victoria Mboko 3–6, 6–4, 11–9 vincendo il titolo juniores nel doppio agli Open di Wimbledon. 

In precedenza, quest'anno, era entrata nella storia come la prima keniota da sempre a vincere un set al Grand Slam degli Open australiani a Sydney, Australia. Ha raggiunto il terzo round degli Open australiani, perdendo poi contro la serba Lola Radivojevic 6–2, 6–3 durante la terza partita giocata alla Melbourne Park Arena.

Cresciuta dalla nonna dopo la morte della madre dandola alla luce, i suoi successi sono stati valutati interessante dagli esperti sportivi e gli specialisti di tennis. Con un'impresa di grinta mentale e resilienza si è iscritta al Centro di Allenamento regionale per l'Africa Orientale ITF East all'età di dieci anni per affinare le proprie capacità nel gioco. 

Ad oggi è l'atleta africana con la maggior valutazione nella Federazione Internazionale di Tennis (ITF), posizionandosi al 61mo posto a livello internazionale. Okutoyi è anche la campionessa in carica del Campionato Juniores africano (under-18). Spera che i suoi risultati nel Grande Slam tennistico in Australia, Francia ed, ora, Wimbledon, incoraggeranno altri kenioti a prendere in mano la racchetta. 

Ha espresso la sua pura gioia per la vittoria e la propria gratitudine in un tweet:

CAMPIONATO IN DOPPIO @Wimbledon
Onestamente non ho parole, ma voglio solo esprimere la mia gratitudine alla mia compagna di gioco,@ITFTennis , #GSPDP , ai miei allenatori ed al mio allenatore a casa @wanjiii, @MEsipisu , @tennis_kenya , @OlympicsKe , alla famiglia ed a tutti voi a casa 🙏

Non appena è stata resa nota la sua vittoria sono arrivati i soliti messaggi banali da Wimbledon, Jenny Hill, Capo dell'Ufficio dell'Alto Commissario canadese in Zambia ed i suoi partner in patria:

La prima campionessa keniota a Wimbledon @Okutoyiangella2 e la partner olandese Rose Marie Nijkamp hanno vinto il titolo del doppio femminile dopo una brillante vittoria nel ritorno #Wimbledon.

Qualche anno fa ho regalato le mie scarpe da tennis troppo grandi ad una giovane atleta #Keniota. Indovinate chi ha scritto la storia come prima keniota di sempre a vincere a #Wimbeldon? Complimenti Angela Okutoyi per la vittoria nel doppio juniores! Anche se hai battuto la squadra 😉😊 🎾

Parlando con un reporter pochi minuti dopo la vittoria, Okutoyi ha detto di aver fatto coppia con la tennista olandese Nijkamp nella speranza di vedere altri africani vincere il Grand Slam:

Maxine Wahome, campionessa mondiale di rally

Per i non addetti ai lavori, il rally è un test eccitante di uomini e macchine. Si guidano le vetture ad alta velocità su brevi distanze su terreni accidentati. Le vie del rally possono essere strade pubbliche o private per assicurare la sicurezza di piloti e tifosi. Al momento la specialità viene gestita dalla Federation Internationale de l'Automobile (FIA), che ratifica il Campionato Mondiale di Rally (WRC) su tutto il globo. Nel giugno 2022 la WRC ha portato piloti di rally da tutto il mondo in Kenya per il  Safari Rally.

In questo settore del mondo motoristico Maxine Wahome è diventata la prima donna a vincere la WRC3 al Safari Rally. Wahome è una campionessa keniota di motocross che è passata al rally automobilistico nel 2022. La classificazione WRC3 corrisponde ad un campionato parallelo per piloti con meno esperienza, in cui i piloti gareggiano su vetture meno tecniche basate su modelli di serie di produttori automobilistici standard.

Il Safari Rally è la sesta competizione su tredici del circuito FIA World Rally Championships (WRC) di rally. Ha luogo dal 1953 e viene considerata una delle più dure del mondo a causa del terreno particolarmente accidentato e del tempo instabile.

Maxine Wahome ha surclassato il keniota Jeremy Wahome (suo fratello, anche lui pilota), arrivato secondo, e McRae Kimathi, terzo nella stessa categoria. La sua vittoria è ancora più impressionante perché avvenuta alla guida di una Ford Fiesta Rally3 — la sua prima volta alla guida di questa vettura in una competizione professionistica.

Con un'esperienza di solo 18 mesi nei rally, ha fatto passi da gigante imparando ed adattandosi alla velocità ed agli aspetti tecnici della pratica rallistica odierna. Wahome, che ha un background rallistico grazie a suo padre, inizialmente era una patita del motocross dove ha gareggiato con la sua due ruote per 11 anni, vincendo il premio “autista femminile dell'anno” tre volte.

I suoi successi sono stati applauditi dal pilota di Formula 1 Lewis Hamilton:

Che flessibilità…

Anche il suo team ha mandato parole di incoraggiamento e congratulazione:

Un successo storico! Maxine Wahome vince  #WRC3 @wrcsafarirally ! 👏#ReadyToRally3

Quando non gareggia, Maxine lavora come insegnante part-time. Spera di riuscire a stimolare le donne del posto a sperimentare le corse. I suoi sponsor le hanno concesso un premio di 8.480 dollari (circa KSH 1.000.000) per il suo successo nel Safari Rally. 

Ha anche vinto riconoscimento dal programma “Driven by Diversity”, un'organizzazione no-profit con una rete globale di esperti formati per affrontare la carenza di diversità nell'industria degli sport motoristici.

In un paese noto per sport più convenzionali come la corsa ed il calcio, le vittorie di Angela e Maxine abbattono le barriere. Grazie a questi successi il governo keniota potrebbe prendere in considerazione investimenti in altri sport per promuovere una partecipazione atletica più ampia e permettere anche ad altre persone di eccellere. Come ha detto Okutoyi, cerca di ispirare i giovani e le prossime generazioni di talenti sportivi del Paese

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