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Agroecologia: la risposta del Nepal al cambiamento climatico

Categorie: Asia meridionale, Nepal, Alimentazione, Ambiente, Citizen Media, Good News, Indigeni, Sviluppo, The Bridge
Agriculture is one of the largest contributors to climate change but can also be one of the most significant solutions. [1]

L'agricoltura è una delle cause prevalenti del cambiamento climatico, ma può essere anche una delle soluzioni più importanti. Foto di Zachary Barton dal Nepali Times [1], utilizzata previo consenso.

Questo articolo è stato scritto in originale da Zachary Barton ed è stato pubblicato nel Nepali Times [1] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione]. Una versione adattata viene pubblicata da Global Voices nell'ambito dell'accordo per la condivisione di contenuti.

In quanto agricoltore ed educatore che vive in Nepal, non ho fatto parte del dialogo al summit delle Nazioni Unite (COP26) [2] che si è concluso a Glasgow nel novembre 2021. Nessuno di noi era lì.

E mentre i leader mondiali, i climatologi e i rappresentanti delle lobby ritornano da Glasgow nelle loro patrie, qui nelle montagne del Nepal orientale [3] mi chiedo se abbiano davvero fatto qualcosa, parlando di vero cambiamento. E quali saranno le implicazioni per noi, “gli altri”?

Mi chiedo se questi burocrati statali e questi rappresentanti aziendali siano le persone giuste per farci da guida e per cercare innovazioni atte ad affrontare la catastrofe climatica. Quali voci sono chiaramente rappresentate a questo tavolo? E quali sono quelle visibilmente assenti?

La delegazione nepalese è già tornata a casa predisponendosi obiettivi ambiziosi con promesse scadenzate [4] per raggiungerli. I nepalesi devono affrontare l'impatto del cambiamento climatico, ma gli agricoltori locali non ne sono responsabili. Eppure, ci viene chiesto di applicare soluzioni che, allo stesso modo, vengono da lontano.

Agriculture is part of the Himalayan landscape. How we manage land will determine how resilient we can be to climate change. [1]

L'agricultura è parte del paesaggio dell'Himalaya. Il modo in cui gestiamo i terreni determinerà la nostra resilienza al cambiamento climatico. Foto di Zachary Barton dal Nepali Times [1], utilizzata previo consenso.

Con questo non vuol dire che la riforestazione [5], le emissioni [6] net-zero di carbonio e proteggere le popolazioni vulnerabili non siano azioni importanti. In effetti, il Nepal (e tutti gli altri Paesi) si devono adoperare esattamente così per minimizzare l'impatto del cambiamento climatico. Le vere domande sono: Come? Chi se ne occuperà? E su che scala?

Le soluzioni proposte alle conferenze come la COP26 tendono ad affidarsi a proposte altamente tecnologiche, a politiche internazionali concordate e a ristrutturazioni su vasta scala. Tuttavia esiste un altro approccio: l'agricoltura [7] in scala ridotta, locale e tipica.

Anche se l'agricoltura rigenerativa locale viene raramente discussa al tavolo degli esperti, tale approccio si potrebbe dimostrare più in linea con la cultura e l'economia nepalesi: una soluzione fatta in casa che comporta risvolti politici e innovazione [8] per la gente del luogo.

Almost Heaven Farms permaculture research and development centre. [1]

Il centro di ricerca e sviluppo sulla permacultura di Almost Heaven Farms. Foto di Zachary Barton dal Nepali Times [1], usata previo consenso.

Healthy soil grows healthy plants which leads to healthy humans and communities. It is the basis of all civilization and life on earth. [1]

Terreno fertile fa crescere piante sane e quindi umani e comunità in salute. Questa è la base di tutte le civiltà e della vita sulla Terra. Foto di Zachary Barton dal Nepali Times [1], utilizzata previo consenso.

L'agricoltura è quasi diventata una parolaccia per gli attivisti del clima, e ci sono delle motivazioni valide. Si stima che l'agricoltura sia responsabile dei gas serra per il 23% circa in tutto il mondo. Ciò la mette allo stesso piano delle grandi industrie, dei trasporti e della produzione di elettricità; ciò significa che contribuisce in modo rilevante al cambiamento climatico.

Ma non tutte le agricolture sono uguali. Quella rigenerativa [9] ha il potenziale di separare il carbonio dall'atmosfera e di ridistribuirlo nei terreni dove può avere vari impatti positivi. Al contrario di molti altri settori, l'agricoltura ha la possibilità di trasformarsi da un grosso problema a una grande soluzione.

Il modo in cui ci relazioniamo alla terra oggigiorno è un oltraggioso errore di giudizio. Che si tratti di radere al suolo le giungle [10] per il legno, di prosciugare paludi preziose, di sfruttare eccessivamente la pesca in acque sacre, di convertire praterie in zone di agricoltura chimica in vasta scala, pare che ci siamo dimenticati di qual è la legge naturare più basilare: lo scambio. Non possiamo estrarre, trivellare, coltivare e scavare miniere senza nemmeno pensare di restituire qualcosa.

An integrated farm system including animals, grasses, perennial crops, fruits, vegetables, grains and forest. [1]

Un'azienda agricola integrata che include animali, prati, colture permanenti, frutta, verdura, cereali e foresta. Foto di Zachary Barton dal Nepali Times [1], utilizzata previo consenso.

Per fortuna c'è un approccio all'agricoltura che mantiene questa relazione di scambio [11] con l'ecosistema locale. L'agroecologia non è altro che un tipo di agricoltura che assimila i principi dell'ecologia per diventare un mezzo di restituzione.

La giungla è fonte di cibi naturali, medicine, fibre e risorse energetiche; anziché spianarla e ararla, dobbiamo riconoscere che è utile per pulire e conservare acqua, terreni, regolare la temperatura e fornire un habitat per altri esseri viventi. Per ritornare alla questione climatica, è importante ricordare che la giungla cattura il carbonio.

Gestire la terra sotto l'egida dell’agroecologia [12] [it] significa ridare vita a una relazione diversa con il terreno. Si comincia col capire i princìpi dell'ecologia e come funziona la natura. Per nominarne alcuni: diversità, riciclo, olismo, interconnessione, il fatto che il sole è la fonte massima di energia.

Almost Heaven Farms is a full-fledged permaculture training and design firm focusing on developing agroecology across Nepal. [1]

Almost Heaven Farms è a pieno titolo un centro di design e di formazione sulla permacultura, che si occupa di sviluppare l'agroecologia in tutto il Nepal. Foto di Zachary Barton dal Nepali Times [1], utilizzata previo consenso.

Come prende forma in un'azienda agricola? Una varietà di piante che vengono coltivate assieme nella cosiddetta policoltura e animali che si spostano nel territorio proprio come succede in natura.

An integrated growing system including tea gardens, vegetable production and forest. [1]

Un sistema di coltura integrata con piantagioni di tè, produzione di ortaggi e foresta. Foto di Zachary Barton dal Nepali Times [1], utilizzata previo consenso.

Cominciamo col terreno. Abbiamo portato l'uomo sulla Luna 62 anni fa ma non conosciamo ancora nulla del mondo sotto i nostri piedi, il terreno da cui proviene la vita. Attraverso l'aratura eccessiva, le monocolture e l'uso di fertilizzanti chimici, abbiamo in pratica ucciso la vita nella terra, dai microbi utili ai vermi e a tutte le altre forme di vita appartenenti lì.

Trees integrated into a rice growing system in Jhapa. [1]

Alberi inseriti in un sistema di coltura di riso a Jhapa. Foto di Zachary Barton dal Nepali Times [1], utilizzata previo consenso.

Uccidendo il terreno, abbiamo rilasciato enormi quantitativi di carbonio nell'atmosfera e abbiamo compromesso la sua abilità di ricatturarlo. E in questo terreno morto cresciamo piante ammalate cronicamente e che non sono in grado di scacciare parassiti e malattie. La sopravvivenza delle piante dipende completamente dai prodotti chimici. Mangiamo queste piante malate che forniscono pochi nutrienti e ci ammaliamo anche noi.

Aerial shot of the Almost Heaven Farm. [1]

Fotografia aerea di Almost Heaven Farm. Foto di Zachary Barton dal Nepali Times [1], utilizzata previo consenso.

Quindi mentre altri alzano gli occhi al cielo per trovare soluzioni, è il caso di dare un'occhiata a terra, all'ecosistema più importante: il terreno sotto i nostri piedi. Se gli agricoltori in Nepal possono farsi avanti e guidare la carica, i politici incespicheranno al seguito.

Zachary Barton è un designer di permacultura, un attivista e un divulgatore che vive in Nepal dal 2003. Ha creato l'azienda agricola Almost Heaven Farm nel 2013, dove fa ricerca, dimostra e insegna ai contadini locali e a visitatori internazionali il design della permacoltura, l'edilizia fatta con la terra e il restauro ecologico.