Costruire un percorso per i gruppi LGBTQ+ tra vergogna, violenza omofoba e divieti

Illustrazione per gentile concessione di Aiivell Sattar, utilizzata con permesso.

Luglio, che in Kazakistan di solito è il mese meno attivo, è stato caratterizzato dalla messa al bando del film d'animazione “Lightyear” [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], il sequel della famosa serie “Toy Story” di Walt Disney e Pixar, il che ha deluso decine di migliaia di bambini e ha allarmato un numero ancora più elevato di adulti. Il film è stato bandito dai funzionari kazaki a causa di un bacio tra due personaggi animati dello stesso sesso, a seguito di una petizione promossa da Nurtas Adambay, un ex attore principalmente noto per i suoi ruoli da crossdesser [kk] e che ora si è autoproclamato moralista islamico. In questa crociata omofoba che ha innescato accesi dibattiti online, Global Voices ha avuto la possibilità di chattare con Amir Shaikezhanov, fondatore di Safe Space Almaty [kk], un centro comunitario LGBTQ+ , e direttore del progetto di autotest HIV per MSM e persone transgender presso un'organizzazione sanitaria regionale.

Alla domanda sul ristretto focus del suo progetto di prevenzione dell'HIV, osserva:

Epidemiologically, for any infection there are certain specific ways of transmission, and the overlapping risks might be higher for certain groups. As far as HIV is concerned, we can talk about people who inject drugs, for instance, as the process directly intervenes the bloodstream, sex workers, due to the fluidity of sexual partners, many of which are eager to pay extra money for unprotected sex, or men having sexual contact with men, as they rarely use barrier contraceptives to protect themselves, since pregnancy is out of the picture. It also concerns transgender people, especially transgender women, due to sexual practices or the fact that many of them are involved in sex work. Therefore, we currently have to work with these groups.

Dal punto di vista epidemiologico, per qualsiasi infezione esistono determinate modalità di trasmissione, e i rischi corrispondenti potrebbero essere maggiori per determinati gruppi. Per quanto riguarda l'HIV, possiamo ad esempio parlare delle persone che si iniettano droghe, poiché il processo interviene direttamente nel flusso sanguigno, delle prostitute, a causa della fluidità dei partner sessuali, molti dei quali sono entusiasti di pagare soldi extra per rapporti sessuali non protetti, o degli uomini che hanno contatti sessuali con altri uomini, poiché usano raramente contraccettivi di barriera per proteggersi, dato che la gravidanza è fuori dai giochi. L'HIV riguarda anche le persone transgender, in particolare le donne transgender, a causa di pratiche sessuali o del fatto che molte di loro sono coinvolte nel lavoro sessuale. Pertanto, attualmente dobbiamo lavorare con questi gruppi.

Il Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'HIV e l'AIDS (UNAIDS) stima che circa 35.000 persone vivano con l'HIV in Kazakistan, il 60% delle quali sono uomini.

There is the problem of stigma for these groups, both social stigma and self-stigma. The HIV stigma is itself a widespread one, but when you add to it self-stigma, it becomes even more sensitive, as it is one thing to stigmatize others for drug use or behavior, but a different thing when it concerns your own identity, especially since it is not easy to diversify yourself from your sexuality. Thus, having an HIV test in case of certain risks or suspected symptoms often requires bravery, especially in countries like ours, where the patterns of male socialization can consider visiting a doctor as a sign of weakness.

Esiste il problema dello stigma per questi gruppi, sia lo stigma sociale sia l'auto-stigma. Lo stigma dell'HIV è diffuso di per sé, ma quando vi si aggiunge l'auto-stigma diventa ancora più sensibile, poiché un conto è stigmatizzare gli altri per l'uso o il comportamento di droghe, ma è una cosa diversa quando ciò riguarda la propria identità, soprattutto perché non è facile diversificarsi dalla propria sessualità. Quindi, sottoporsi al test HIV in caso di determinati rischi o sintomi sospetti spesso richiede coraggio, soprattutto in paesi come il nostro, dove i modelli di socializzazione maschile possono considerare la visita dal medico come un segno di debolezza.

Illustrazione per gentile concessione di Aiivell Sattar, utilizzata con permesso.

Alla domanda sui cambiamenti nella nostra società, sia positivi sia negativi, sembra avere una visione in qualche modo ottimistica:

I would also say that the discussions between various groups are definitely increasing, which is again related to the increasing visibility of certain groups, plus the appeals to violent actions targeting these groups seem to diminish, as far as groups calling to beat up or kill sexual minorities, feminists, and others are concerned.

I would also say that the discussions between various groups are definitely increasing, which is again related to the increasing visibility of certain groups, plus the appeals to violent actions targeting these groups seem to diminish, as far as groups calling to beat up or kill sexual minorities, feminists, and others are concerned.

Direi che vedo una tendenza comune, ossia la mobilitazione di vari gruppi civili, incluso il gruppo LGBTQI+. Stiamo assistendo all'emergere della visibilità di alcuni gruppi che si rivolgono a chi ha capacità decisionale: «Eccoci. Abbiamo dei problemi e vogliamo soluzioni”.

Direi anche che le discussioni tra i vari gruppi sono decisamente in aumento, il che è ancora una volta dovuto dalla crescente visibilità di alcuni gruppi. Inoltre, gli appelli ad azioni violente nei confronti di questi gruppi sembrano diminuire, per lo meno per quanto riguarda i gruppi che chiedono di picchiare o uccidere minoranze sessuali, femministe e altri gruppi.

Alla domanda sui motivi del relativo calo degli appelli alla violenza, aggiunge:

Probably the most important reason, is the fact that people in general started to react less aggressively to certain phenomena, and the recurrent social discussions should have played a constructive role. They are aware of the existence of the LGBTQI+, habituate themselves to this fact, even if they prefer not to get in contact with them in their lives. This is how visibility works: if some were ready to chop heads some time ago, now their hatred rarely induces them to act. This in no way diminishes the fact that aggression and violence exist, people are attacked, killed, harassed, and most of these cases we might not be aware of, as victims often hesitate to report.

Probabilmente il motivo più importante è il fatto che le persone in generale hanno iniziato a reagire in modo meno aggressivo a determinati fenomeni, e le discussioni sociali ricorrenti hanno svolto un ruolo costruttivo. Sono consapevoli dell'esistenza delle persone LGBTQI+, si abituano a questo fatto, anche se preferiscono non entrare in contatto con loro nella loro vita. Ecco come funziona la visibilità: se qualche tempo fa alcune persone erano pronte a tagliare teste, ora il loro odio raramente li induce ad agire. Ciò non sminuisce in alcun modo il fatto che l'aggressione e la violenza esistono, le persone vengono attaccate, uccise, molestate, e che potremmo non essere a conoscenza della maggior parte di questi casi, poiché le vittime spesso esitano a denunciare.

Purtroppo, la violenza di massa contro i membri di organizzazioni per i diritti femministi o LGBTQ+ è diventata una questione ricorrente negli ultimi anni. Solo nel 2021, due raduni del gruppo femminista Feminita a Shymkent e Qaraghandy sono stati attaccati da uomini violenti, alcuni dei quali gridavano “Uccideteli!”

Alla domanda su Internet, sui social media e sulla risposta del mondo virtuale, Shaikezhanov dice:

Social media also plays a vital role in exposing diversity and visibility, providing, at the same time, a common space where all those disputes and quarrels were transferred. Social media presents a relatively safer environment where people can express their views and involve themselves in discussions, although it is not exempt from abuse and bullying. On social media, at least you can suspend or delete your account and there are ways to distance yourself from that environment, although it might not be so easy as we are too much into it.

Anche i social media svolgono un ruolo fondamentale nell'esporre la diversità e la visibilità, fornendo, allo stesso tempo, uno spazio comune in cui sono state trasferite tutte quelle controversie e quei litigi. I social media presentano un ambiente relativamente più sicuro in cui le persone possono esprimere le proprie opinioni ed essere coinvolte nelle discussioni, sebbene non siano esenti da abusi e bullismo. Sui social media, perlomeno, puoi sospendere o eliminare il tuo account e ci sono modi per prendere le distanze da quell'ambiente, anche se potrebbe non essere così facile perchè siamo troppo coinvolti.

Illustrazione per gentile concessione di Aiivell Sattar, utilizzata con permesso.

Ma in Kazakistan, citando Dom Toretto di “Fast & Furious”, non abbiamo amici, abbiamo una famiglia.

It all depends on social strata, education and prosperity, but if previously there was no doubt that coming out about one’s sexuality to the family was a bad idea with painful outcomes, now there are many cases when this is not like that. This makes us think that either we were wrong about our families or things are slowly getting better. I personally think that things definitely got better now as many parents and children have access to information, role models, a context for discussion, and visibility, since social media allows us to see different people. Overall, it is a sign of development, a way towards a healthier attitude, as I know many families where a parent, or both parents, either accepts their children the way they are or at least makes an effort towards acceptance. On the other hand, there are cases when parents kick their children out of the house or, on the contrary, lock them inside, many suffer from violence, including sexualized violence, and these are, unfortunately, far from being rare.

Tutto dipende dagli strati sociali, dall'istruzione e dalla prosperità, ma se prima non c'era dubbio che parlare della propria sessualità in famiglia fosse una cattiva idea con esiti dolorosi, ora ci sono molti casi in cui non è così. Questo ci fa pensare che o ci sbagliavamo riguardo alle nostre famiglie, o che le cose stanno lentamente migliorando. Personalmente, penso che le cose siano decisamente migliorate ora, poiché molti genitori e bambini hanno accesso a informazioni, a modelli di ruolo e a un contesto di discussione e visibilità, dato che i social media ci consentono di vedere persone diverse. Nel complesso, è un segno di sviluppo, una via verso un atteggiamento più sano, infatti conosco molte famiglie in cui un genitore, o entrambi i genitori, accettano i propri figli così come sono o almeno si sforzano di accettarli. D'altra parte, ci sono casi in cui i genitori cacciano i propri figli di casa o, al contrario, li rinchiudono in casa, e molti subiscono violenze, anche sessuali, che purtroppo sono tutt'altro che rare.

In effetti, abbiamo un terribile record di violenza anti-LGBTQ+, che raramente viene perseguita.

I would say that in any case the situation is better now, as some aspects of it are finally being institutionalized. Before, there was no place to go, while now activists made the police or the persecutors react to violations, although there is still a lot of prejudice and denigration towards LGBTQI+ among the police. There are also NGOs, human rights organizations or activists outside LGBTQI+ that support victims and guide the police, and they are essential in at least registering legal cases involving LGBTQI+ people. Although the legal outcomes of the cases might be unexpected, it is vital that the legal complaints get registered and criminal cases initiated, so that they could later be traced or covered in media reports.

Direi che in ogni caso la situazione è migliorata ora, poiché alcuni suoi aspetti vengono finalmente istituzionalizzati. Prima non c'era posto dove andare, mentre ora gli attivisti fanno reagire alle violazioni la polizia o i persecutori, anche se ci sono ancora molti pregiudizi e denigrazioni nei confronti degli LGBTQI+ tra la polizia. Ci sono anche ONG, organizzazioni per i diritti umani o attivisti al di fuori degli LGBTQI+ che supportano le vittime e guidano la polizia, e sono essenziali almeno per registrare casi legali che coinvolgono persone LGBTQI+. Sebbene gli esiti legali dei casi possano essere inaspettati, è fondamentale che le denunce legali vengano registrate e le cause penali avviate, in modo che possano essere successivamente rintracciate o trattate nei resoconti dei media.

Anche se il cambiamento potrebbe essere lento, si sta sicuramente verificando, anche in termini di stigma.

One thing that came into my mind recently is the fact that there is a constant urge to impose on us as a nation, in general, and LGBTQI+, in particular, the feeling of “ұят” [ed. shame in Kazakh], regarding who we are and how we should live. Lately — and it’s all thanks to activist movements — people lean towards embracing dignity and pride for what they are. Being “Kazakh” and being “gay” seemed to be mutually exclusive, but we slowly become aware of our rights, our self-worth. People who embrace and trust their identities and inner values are those who cannot be broken in any system, and it’s not only about sexuality, but also about those who stand up for their ideas and beliefs regardless of circumstances.

One thing that came into my mind recently is the fact that there is a constant urge to impose on us as a nation, in general, and LGBTQI+, in particular, the feeling of “ұят” [ed. shame in Kazakh], regarding who we are and how we should live. Lately — and it’s all thanks to activist movements — people lean towards embracing dignity and pride for what they are. Being “Kazakh” and being “gay” seemed to be mutually exclusive, but we slowly become aware of our rights, our self-worth. People who embrace and trust their identities and inner values are those who cannot be broken in any system, and it’s not only about sexuality, but also about those who stand up for their ideas and beliefs regardless of circumstances.

Una cosa che mi è venuta in mente di recente è il fatto che c'è una spinta costante a imporre su noi in quanto nazione, e in generale sul gruppo LGBTQI+, il sentimento di “ұят” [ndr. vergogna in kazako], riguardo a chi siamo e a come dovremmo vivere. Ultimamente – ed è tutto grazie ai movimenti attivisti – le persone tendono ad abbracciare la dignità e l'orgoglio per ciò che sono. Essere “kazako” ed essere “gay” sembravano escludersi a vicenda, ma lentamente diventiamo consapevoli dei nostri diritti, della nostra autostima. Le persone che abbracciano e si fidano delle loro identità e dei valori interiori sono quelle che non possono essere infrante in nessun sistema, e non si tratta solo di sessualità, ma anche di coloro che difendono le proprie idee e convinzioni indipendentemente dalle circostanze.

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