Diplomazia culturale e obiettivi politici: l'ode di “Cheb Macron” al gas algerino

Il presidente francese Emmanuel Macron assieme a Boualem Benhaoua, il proprietario di Disco Maghreb nel suo studio Disco Maghreb. Orano, città algerina, 27 agosto 2022. Screenshot da un video di AFP. Uso autorizzato.

Si è conclusa lo scorso 29 agosto la visita di tre giorni del presidente francese Emmanuel Macron in Algeria, con una tappa storica nella città di Orano, durante la quale ha visitato la fortezza e la Chiesa [ar] di Santa Cruz, due dei più importanti monumenti cristiani in Algeria. Poi si è diretto al Disco Maghreb [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], un famoso negozio di dischi musicali, considerato la patria della popolare musica raï [it] algerina. la visita di Macron mirava a conquistare il cuore dei giovani algerini, dopo quasi due anni di fredde relazioni tra i due Paesi.

Evidentemente Macron ha una certa consapevolezza della musica raï: nella foto di questo tweet, Macron ha con sé una cassetta di Cheb Hasni, assassinato da due sconosciuti nel 1994 [it] all'apice della sua giovinezza e fama, sconvolgendo gli algerini [fr]:

Emmanuel Macron fotografato con una leggendaria cassetta di Cheb Hasni, assurdo

Disco Maghreb ha una storia interessante. Ha chiuso i battenti quasi 20 anni fa [ar], nonostante sia uno dei più grandi marchi in cui sono rappresentate icone del mondo raï algerino, come Cheb Khaled [it], Cheb Mami [it] e Cheb Hasni [it].

Nonostante ciò, Disco Maghreb non aveva ancora tirato il suo ultimo respiro, anzi, è rinato dopo che l'artista franco-algerino DJ Snake ha pubblicato un video musicale chiamato Disco Maghreb, che utilizzava un mix di chaoui, Al-Nayli, Al-Qasbah, e ritmi Al-Rai [ar]. Il video rende omaggio alle radici algerine di Snake: sua madre è algerina. L'artista ha spiegato in un tweet di aver immaginato Disco Maghreb come “un ponte tra generazioni e origini diverse, che collega il Nord Africa, il mondo arabo e oltre.

Dal suo caricamento su YouTube il 31 maggio, il video ha raccolto quasi 86 milioni di visualizzazioni ed il numero è ancora in crescita.

Un caloroso benvenuto ufficiale ma un'accoglienza pubblica indignata

Nel suo viaggio, Macron ha cercato di concentrarsi sul futuro e di rivitalizzare la cooperazione e il partenariato tra i due paesi. Da parte sua, il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha accolto con favore la “dinamica positiva” nei rapporti tra i due Paesi, sottolineando le promettenti prospettive di miglioramento del partenariato speciale che li lega.

Nonostante la calorosa accoglienza ufficiale, e la sosta ampiamente celebrata al Disco Maghreb, la reazione del popolo algerino è stata differente. Centinaia di algerini si sono radunati intorno all'auto di Macron a Orano, gridando insulti, slogan come “uno, due, tre… viva l'Algérie” e accuse che il gas algerino sia tutto ciò che interessa a Macron. Inizialmente Macron ha frainteso il messaggio e ha restituito un allegro gesto della mano per esprimere la sua gratitudine, dopo di che ha dovuto interrompere la sua passeggiata improvvisata.

L'episodio è stato filmato ed è diventato virale [ar]:

La nostra gente a Orano ha ricevuto il presidente francese Emmanuel Macron con lo slogan “Vive l'Algerie”. Non dobbiamo baciare la mano o altre parti del corpo a nessuno.

Questa caricatura ha riassunto la sosta al Disco Maghreb e la conseguente reazione ad essa [fr]:

Cheb #Macron sabato è stato a Orano per visitare un santuario cristiano e il leggendario negozio #Raï Disco Maghreb. Il presidente ha tentato la fortuna con una passeggiata improvvisata, che è stata interrotta per motivi di sicurezza. Algeria e Francia, decisamente una bella storia d'amore.

“Cheb Macron” subito dopo è diventato il centro delle beffe dei giovani algerini:

Brillantemente, gli algerini hanno risposto con una serie di meme per celebrare l'occasione. Questo trasforma il presidente francese nella personalità raï Cheb Macron (“pubblicato” da Disco-Maghreb) in cui canta la bellezza di Arzew, sede di una raffineria di petrolio. 10/10

Questa immagine prende in giro l'uomo che ha visitato l'Algeria come presidente e si è trasformato in “Cheb Macron” [fr]:

Lo avete lasciato come presidente ed è ritornato come “Cheb Macron”. Dovete essere orgogliosi.

Algeria e Francia, una spinosa “storia d'amore”

L'accoglienza indignata di Macron da parte del popolo algerino non sorprende affatto. Dal punto di vista popolare algerino, il rapporto della Francia con l'Algeria non è la “storia d'amore” che Macron ha descritto durante la sua visita. È più simile ad una storia tumultuosa, noiosa e spinosa, segnata da un'atroce passato di colonizzazione che è durato 132 anni e che si è concluso con una brutale rivoluzione durata otto anni, che il Medio Oriente e il Nord Africa chiamano incrollabilmente la rivoluzione di 1,5 milioni di martiri [it]. L'Algeria ha strappato la sua indipendenza ai francesi nel 1962.

L'influencer algerino PIC| immagini dalla storia (PIC | suwar min al Tareekh), ha espresso dispiacere in seguito alle dichiarazioni di Macron quando ha descritto il rapporto dell'Algeria con la Francia come “una storia d'amore che ha la sua parte di tragedie [ar]:

#Francia e #Algeria, una drammatica storia d'amore, a volte devi combattere per tornare e riconciliarti. Come si può permettere a queste persone di entrare in un paese dove hanno commesso massacri? Chiamano l'uccisione di più di un milione di martiri una drammatica storia d'amore?

Macron è stato il primo presidente francese dopo l'indipendenza algerina ad avvicinarsi al riconoscimento della colonizzazione francese dell'Algeria e dei metodi brutali utilizzati dalla Francia per reprimere le rivoluzioni. Ha denunciato il colonialismo come un “crimine contro l'umanità” già nel febbraio 2017, durante un viaggio in Algeria.

Ed è andato oltre. Il 24 luglio 2020 ha incaricato lo storico algerino Benjamin Stora di scrivere un rapporto con l'obiettivo di “commemorare la colonizzazione e la guerra d'Algeria” [fr]. Tuttavia, nel gennaio 2021, l'Eliseo ha rifiutato di scusarsi per l'occupazione dell'Algeria o per la sanguinosa guerra che ha posto fine al dominio francese, dopo aver ricevuto il rapporto. La decisione ha suscitato critiche nelle strade dell'Algeria, anche se il governo algerino è rimasto in silenzio.

Pochi mesi dopo, nell'ottobre 2021, una tempesta politica ha portato a una tensione dei legami tra i due paesi. Ha fatto seguito alle dichiarazioni di Macron in cui si chiedeva se ci fosse stata una nazione algerina prima del dominio coloniale francese e affermava che il “sistema politico-militare” algerino ha riscritto la storia del colonialismo francese sulla base di “un rancore contro la Francia”.

Queste dichiarazioni hanno coinciso con la celebrazione francese degli “harki”, gli algerini che hanno combattuto nell'esercito francese per reprimere i rivoluzionari algerini. Inoltre, la Francia ha deciso di ridurre il numero di visti concessi a persone provenienti da Algeria, Marocco e Tunisia.

Immediata e decisa la risposta delle autorità algerine dell'epoca: l'Algeria vietò agli aerei francesi l'uso del proprio spazio aereo, ridusse gli scambi commerciali e convocò l'ambasciatore francese in Algeria, costringendo Macron a tendere finalmente una mano di pace per calmare le acque, ma senza scuse ufficiali.

Un'ode al gas algerino

La visita più recente, e i tentativi di conquistare il favore del popolo algerino, indicano che c'è stato un cambiamento nella posizione di Macron sull'Algeria. Il suo atteggiamento condiscendente si è trasformato in un forte desiderio di migliorare le relazioni tra i due Paesi, di fronte a un inverno lungo e rigido che attende l'Europa a seguito della decisione della Russia di tagliare il gas in rappresaglia alle sanzioni contro l'invasione dell'Ucraina.

L'ufficio stampa di Macron ha insistito sul fatto che il gas algerino non era una priorità nell'agenda della visita; tuttavia, il capo dell'azienda energetica francese Engie, Catherine MacGregor, faceva parte della delegazione francese. L'esperto di energia Jeff Porter di North Africa Risk Consulting ha affermato che il viaggio di Macron aveva almeno due obiettivi: “Sentire la stabilità del settore energetico algerino e la potenziale capacità di esportazione aggiuntiva… e cercare di allontanare Algeri da alcune delle sue altre relazioni diplomatiche”, inclusa la Russia e Cina.

Algérie Black Liste [fr] ha riassunto gli obiettivi della visita di Macron in Algeria con la caricatura di una cassetta con l'immagine di Cheb Macron. L'elenco delle canzoni include: “Harsh winter”, “Dammi un accendino”, “La Russia non si è voltata” e “Il gas mi è andato alla testa”.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.