Scomparsa, probabilmente morta: un famoso caso di omicidio in Giamaica evidenzia la difficile situazione di molte donne vulnerabili dei Caraibi

Foto messa in risalto con strumenti gratuiti di Canva.

Donna-Lee Donaldson è una popolare influencer delle reti social giamaicane, la cui scomparsa è stata denunciata il 13 luglio, due giorni dopo aver accompagnato il proprio fidanzato, il poliziotto Noel Maitland, al suo appartamento a New Kingston. Il 2 agosto Donaldson risultava ancora scomparsa e Maitland è stato accusato del suo omicidio. Gli incaricati delle indagini delle Forze di Polizia della Giamaica [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] suppongono che Donaldson sia stata uccisa tra le 16:00 e le 20:00 del 12 luglio.

Maitland è stato arrestato per la prima volta il 27 luglio, dopo che il Pubblico Ministero aveva verificato il caso. La decisione di accusarlo per il presunto assassinio si è basata sui registri elettronici e le analisi forensi. Questo caso al centro dell'attenzione è solo una delle molte storie tragiche di femminicidio [it] nella regione caraibica.

In un post, la giornalista Abka Fitz-Henley ha fornito dettagli del presunto crimine. La polizia ha considerato che Maitland potrebbe essere stato aiutato a commettere il crimine, anche se fino a ora non ci sono stati altri arresti:

ULTIMO MINUTO: Accusano Noel Maitland di omicidio.
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L'agente Noel Maitland, conosciuto anche come Noel One Time, è stato accusato di omicidio in riferimento alla scomparsa di Donna-Lee Donaldson.

Maitland è stato accusato oggi dagli investigatori dell'ufficio per la lotta al terrorismo e al crimine organizzato della JCF.

La giornalista ha inoltre segnalato che Maitland potrebbe “affrontare ulteriori accuse in relazione a ciò che la polizia crede siano stati sforzi per nascondere la sua partecipazione al crimine e per ostacolare l'indagine di polizia”.

Le accuse sono state prodotte dopo giorni di crescente ansia e intense speculazioni nelle reti social sulla scomparsa di Donaldson. I follower hanno pubblicato una valanga incessante di messaggi online, anche in vari account di Instagram creati per sostenere Donaldson, così come in post di Facebook e video di Tik Tok e YouTube. Molti di questi post contengono dicerie infondate e teorie strampalate su come è morta Donaldson, chi altri possa essere coinvolto, perché l'indagine sembra essere troppo lenta e se c'è stata o no una “scoperta” da parte della polizia. Un account ha pubblicato fotografie di altre donne giamaicane date per disperse.

Il commissario di polizia, Antony Anderson, ha reagito con fermezza e ha accusato i giamaicani di pubblicare “notizie false”, creando confusione e aggravando i problemi che affronta la polizia nelle sue indagini. Ha distinto le dicerie presenti nelle reti social dalle informazioni inesatte dei media:

I am not referring to news with inaccuracies, I am referring to fabricated and misleading stories in relation to an investigation. Every time these fabrications are published they not only divert the attention of the police, but they further traumatise the grieving family and loved ones.

Non mi riferisco a notizie con inesattezze, mi riferisco a storie costruite e ingannevoli in relazione a un'indagine. Ogni volta che vengono pubblicate queste invenzioni, non solo si distoglie l'attenzione della polizia, ma si traumatizzano ancora di più la famiglia e le persone care.

Un giamaicano ha commentato:

Il commissario di polizia, il generale di divisione Antony Anderson, ha criticato le persone che pubblicano “notizie false” nel corso delle indagini, con la seguente accusa: “questo aiuta solo i colpevoli”.

In una conferenza stampa digitale che ha avuto luogo martedì, Anderson ha affermato:
https://www.jamaicaobserver.com/news/police-chief-lashes-people-spreading-fake-news/

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Nell'incidente di Donna Lee Donaldson ci sono molti blogger che, con i loro video esca, cercano solo visualizzazioni e follower.

All'inizio di agosto, continuava la ricerca del corpo di Donaldson sullo sfondo delle continue proteste pubbliche dei suoi follower, sostenitori e amici, che hanno manifestato a voce alta con striscioni di fronte all'appartamento sottoposto a sequestro, dove Donaldson era stata vista per l'ultima volta, e in varie cerimonie pubbliche durante le celebrazioni dell'Indipendenza della Giamaica appena concluse.

Anche il giorno in cui l'accusato doveva comparire in tribunale (anche se c'è stata una certa confusione sulla data), i fan di Donaldson hanno organizzato una protesta:

La richiesta di giustizia è continuata oggi, quando manifestanti davanti allo Stadio Nazionale di St Andrew hanno chiesto uno sforzo maggiore in relazione alla sparizione dell'influencer social Donna-Lee Donaldson. Della giovane di 24 anni è stata dichiarata la scomparsa il 13 luglio. Video di Stephanie Lyew.

Sembra che il ritardo nella prima comparizione di Maitland davanti al tribunale sia stato causato dalla mancata presentazione del fascicolo:

Giovedì mattina, manifestanti indignati si sono presentati davanti al Tribunale Parrocchiale di Kingston e St Andrew gridando “Giustizia per Donna-Lee”.

La famiglia di Donaldson ha rivolto un appello al pubblico perchè si presentasse a sostenere il movimento.

La comparizione davanti al tribunale è stata infine fissata per il 12 agosto:

Hanno fermato l'agente Noel Maitland dopo essere comparso di fronte alla corte venerdì. Gli avvocati cercheranno di ottenere la sua libertà su cauzione il 22 agosto.
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Ultimo minuto:
Noel Maitland, il fidanzato poliziotto della star dei social Donna-Lee Donaldson, è rimasto in prigione preventiva questa mattina, quando è comparso di fronte al Tribunale Parrocchiale di Kingston e St Andrew.

Il suo avvocato presenterà la sua istanza di rilascio su cauzione quando torneranno in tribunale il 22 agosto.

Intanto, la Commissione Indipendente di Indagine (INDECOM), ha intervistato per diverse ore come testimone una poliziotta che sembra abbia una relazione con Maitland. INDECOM indaga sugli abusi e la cattiva condotta dei membri delle forze di sicurezza. Una emittente radio ha chiarito che la poliziotta non è sospettata di aver partecipato al crimine:

INDECOM conferma il colloquio con un agente del distretto.
La Commissione Indipendente di Indagine, INDECOM, dice che ha interrogato una agente del distretto che, secondo la polizia, è stata discolpata dell'accusa di aver avuto un ruolo nella scomparsa di Donna-Lee Donaldson.
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INDECOM afferma che ha concluso l'interrogatorio in programma dell'agente del distretto che, secondo la polizia, è stata ritenuta estranea alla scomparsa di Donna-Lee Donaldson.

Sia Donaldson che Maitland, che è anche produttore discografico e fondatore dell'etichetta discografica One Time, conoscevano e lavoravano con diverse persone del mondo dello spettacolo. Si vociferava che, prima di essere accusato, Maitland aveva ricevuto in commissariato la visita del popolare DJ di dancehall Popcaan, accusa che il DJ ha completamente respinto in un infuocato tweet.

Un'altra figura conosciuta del dancehall ha dato la sua opinione, dopo aver lavorato con Donaldson:

Bounty Killer ricorda di aver lavorato in un video musicale con Donna-Lee Donaldson, scomparsa e probabilmente morta.
Bounty Killer ha ricordato di recente di aver lavorato con la scomparsa, e probabilmente morta, personalità delle reti social Donna-Lee Donaldson nelle riprese di un video musicale l'anno scorso.
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Bounty Killer ricorda di aver lavorato in un video musicale con Donna-Lee Donaldson, scomparsa e probabilmente morta.

Il caso di Donaldson si è rivelato sensazionale, è stato ampiamente trattato dai media locali e continua a essere oggetto di molte speculazioni nelle reti social. Tuttavia, mentre è ancora in corso l'indagine di polizia, sono stati trovati i resti di un'altra donna, scomparsa da molti mesi:

Ultimo minuto:
Il DNA conferma che i resti ossei trovati sono della contabile scomparsa
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I risultati del DNA hanno confermato che i resti ossei trovati a Santa Catalina in maggio sono quelli della contabile e professoressa scomparsa Chantel Blake-McCalla.

Blake-McCalla, di 26 anni, era stata vista l'ultima volta in compagnia di suo marito, Shane, e fu dichiarata scomparsa il 6 gennaio 2022.

Il femminicidio non è solo un problema della Giamaica; continua ad esserci un modello continuo di donne scomparse e assassinate in tutta la regione. Il flusso costante di violenza contro le donne continua, come ha constatato ONU Mujeres Caribe:

The most common form of violence experienced by women globally is physical violence inflicted by an intimate partner. On average, at least one in three women is beaten, coerced into sex or otherwise abused by an intimate partner in the course of her lifetime. Within the Caribbean, violence against women is pervasive.

La forma più comune di violenza che subiscono le donne in tutto il mondo è la violenza fisica da parte del partner. In media, nel corso della sua vita, almeno una donna su tre viene picchiata, obbligata ad avere rapporti sessuali o viene sottoposta ad altri tipi di abuso da parte del proprio partner. Nei Caraibi, la violenza contro la donna è una costante.

Nei media locali appaiono quasi quotidianamente esempi di donne caraibiche assassinate dal proprio partner o ex partner. Una inchiesta realizzata per ONU Mujeres tra il 2016 e il 2019 sulla violenza nella coppia ha mostrato che, a Granada, il 29% delle donne ha detto di aver sofferto violenza fisica o sessuale. Nel Suriname, la percentuale era ancora maggiore. In Giamaica e Trinidad e Tobago, la percentuale di donne che soffriva di violenza fisica o sessuale da parte del proprio partner era del 28% e del 30%, rispettivamente.

Un cittadino di Santa Lucia ha descritto in modo conciso la vulnerabilità delle donne caraibiche:

Il femminicidio nei Caraibi è molto reale. Se non ti tolgono la vita, vivi la violenza nel tuo luogo di lavoro, nella tua casa, nelle tue relazioni e negli spazi dove dovrebbe prevalere la giustizia sociale.

La domanda essenziale continua a essere: “Quando finirà?”.

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