Azerbaigian: governo adirato per l'assenza internazionale ad una visita di un territorio precedentemente conteso

Il 27 agosto i rappresentanti di quasi tutte le ambasciate straniere in Azerbaigian, così come altri ospiti internazionali, hanno preso parte [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] ad una conferenza statale tenuta a Shusha, la città riannessa in seguito alla guerra di 44 giorni del 2020, combattuta dall'Armenia e l'Azerbaigian. l'evento è stato dedicato alla “restaurazione e alla ricostruzione” dei territori che l'Azerbaigian ha riacquisito dopo la guerra. Ma il fato che fossero assenti all'evento diplomatici dagli Stati Uniti e dalla Francia sembrerebbe aver irritato le autorità.

Il consigliere presidenziale degli affari esteri dell'Azerbaigian, Hikmet Hajiyev, in un’intervista successiva all'evento, ha puntato il dito contro i due paesi accusandoli di aver offeso l'integrità del territorio dell'Azerbaigian. Un servizio si spinge così oltre da parlare di accuse contro “taluni” di non essere stati in grado di restare al fianco dell'Azerbaigian, secondo quanto riportato dall'Eurasianet.

Scatti in posa e indici di ascolto

I commenti di Hajiyev hanno acceso discussioni tra gli esperti politici  così come tra i membri della società civile dell'Azerbaigian.

Secondo Anar Mammadli, difensore dei diritti umani e fondatore del  Centro di Studio per il Monitoraggio Elettorale e la Democrazia (EMDS), la rabbia del presidente sarebbe mal riposta. In un prolisso post su Facebook, Mammadli ha scritto che l'evento del 27 agosto e visite simili “hanno un solo obiettivo; incrementare la risonanza mediatica dell'elite politica al governo”

Un altro attivista azero per i diritti umani, Bakhtiyar Hajiyev, ha dichiarato alla Azadliq Radio, Radio Liberty Azerbaijan Service, che sarebbe stato “scorretto” descrivere come irrispettosa l'assenza dei diplomati francesi e americani. Hajiyev ha detto a Radio Liberty che proprio il mese scorso, il presidente Ilham Aliyev avrebbe scritto una lettera al presidente Biden per l'occasione del Giorno dell'Indipendenza Americana, esprimendo la sua gratitudine al suo omologo americano per aver supportato la sovranità e l'integrità dell'Azerbaigian, fin dai primi giorni d'indipendenza del paese.

Jamil Hasanli, un politico azero, in un post su Facebook [az] ha fatto riferimento anch'egli all'affermazione sugli Stati Uniti e la Francia descrivendola come “di base sbagliata”.

It is fundamentally wrong to associate respect for territorial integrity with foreign ambassadors’ participation in events. They have no such obligation.

Di base è sbagliato associare il rispetto per l'integrità di un territorio con la partecipazione degli ambasciatori stranieri agli eventi. Non hanno obblighi di questo tipo.

Durante un'intervista con la Turan News Agency, l'ex ambasciatore statunitense per l’ Azerbaigian, Richard Kauzlarich ha affermato che se fosse stato lui l'ambasciatore in carica, nemmeno lui avrebbe preso parte all'evento fino a che non ci fosse stato un trattato di pace firmato tra l'Armenia e l'Azerbaigian. ” Ogni volta che mi fossi recato lì sarebbe stato solo per una scelta personale e non perché fossi “invitato”, asserisce Kauzlarich. Altrimenti, l'unico obiettivo di questo tipo di visite è che esse siano solo uno scatto in posa , ha dichiarato l'ex ambasciatore.

Al termine della visita, Hajiyev ha condiviso la foto di famiglia riportata di seguito:

La visita a Shusha dei corpi diplomatici, con ambasciatori residenti e non ed ai diplomatici, si è conclusa con una foto di famiglia di fronte alla fortezza di Shusha.

L'area del Nagorno- Karabakh è stata sotto il controllo della sua popolazione di etnia armena in quanto stato auto dichiaratosi tale a partire da una guerra combattuta nei primi anni '90, che si concluse con un cessate il fuoco e la vittoria militare dell'Armenia nel 1994.

Nel periodo successivo alla prima guerra, nacque una nuova Repubblica de facto del Nagorno-Karabakh, internazionalmente non riconosciuta.  

Sette regioni adiacenti vennero occupate dalle forze armene. Ne risultò da questa guerra “più di un milione di persone furono costrette a lasciare le loro case: gli azeri lasciarono l'Armenia, il Nagorno-Karabakh e i territori adiacenti, mentre gli armeni lasciarono le loro case nell'Azerbaigian”, secondo l’ International Crisis Group, un'organizzazione indipendente che lavora per prevenire guerre e avanza politiche per prevenirle.

A seguito della seconda guerra del Karabakh del 2020, l’ Azerbaigian riacquisisce il controllo su buona parte delle sette regioni precedentemente occupate. L’ Azerbaigian ha inoltre trattenuto un terzo del Karabakh durante la guerra.

Il 10 novembre 2020, l'Armenia e l'Azerbaigian hanno firmato un accordo di cessate il fuoco che vede la Russia come intermediario. Tra i diversi punti dell'accordo, l’ Armenia e l'Azerbaigian si accordarono sul fatto che 1960 forze della russe per la pace sarebbero rimaste nei territori del Karabakh ” che non sono stati conquistati dall'Azerbaigian e un corridoio limitato connesso con l'Armenia distribuito sul territorio del distretto di Lachin, nell'Azerbaigian.”

Fin dall'accordo firmato del novembre del 2020, sono stati riportati molte violazioni del cessate il fuoco, con ambo i lati accusarsi a vicenda di episodi di violenza. A marzo, l'esercito azero prese il controllo di un villaggio strategico, Farrukh, nella parte orientale del Karabakh, protetto dai corpi di pace armati russi. Ad agosto sono stati denunciati recenti tensioni quando l'Azerbaigian ha preso il controllo di altri territori collinari strategici, a seguito di un'operazione chiamata “Vendetta“.

Nel frattempo, l'ambasciata degli Stati Uniti ha replicato alle critiche mosse al loro governo. “Gli Stati Uniti d'America credono fermamente nel dialogo costante, nell'impegno costante, compreso quello ai vertici, che noi possiamo fare tutto il possibile per una pace duratura e comprensiva. Come affermato precedentemente, non c'è supporto più grande all'indipendenza e alla sovranità dell'Azerbaigian che quello degli Stati Uniti d'America”, riporta la dichiarazione scritta in risposta alla domanda del Voice of America in Azerbaigian.
Al momento della stesura del presente articolo, non risulta ancora nessuna replica ufficiale dell’ Ambasciata di Francia riguardo l'evento o la loro assenza.
In molti hanno sostenuto quanto dichiarato dal commentatore politico, cioè che le frustrazioni espresse dall'Azerbaigian potrebbero essere legate al Gruppo di Minsk dell’ OSCE e alla recente nomina del 24 agosto, di un nuovo co-presidente degli Stati Uniti, Philip Reeker.
Il Gruppo di Minsk dell'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) è stato creato nel 1994 come un forum di negoziazioni per stabilire un accordo di pace tra l'Armenia e L'Azerbaigian a seguito della prima guerra di Karabakh. I suo membri sono la Russia, gli Stati Uniti e la Francia.  Negli anni, la fruttuosità dell'istituzione è stata oggetto di un dibattito acceso, fino a sfociare nell'episodio del 2020 quando il presidente Ilham Aliyev ha dichiarato “morto” il Gruppo di Minsk”.
L'Azerbaigian crede che il Gruppo di Minsk sia inefficace e vede i suoi tentativi come delle “resurrezioni”.

❗️I tentativi di resuscitare il Gruppo di Minsk, che di fatto non funziona, potrebbe portare all'estraniazione degli #Stati Uniti dal processo di normalizzazione delle relazioni tra l'#Azerbaigian e l’ #Armenia. Il conflitto del Karabakh è stato risolto e il Karabahk è parte integrante dell'Azerbaigian.

Alili, parlando alla Turan News Agency, ha dichiarato che la nomia degli Stati Uniti di un nuovo membro del Gruppo di Minsk è simile ai suoi tentativi di “rianimare” l'istituzione messa da parte durante la seconda guerra del Karabakh.

Un dettaglio importante che Hajiyev ha omesso nel criticare i diplomatici  stranieri riguarda il fatto che la missione dell'ambasciatore degli Stati Uniti in Azerbaigian si è conclusa (a partire dal 2 agosto, Hugo Guevara è stato nominato il nuovo Chargé d'affaires fino all'insediamento dell'ambasciatore Mark W. Libby) così come anche il mandato dell'ambasciatore francese sta per scadere e l'ambasciatore in carica era fuori dal paese durante la visita pubblica a Shusha.

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