- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Cosplay: il fenomeno della cultura pop ritorna a Kathmandu

Categorie: Asia meridionale, Nepal, Arte & Cultura, Citizen Media, Fotografia, Giovani, Good News, Idee
Kriti Chamling Rai cosplaying Zinogre from Monster hunter. Photo by: Saajan M Shrestha/Nepali Times. Used with permission. [1]

Kriti Chamling Rai travestita da Zinogre di Monster hunter. Foto di Saajan M Shrestha/Nepali Times. Usata con permesso.

Quest'articolo di Shristi Karki è stato pubblicato [1]per la prima volta [1] [en, come tutti i link successivi salvo diversa indicazione] sul Nepali Times. Una versione modificata è ripubblicata da Global Voices come parte di un accordo per la condivisione di contenuti.

Il 17 settembre del 2022, oltre 9000 persone [2], provenienti principalmente dal Nepal, India, e Bangladesh hanno partecipato all’ Otaku Jatra Fall 2022 [3], un festival nepalese dedicato agli anime e ai cosplay tenutosi a Kathmandu in Nepal.

Suki Manandhar è cresciuta in Nepal guardando anime e cartoni animati, leggendo manga ogni volta che poteva. Pokemon [4], Digimon [5], Dragon Ball Z [6], e Haibane Renmei [7][it] le hanno regalato gioia e conforto.

A quei tempi Manandhar desiderava vestirsi come i personaggi che vedeva sullo schermo. A volte si cimentava in “closet cosplay”(usando i propri indumenti per ricreare gli abiti), creava costumi e si vestiva come i personaggi anime e li condivideva ai membri fan degli anime sui forum online.

“Non avevo idea di cosa significassero quando ero bambina ma adesso li apprezzo di più quando li guardo” afferma Manandhar.

A cosplay artist attends pop-culture convention Otaku Jatra Fall 2022 in Kathmandu. Photo by Sumit Nepali. Used with permission. [1]

Un'artista del cosplay alla l'Otaku Jatra Fall 2022 il convegno della cultura pop a Kathmandu. Foto di Sumit Nepali. Usata con permesso.

Cosplay [8][it] (formata dalla combinazione delle parole inglesi ‘costume’ e ‘play’) è una forma d'arte in cui gli artisti si vestono uguali e indossano accessori di personaggi della cultura pop: anime, cartoni animati, fumetti, video games e altre fonti provenienti dalla televisione e dal cinema.

Sebbene i balli in maschera [9], le feste di carnevale e i cortei in cui le persone vestite in costume siano all'ordine del giorno dal XV secolo, il cosplay nei media popolari e nell'arte è emerso dalla cultura dei fan attraverso le convenzioni della fantascienza del XX secolo.

La San Diego Comic Convention [10][it] (SDCC) è iniziata nel 1970 negli Stati Uniti . Il Giappone cinque anni dopo ha inaugurato il proprio convegno il Comiket [11][it]. Ma la sottocultura si sarebbe fatta strada in Nepal solo decenni più tardi.

Cosplay artists at the Otaku Jatra Fall 2022. Photo by Suman Nepali. Used with permission. [1]

Artisti del cosplay all'Otaku Jatra Fall 2022. Foto di Suman Nepali. Usata con permesso.

Rohit Shrestha ha iniziato a guardare anime quando aveva 12 anni e a essere un cosplayer nel 2014, uno tra i primi in Nepal. Adesso fa parte degli organizzatori dell'Otaku Jatra, la più grande manifestazione della cultura pop del Nepal.

Suki Manandhar cosplaying Celty Sturluson from Durara. Photo by Suki Manandhar/Nepali Times. Used with permission. [1]

Suki Manandhar travestita come Celty Sturluson di Durara. Foto di Suki Manandhar/Nepali Times. Usata con permesso.

Rendendosi conto che c'era una comunità fan crescente della cultura pop in Nepal, il collettivo Otaku Club [12] si è unito ad un altro collettivo l'Otaku Next (che pubblicava la sua rivista manga nepalese), per ospitare eventi di cultura pop di piccola scala che sono diventati eventi temporanei più piccoli in cui si svolgono gare di fan art e cosplay ed anche mostre.

Nel 2014, quando ha saputo dell'evento Otaku, Suki Manandhar ha creato da sola il suo costume, spesso cucendolo perfino quando partecipava alle lezioni del college senza farsi vedere dai professori . Il giorno prima del convegno, con il costume non ancora terminato, la cosplayer è rimasta sveglia tutta la notte per terminarlo.

Manandhar è andata al suo primo evento cosplay travestita da Taiga personaggio dell'anime Toradora [13][it]. Da allora è stata a molti convegni ma ricorda uno dei cosplay più indimenticabili è stato quello di Mikasa Ackerman dell’ Attacco dei giganti [14][it]. A seconda dei personaggi Manandhar impiega fino a cinque mesi per creare i costumi più complicati.

Quest'ultima ha 26 anni ed è la responsabile delle comunicazioni, ha anche illustrato e scritto un manga in quattro capitoli The Birdsong, si è preparata per un anno per l'Otaku Jatra Fall 2022, che si è svolto il 17 settembre a Kathmandu, lavorando al suo costume ogni volta che poteva.

Nel 2016 Kriti Chamling Rai ha iniziato a fare cosplay dopo che insieme ai suoi amici aveva visitato l'Otaku Store dove conobbero gli organizzatori che li informarono del convegno successivo.

“Eravamo così sorpresi che esisteva perfino un negozio che vendeva le attrezzature di anime e manga figuriamoci di svolgere convegni ”ricorda Rai, cresciuta guardando anime e cartoni con sua zia. “Non avevamo internet, andavamo al negozio dei DVD e compravamo i CD.”

Per il convegno, Rai ha iniziato con i personaggi che non richiedevano accessori complessi o costumi dettagliati, decidendo di vestirsi da Tenten di Naruto [15][it].

Suki Manandhar as Mikasa Ackerman from Attack on Titan. Photo: by Prithibi Rai. Used with permission. [1]

Suki Manandhar travestita come Mikasa Ackerman dell'Attacco dei giganti. Foto: di Prithibi Rai. Usata con permesso.

“Ho visto molte persone vestite come i personaggi che vedevo sullo schermo con cui sono cresciuta e che amavo è stato fantastico vederli andare in giro nella vita reale” riflette Rai. “Da allora ho partecipato a molti convegni ma il primo sarà sempre speciale.”

Il cosplay realizzato da Rai del personaggio Saber della visual novel giapponese Fate/stay night [16][it], a cui aveva lavorato per tre mesi, gli fece vincere il secondo premio alla Comic Con Nepal 2017 e l'ha portò a New Delhi per rappresentare il paese.

Infine, tornata in Nepal l'Otaku Jatra ha ospitato un convegno su larga scala il Jatra del 2017 [17]. Nel 2020 si erano espansi abbastanza da essere un evento speciale all'interno del Visit Nepal 2020 [18] ma quei piani sono stati cancellati a causa della pandemia di COVID-19.

“Il mio hobby si è trasformato in passione e la passione si è trasformata in business,” afferma Rohit Shrestha parlando con il Nepali Times riguardo l'Otaku Jatra prima della loro convenzione che includerà cosplay, animazione, gare di K-pop e di e-Sports , i giochi arcade, e molto altro.

Shrestha ricorda un uomo sessantenne che partecipava ad un evento con un cappello da cowboy e una pistola di scena. Era felice di aver trovato finalmente un luogo in Nepal dove potesse esprimere il suo desiderio d'infanzia di essere un cowboy. Shrestha aggiunge che giungono anche molti stranieri e bambini piccoli vestiti come Naruto o i personaggi di Dragon Ball Z con i loro genitori al seguito.

Photo by Suman Nepali. Used with permission. [1]

Foto di Suman Nepali. Usata con permesso.

L'Otaku Jatra si è esteso in India e si è avvicinato ai content creator di tutta l'Asia meridionale per partecipare agli eventi  in Nepal con lo scopo di trasformare il paese in una mecca per i fan della cultura pop nel subcontinente.

“Abbiamo il turismo dell'alpinismo e dell'avventura. Perché non il turismo della cultura pop?” dice Shrestha. “Ci vorrà molto tempo per arrivarci, ma dobbiamo mettercela tutta.”

Il collettivo sta anche cercando il modo di espandere la sua piattaforma digitale per aiutare artisti e content creator a rendere i loro hobby redditizi. I convegni come l'Otaku Jatra hanno anche fornito uno spazio per mostrare il loro lavoro che si tratti di cosplay , animazione o altre forme d'arte.

“Questi convegni sono anche opportunità di contatto per artisti e aziende,” aggiunge Shrestha. “Speriamo che i content creator possano espandere il loro lavoro oltre l’ hobby in qualcosa di più redditizio.”

Inoltre, il collettivo spera di espandere la stessa cultura pop nepalese. Una delle più recenti iniziative è il Jatraverse [19], un universo digitale attraverso cui vogliono introdurre e incorporare i personaggi del folklore e della mitologia nepalese come lo Yeti, il Pisach e il Kichkandi nella loro forma d'arte.

Photo by Suman Nepali. Used with permission. [1]

Foto di Suman Nepali. Usata con permesso.

La comunità cosplay di tutto il mondo ha dovuto affrontare il razzismo, la misoginia, le molestie e l’ omofobia. In Nepal, i cosplayer dicono di aver affrontato il sessismo e il body shaming, così come l’ ignoranza e un'attiva opposizione quando gli artisti hanno cercato di denunciare. Di fatto il body shaming e il bullismo online hanno impedito a molte persone di far parte della community.

Dal canto loro gli organizzatori affermano che faranno in modo che l'evento sia un luogo sicuro per gli artisti dove potere esprimere se stessi. “Il cosplay non è consenso,” dice Shrestha.

Suki Manandhar afferma: “Questa è una community dove puoi essere qualsiasi cosa indipendentemente da chi sei. Ho conosciuto molto persone che hanno scelto di essere gentili, accettare gli altri e difendersi a vicenda.”