- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

La ‘macchina idraulica bengalese’ può prevenire le disastrose inondazioni in Bangladesh?

Categorie: Asia meridionale, Bangladesh, Citizen Media, Disastri, Economia & Business, Good News, Governance, Idee, Scienza, Sviluppo, Green Voices
Farmers irrigate their land pumping groundwater in Bangladesh. Image via Flickr by Ranak Martin/International Maize and Wheat Improvement Center (CIMMYT). CC BY-NC-SA 2.0. [1]

I contadini irrigano le loro terre pompando le acque sotterranee in Bangladesh. Immagine via Flickr di Ranak Martin [1]/International Maize and Wheat Improvement Center (CIMMYT). CC BY-NC-SA 2.0 [2].

Essendo un paese con alta presenza di fiumi, il Bangladesh è soggetto ad inondazioni ogni anno, ed una larga parte di esso viene sommerso [3] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] durante la stagione dei monsoni. I costanti effetti climatici del La Niña [4] hanno innescato piogge monsoniche eccessive nelle regioni dell'Asia meridionale, in cui si trova il Bangladesh. A metà 2022 tre regioni del Bangladesh sono state inondate [5] da piene causate dalle piogge record cadute negli stati indiani confinanti di Meghalaya ed Assam, colpendo 4 milioni di persone. 

Uno studio recente di un gruppo di ricercatori dell'University College London, l'University of Dhaka, la  Bangladesh University of Engineering and Technology ed altri centri, pubblicato sul giornale Science, [6] mostra come il pompaggio delle acque sotterranee per l'irrigazione dei terreni coltivabili in Bangladesh possa creare uno spazio sotterraneo disponibile per accogliere le acque di piena in eccesso durante il prossimo monsone. La ricerca, giustamente denominata “la macchina idraulica bengalese” rivela [7] che milioni di piccoli coltivatori irrigano le risaie durante la stagione seria pompando acqua dal terreno, abbassando il livello delle acque sotterranee, cosa che, in condizioni favorevoli, amplifica il rifornimento delle acque sotterranee durante il prossimo monsone e permette di ridurre le inondazioni. 

Science Magazine ha twittato:

Novità scientifica: le piogge monsoniche stagionali riempiono le riserve sotterranee di acqua nel bacino bengalese del Bangladesh grazie alle pratiche di irrigazione intensa apparentemente controintuitive della regione durante la stagione secca.

La ricerca ha utilizzato [13] milioni di misurazioni sotterranee effettuate tra il 1988 ed il 2018 in 465 siti in tutto il Bangladesh, stimando quanta acqua sotterranea sia stata pompata da più di 16 milioni di coltivatori utilizzando più di un milione di pompe elettriche e diesel. Ed  il livello di esaurimento non è uniforme – parte delle acque sotterranee sono state reintegrate durante la stagione dei monsoni ed alcune no. Questo spazio ha comunque permesso il ripristino [14] di oltre 20 trilioni di galloni di acqua negli scorsi 30 anni.

Secondo [15] il geologo e membro dello studio Mohammad Shamsudduha [16], i coltivatori non lo sapevano, quindi “nessuno in effetti intendeva farlo accadere”.

Aditi Mukherji [17], ricercatore capo presso l'International Water Management Institute (istituto internazionale per la gestione delle acque) in India pensa [18] che i coltivatori dell'Asia meridionale abbiano potuto riscontrare il doppio beneficio di produzione aumentata del cibo e protezione dalle inondazioni che deriva dalla maggiore irrigazione.

Gli agricoltori, in particolare i coltivatori di riso, di solito vengono accusati di sfruttare in eccesso le risorse acquatiche sotterranee, la ricerca ha però riscontrato [19]che entrano in gioco altri motivi quali i flussi bassi dei fiumi, la riduzione delle zone umide ed il calo delle precipitazioni. Per gestire le preoccupazioni legate all'eccessivo pompaggio il governo del Bangladesh ha introdotto restrizioni [15] sul pompaggio delle acque sotterraneo e spinge per la sostituzione [20] di 400.000 pompe diesel con pompe solari.

Anche i lettori in Bangladesh sono confusi. Sulla pagina Facebook Engineer's Diary [21], Atikur Rahman Atik, uno studioso, commenta in merito allo studio [22] [bn]:

এতদিন টিভি, পত্রিকা সবজায়গায় পড়লাম ভূগর্ভস্থ পানির ব্যবহার কমানোর জন্য। পানির লেয়ার নীচে চলে যাচ্ছে।
এখন এই আর্টিকেল দেখাচ্ছে ভূগর্ভস্থ পানি বেশী করে ব্যবহারের জন্য। তাহলে কোনটা আমরা মেনে চলব?

Finora ho letto dappertutto in TV e sui giornali che dobbiamo ridurre l'uso delle acque sotterranee. Il livello delle acque sotterranee si sta esaurendo in fretta. Questo articolo dice il contrario – di usare di più le acque sotterranee. Allora, chi dobbiamo ascoltare?

Un altro utente, Ishrat Jahan,  risponde [23] ad Atik [bn]:

এটা আসলে বন্যা কবলিত এলাকা গুলোর জন্য সাময়িকভাবে প্রযোজ্য হবে। সামগ্রিক ভাবে ভূগর্ভস্থ পানি কম ব্যবহার করাই যুক্তিযুক্ত। যদিও এখনো পেপার টা পড়িনি, তবুও বাংলাদেশে বন্যার অন্যতম প্রধান যে কারণ গুলো আছে এবং সবচেয়ে বড় খতিকর বন্যা “ফ্ল্যাশফ্লাড” সেটার জন্য এই থিওরি একেবারে ই অযৌক্তিক।

In effetti dovrebbe applicarsi in maniera specifica alle aree interessate dalle inondazioni. In generale, è consigliabile usare meno le acque sotterranee. Anche se non ho ancora letto i documenti, questa teoria è completamente assurda perché una delle cause principali delle inondazioni in Bangladesh — una pericolosa – sono le “alluvioni lampo”.

Un altro utente, Mohammad Asadullah, commenta [24][bn]:

শীতকালে সেচের কাজে পানি ব্যবহারের ফলে সাধারন টিউবওয়েলে পানি থাকে না। আমরা গ্রামের মানুষ মুসিবতে পড়ে যাই।

A causa del pompaggio delle acque sotterranee per l'irrigazione durante l'inverno i nostri pozzi di acqua potabile si asciugano. Chi vive nei villaggi affronta molti problemi.

Sebbene lo studio indichi che l'uso di acque sotterranee è favorevole, non è una buona pratica [25] perché le piogge non scendono in egual misura in ogni regione del Bangladesh ed il rifornimento delle acque sotterranee dipende da loro. Quando c'è un motivo per farle penetrare nelle acque sotterranee, la piena viene semplicemente moderata [26], non evitata. La ricerca ha dimostrato che, se non assorbite in magazzini sotterranei, le acque in eccesso alla fine avrebbero inondato i terreni e si sarebbero create un percorso fino alla Baia del Bengala.