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Un giovane guaranì mette in discussione l'assenza della sua lingua madre nei media

Categorie: Bolivia, Ambiente, Citizen Media, Indigeni, Media & Giornalismi, Rising Voices

Foto di Rober Degni Abapori Pablo scattata da Jessica Peñaloza Cladera per Rising Voices.

Un totale di undici giovani di diverse comunità indigene e afro-boliviane della regione del Gran Chaco, in Bolivia, ha partecipato al seminario denominato Roipea Taperai, che tradotto dal guaraní vuol dire «Aprendo strade». L'incontro è servito per riflettere sui termini che fanno parte dell'ecosistema mediatico della Bolivia quando viene scritto di cambio climatico o popoli indigeni nella regione. Per saperne di più sul seminario clicca qui [1] [es, come tutti i link successivi salvo diversa indicazione]. Quanto segue è un'intervista con uno dei partecipanti del seminario.

Rober Degni Abapori Pablo viene dalla comunità di Eiti situata nella Gran Kaipependi Karovaicho-Kereimba Iyambae, al sud della Bolivia [2] [it]. È uno dei pochi giovani che parla la lingua guaraní [3] [it] e attualmente studia Agricoltura all'Istituto Tecnologico Superiore «Tarema Ikua».

Per lui è importante che i termini “popolo nativo originario” siano visibili all'opinione pubblica e con una giusta ragione. La sua comunità Kereimba Iyaambae conosciuta anche come Charagua [4], situata nella regione del Chaco, è, insieme alle regioni di Uru Chipaya [5] e Salinas de Garci Mendoza [6], uno dei tre Governi Indigeni Contadini Autonomi della Bolivia. Questo spiega il suo interesse a essere informato correttamente su ciò che accade nella sua zona. Questo è stato uno dei principali motivi per cui ha partecipato attivamente al seminario Roipea Taperai, tenutosi nella località di Charagua.  In questa intervista Rober ci parla di alcuni aspetti che osserva nei mezzi di comunicazione boliviani.

Nuvola di parole per i termini «Chaco» e «comunidades» generata da Media Cloud.

Rising Voices (RV): Durante il seminario i/le partecipanti hanno scelto una word cloud e identificato i termini. Tu hai scelto la nuvola risultante dalla ricerca di «Chaco» e «comunità». Dentro questa nuvola hai identificato i termini «popolo indigeno originario» per una riflessione. A tale proposito, come hai visto questi termini rappresentati nei mezzi di comunicazione? Cosa ha attirato la tua attenzione nella word cloud?

Rober Degni Abapori Pablo (RDAP): Lo primero que me llamó la atención  [fueron las palabras] sobre nuestro “pueblo indígena originario”, porque nosotros ahora, en mi zona, ya somos autónomos. Muchas veces se escucha en las redes sociales que han comentado sobre la autonomía de los Kereimba Iyambae como nuevo Gobierno Autónomo e Indígena. En otras ocasiones en redes sociales [o en canales de televisión en Bolivia como] en Unitel o en ATB — se ha llevado una consulta previa sobre el Estatuto — y sobre eso se ha informado. 

Rober Degni Abapori Pablo (RDAP): La prima cosa che ha attirato la mia attenzione [sono state le parole] sul nostro “popolo indigeno originario” perché ora, nella mia zona, siamo già autonomi. Molte volte si sente dire sui social che hanno commentato l'autonomia dei Kereimba Iyambae come nuovo Governo Autonomo e Indigeno. In altre occasioni, nei social  [o canali televisivi boliviani come] Unitel o ATB — c'è stata una consultazione preliminare sullo Statuto — e questo è stato riportato.

RV: Quali parole dovrebbe avere una word cloud per il termine «culture», che è quello che avete scelto?

RDAP: Debería tener una palabra que represente las costumbres y el idioma nativo. Ahora nosotros como jóvenes o niños ya no hablamos nuestros idiomas. Ya no es como antes, como nuestros abuelitos. Ellos hablaban mucho su idioma como el guaraní. Hasta ahora, nuestros papás siguen hablando, pero los jóvenes ya no utilizan su idioma nativo, ya no saben de su cultura, ya no saben sobre su forma de hablar o cómo se pronuncia “buen día” o “buenas tardes” en guaraní, [no saben]  saludar a los mayores, ya no tienen respeto. También, los jóvenes no participan de las organizaciones. Años antes nuestros ancestros sí tenían el respeto hacia sus autoridades. Cuando venían o cuando iban a otro departamento u otras organizaciones, cuando estaba llegando su capitán [los jóvenes]  iban y los recibían. Pero ahora, en la actualidad, ya no es así porque los jóvenes no tienen ese valor, o tal vez se ha perdido la costumbre del guaraní.

RDAP: Dovrebbe avere una parola che rappresenti le tradizioni e la lingua nativa. Ora noi giovani o bambini non parliamo più le nostre lingue. Non è più come prima, come i nostri nonni. Loro parlavano molto la propria lingua come il guaraní. Fino ad oggi i nostri genitori continuano a parlarla ma i giovani non usano più la propria lingua nativa, non conoscono più la loro cultura, non conoscono più il loro modo di parlare o come si pronunciano “buongiorno” o “buonasera” in guaranì, [non sanno] come si salutano gli anziani, non hanno più rispetto. I giovani non partecipano nemmeno alle organizzazioni. Anni prima i nostri antenati avevano rispetto per le proprie autorità. Quando venivano da o andavano in un altro comune o organizzazione, quando arrivava il loro capo [i giovani] andavano a salutarlo. Ma ora, al giorno d'oggi, non è più così perché i giovani non hanno questi valori o forse si sono perse le usanze guaraní.

RV: Durante il seminario, il gruppo ha creato una word cloud immaginaria con termini che ritengono li rappresentino. Spiega quali parole hai evidenziato nella tua e perché?

RDAP: Lo que más he destacado [son palabras] que tienen relación con las organizaciones […]. Hemos tenido mucha más experiencia con la organización. Para mí, ir y participar de la organización [implica] tener un buen conocimiento y participar en una reunión es una experiencia más. Conocer sobre todo lo que se está llevando a cabo en las comunidades, qué problemas hay y cómo nos va a afectar. Ahora hemos sido afectados por una empresa petrolera que ha entrado en sísmica en nuestra comunidad y [deberíamos preguntarnos] eso en qué va a afectar a nuestras comunidades, pero nosotros como jóvenes no nos interesamos, no participamos en las organizaciones y eso me llamó la atención […].

RDAP: Quello che ho evidenziato di più [sono parole] legate alle organizzazioni […]. Abbiamo avuto molta più esperienza con l'organizzazione. Per me partecipare all'organizzazione [implica] avere una buona conoscenza e partecipare a una riunione è un'esperienza in più. Sapere soprattutto cosa avviene nelle comunità, quali problemi ci sono e come ci condizionano. Ora siamo stati colpiti da un'impresa petrolifera che è avanzata nella nostra comunità e [dovremmo chiederci] come questo influirà nelle nostre comunità, ma noi essendo giovani non ci interessiamo, non partecipiamo alle organizzazioni e questo ha attirato la mia attenzione […].

RV: Cosa non si racconta o di cosa non si parla nei mezzi di comunicazione della tua zona?

RDAP: Muchas veces no se habla sobre mi región, sobre mi cultura, sobre nuestros idiomas nativos. Muchas veces no se está viendo en redes sociales sobre el idioma guaraní, sobre su cultura y todo eso […].

RDAP: Molte volte non di parla della mia regione, della mia cultura, delle nostre lingue native. Molte volte sui social non si vede nulla sulla lingua guaraní, la sua cultura e tutto il resto […].

RV: Quali esempi di informazione dannosa o scorretta hai visto nei mezzi di comunicazione, inclusi i social network?

RDAP: Incorrecto es que [los medios digan que] los guaraníes son esto (estereotipos) o estas son sus costumbres, pero nosotros como guaraníes estamos ahí [en nuestro territorio], pero no nos movemos, no tenemos esa movilización, no tenemos un medio de comunicación en nuestras zonas para revalorizar nuestro idioma, para mostrarnos a los pueblos, a nuestro país o a todo el mundo.

RDAP: È scorretto che [i media dicono che] i guaranì sono questo [stereotipi] o queste sono le loro usanze, ma noi come guaranì stiamo lì [nel nostro territorio], ma non ci muoviamo, non abbiamo questa mobilitazione, non abbiamo un mezzo di comunicazione nelle nostre zone per rivalorizzare la nostra lingua, per mostrarci ai popoli, al nostro paese o a tutto il mondo.

RV: Cosa vorresti che sappia la gente del Gran Chaco sul cambio climatico nella tua zona?

RDAP: Ahora mucho nos ha asustado las sequías. Ha afectado a toda la comunidad y a todas las familias porque han tenido pérdidas de cultivos como el de maíz o de hortalizas. A veces se siembra un poco, pero eso no abastece. Hay también escasez de agua y pérdida de animales. Ahora estábamos pidiendo ayuda a Gobernaciones, [porque] los guaraníes buscan la forma de salir de las sequías, porque [si bien] la sequía no les afecta mucho, cómo llevar hacia adelante a sus familias, buscan cómo alimentarse del bosque, de los animales, todo eso.

RDAP: La siccità ci ha spaventato molto. Ha condizionato tutta la comunità e tutte le famiglie perché hanno perso raccolti come mais e verdure. A volte si semina un po’, ma non basta. C'è anche carenza d'acqua e perdita di animali. Adesso stiamo chiedendo aiuto ai Governatorati, [perché] i guaraní cercano un modo per uscire dalla siccità, perché [anche se] la siccità non li sta danneggiando molto, cercano un modo per portare avanti le famiglie, nutrirsi della foresta, degli animali e tutto il resto.

RV: Cosa vorresti che sappia la gente della Bolivia e del mondo sul cambio climatico nella tua zona?

RDAP: Mostrarles las vivencias y cómo salimos adelante de las sequías, como viven los guaraníes y como sus familias salen adelante. Hacerlos conocer en todo el mundo. Mostrar cómo es un guaraní cuando está destrozado, cuando está en un pozo y cómo sale adelante, para mí este es un ejemplo […].

RDAP: Mostrare loro le nostre esperienze e come usciamo dalla siccità, come vivono i guaranì e come vanno avanti le loro famiglie. Farci conoscere in tutto il mondo. Mostrare com'è un guaraní quando è distrutto, con l'acqua alla gola e come va avanti, per me è un esempio […].

Il seminario di alfabetizzazione mediatica Roipea Taperai si è tenuto il 2 e il 3 luglio del 2022 nella località di Charagua, situata al sud del comune di Santa Cruz [Bolivia]. È stato guidato da Global Voices, come associato della Fundación Avina [7], nel progetto «Explorando y reorientando narrativas sobre el cambio climático en el Gran Chaco» nell'ambito del progetto globale «Voces para la Acción Climática [8]». Per questo seminario, Global Voices ha lavorato in collaborazione con la Scuola Indigena di Giornalismo, un progetto che porta avanti la ONG ORÉ Organización de Apoyo Legal y Social [9].
Jessica Peñaloza Cladera [10] ha partecipato all'intervista con Rober Degni Abapori Pablo.