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Barbados: avviato percorso digitale per diventare il primo paese ad istituire un'ambasciata nel metaverso

Categorie: Caraibi, Barbados, Citizen Media, Economia & Business, Tecnologia
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Immagine dal metaverso [1] di Ian Hughes su Flickr (CC BY 2.0 [2]), e immagine della bandiera di Barbados [3] di Steve Conover su Flickr (CC BY-SA 2.0 [4]).

Barbados ha compiuto molte mosse audaci [5] [it] negli ultimi anni. A lungo considerata una delle più conservatrici dei Caraibi, nel 2018 l'isola ha organizzato il suo primo LGBT+ Pride [6] [en, come tutti i link seguenti, salvo diversa indicazione]. Nel 2019, ha annunciato l'intenzione [7] di abolire il controverso esame Common Entrance, un test di ammissione alla scuola secondaria che molti, in tutta quest'area geografica [8], considerano classista e iniquo. Sulla scia delle proteste del movimento Black Lives Matter [9] [it] del 2020, ha rimosso dai pubblici spazi [10] [it] la statua di Horatio Nelson [11] [it] a causa del ruolo avuto dall'ammiraglio inglese nella tratta transatlantica degli schiavi e, nel 2021, ha eletto [12] [it] il primo capo di stato dell'isola. Ora la piccola nazione insulare è diventata il primo stato sovrano ad avere un'ambasciata digitale [13]nel metaverso [14].

#Barbados sta per diventare la prima nazione ad avere un'ambasciata nel meta-universo.

Il 14 novembre, il ministro del commercio e degli affari esteri barbadiano ha firmato un accordo con Decentraland [19], una delle più grandi e popolari piattaforme decentralizzate di realtà virtuale, che comprende oltre 90.000 lotti di terreno acquistabili in criptovalute. Il paese, inoltre, è in trattativa [13] con altre piattaforme del metaverso. Gabriel Abed, l'imprenditore di criptovalute fondatore di bitt [20] e ambasciatore barbadiano presso gli Emirati Arabi Uniti (che ha negoziato l'accordo [21] con Decentraland), spiega: “Il nostro paese intende andare ben oltre questo primo sforzo iniziale nella costruzione di strutture e nell'acquisto di terreni digitali in diversi mondi virtuali… il metaverso è ancora molto giovane e nuovo, e noi vogliamo essere certi di costruire qualcosa che sia trasferibile.”

Quindi, come funziona esattamente? Dopo l'acquisto dei terreni e la costruzione dell'ambasciata virtuale, il paese mira ad allestirla in modo che fornisca servizi come il rilascio di visti elettronici, nonché a progettare meccanismi tramite i quali gli avatar degli utenti potranno viaggiare. Una volta che l'ambasciata sarà stata lanciata, verosimilmente entro gennaio 2022, Barbados diventerà la prima nazione al mondo a riconoscere formalmente un territorio sovrano digitale.

Date un'occhiata alla spiegazione di oggi per altri.

Questa mossa non giunge del tutto inaspettata. Barbados è nota per essere bendisposta verso le criptovalute [29]. La sua Banca Centrale è piuttosto aperta alle possibilità offerte dai bitcoin (BTC) e sta aggiornando [30] la sua legislazione affinché contempli le valute digitali.

L'istituzione di un'ambasciata nel metaverso potrebbe essere il primo passo di Barbados verso investimenti ed interazioni economiche più importanti nei mondi digitali? Alcuni netizen si sono dimostrati entusiasti del potenziale [31] insito in questa iniziativa, con Mario Nawfal, utente di Twitter esperto di tecnologia, che osserva:

#Barbados sta per diventare il primo stato sovrano con un'ambasciata nel #metaverso. Ecco la loro dichiarazione: “Questo ci consente di aprire la porta, usare la diplomazia tecnologica, che poi si estende alla diplomazia culturale – lo scambio di arte, musica e cultura.”

Immaginiamo se i leader di ogni nazione fossero così visionari… l'innovazione sarebbe molto più rapida ed entusiasmante.

Altri hanno applaudito la mossa “storica”:

#Barbados sta estendendo il suo raggio d'azione nel #Metaverso! Il primo stato sovrano a farlo. Una mossa ardita, storica e visionaria.

Qualcuno, tuttavia, non è completamente convinto. Questo articolo di opinione apparso su CoinDesk si chiede [21] quale sia il punto:

If Barbados is trying to digitally solve some problem – such as how to make issuing visas and permits more efficient – why use a blockchain when a simple e-government services website would suffice? The metaverse part seemed like a gimmick.

Se Barbados sta cercando di risolvere digitalmente alcuni problemi, come trovare il modo di rendere più efficiente il rilascio di visti e permessi, perché usare la blockchain quando un semplice sito web governativo erogante servizi sarebbe sufficiente? La parte del metaverso ha l'aria di uno stratagemma.

Will Gottsegen, reporter di CoinDesk esperto di media e cultura, aggiunge [46]:

[W]hat does a metaverse embassy look like, in practice? And what “e-consular services” could a metaverse embassy provide that a real embassy couldn’t? […] Are “e-visas” for travel within the metaverse or will they apply to the real Barbados? Who needs one, and who gets one?

Not everything needs to be on the blockchain [47] – in the absence of clarity, the metaverse embassy just feels like an empty ad campaign from a government official with a stake in the crypto industry.

Cosa sarebbe un'ambasciata nel metaverso, in pratica? E quali “servizi elettronici consolari” potrebbe fornire che un'ambasciata reale non potrebbe offrire? […] I “visti elettronici” servono a viaggiare nel metaverso o saranno validi nella Barbados reale? Chi ne ha bisogno, e chi ne ha diritto?

Non tutto dev'essere per forza sulla blockchain – in assenza di chiarezza, l'ambasciata nel metaverso sembra solo una vuota campagna pubblicitaria di un governo che ha interessi nel settore delle criptovalute.

Anche l'utente di Twitter S71 non è convinto, e liquida la piattaforma Decentraland come un clone di Second Life [48]:

Questa trovata del #metaverso mi sembra un #DejaVu. Da veterano che utilizza @SecondLife per il marketing nel campo del turismo, leggere che #Barbados ha creato un'ambasciata virtuale in @decentraland mi ha incuriosito. Ho fatto un salto su Decentraland e, onestamente, è tutto qui? Un clone di SL in tutto e per tutto. Non funzionerà.

Tuttavia, Michael J. Casey, Chief Content Officer di CoinDesk, riconosce [21] che la decisione di Barbados di aprire un'ambasciata virtuale “solleva alcune questioni piuttosto interessanti su come si esercita la sovranità nell'era digitale” e che “ha il potenziale per essere piuttosto dirompente.” In altre parole, Barbados potrebbe precorrere i modi in cui potrebbero evolvere i diritti di proprietà digitali e altre innovazioni virtuali come i non-fungible tokens [53] (NFT) [it], assicurandosi di entrare in azione nelle fasi iniziali di questa evoluzione.

Il professor Avinash Persaud, delegato speciale agli investimenti e servizi finanziari del primo ministro barbadiano Mia Mottley, ha spiegato via email che “i canali tramite i quali avvengono scambi e transazioni stanno cambiando”:

We believe that if we are to best position our people for these changes, we have to understand them and to do that, we need to be early but limited participants in new channels, even before it is clear how and which will evolve most fully.

We cannot understand these new channels of economic activity from the sidelines. In this spirit, with eyes wide open and limited exposure, we established the first official Embassy or lookout post in the Metaverse. I will let you know what we have learned in twelve months’ time.

Crediamo che, se vogliamo mettere il nostro popolo nella migliore posizione in merito a questi cambiamenti, dobbiamo capirli. E per farlo, dobbiamo partecipare precocemente, seppure in modo limitato, ai nuovi canali, anche prima che sia chiaro in che modo e quali evolveranno in maniera più compiuta.

Non possiamo comprendere questi nuovi canali di attività economica stando ai margini. In questo spirito, con gli occhi ben aperti ed esponendoci in modo limitato, abbiamo stabilito la prima Ambasciata ufficiale, una postazione di osservazione, nel Metaverso. Vi farò sapere cosa avremo imparato nei prossimi dodici mesi.

La regione (e il resto del mondo) saranno indubbiamente interessati a scoprirlo.