Non solo ‘jingle bells': ascolta queste canzoni natalizie dell'America Latina

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Quella che oggi conosciamo come America Latina è una regione che si differenzia moltissimo per lingue, culture, popoli e musica, anche in quelle che sono le canzoni di Natale. Qui abbiamo selezionato undici canzoni che di solito non mancano nelle feste natalizie ed alla vigilia del nuovo anno.

Alcune sono da ballare, altre servono a ricordare, ed altre ancora incorporano questioni politiche (e, a volte, sono tutte e tre insieme). Vengono anche dal mondo anglosassone, riflettono culture locali, evidenziano la religione cattolica e, in molti casi, sono il prodotto della colonizzazione europea, la globalizzazione ed il sincretismo).

Ascolta le canzoni che suonano in Messico, Cuba, El Salvador, Colombia, Ecuador, Venezuela, Bolivia, Perú e Brasile.

El Año Viejo (l'anno vecchio) – Tony Camargo

In Messico è normale ricordare i momenti in cui le famiglie si trovavano più uniti e senza sedie vuote a tavola durante la cena di Natale; per questo, nel rispetto dei parenti assenti, sentono musica che piaceva loro suonare nelle festività di dicembre. Interpreti come Tony Camargo e Luis Miguel sono alcuni dei tanti cantanti messicani più ascoltati; la canzone “El Año Viejo”  è iconica per il suo ritmo e le sue parole e, in più, mette a nudo l'unione culturale dei latinoamericani, perché l'autore è colombiano.

En la Nochebuena (la notte di Natale) – La Sonora Matancera

  • Aggiunto da Luis Rodriguez (pseudonimo) [es, come tutti i link seguenti]

Negli anni 50 del secolo scorso era molto famoso, a Cuba, il gruppo “La sonora matancera”. Tra le voci più predominanti e note c'erano la cantante Celia Cruz e suo marito, il trombettiere Pedro Knight. 

A quei tempi, a Cuba, Natale veniva celebrato come nella maggior parte dei paesi dell'emisfero occidentale, dove i sentimenti cristiani erano profondamente radicati nel popolo. Con l'arrivo della rivoluzione cubana ed il suo orientamento comunista venne imposto l'ateismo di stato e vennero proibite tradizioni come il Natale. 

Solo nel 1998, a seguito della visita di papa Giovanni Paolo II, le feste natalizie furono riprese; ma anche nei decenni di predominanza del comunismo nell'isola la maggioranza dei cubani, all'arrivo del periodo natalizio, ascoltava con discrezione queste indimenticabili canzoni. Le famiglie si godono il tipico maialino arrosto di fine anno sedotte dai melodiosi suoni cubani. 

La Víspera de Año Nuevo (la vigilia del nuovo anno) – Los 50 de Joselito

Il genere musicale autoctono colombiano che unisce l'influenza europea, indigena ed africana, il “vallenato”, diverte qualsiasi riunione in Colombia, e le festività di dicembre non fanno eccezione. Guillermo Buitrago, uno dei pionieri della sua popolarità, è stato il creatore di questo tema immortale: La Víspera de Año Nuevo.

Come molti temi musicali racconta la storia di un amore proibito, ma in questo caso speciale, si tratta di una coppia di giovani innamorati che decide di scappare dalle proprie famiglie per festeggiare insieme l'anno nuovo. La canzone inserita in questo elenco è la versione de “Los 50 de Joselito”, un'orchestra nata 23 anni fa per salvare la musica vallenata degli anni 50, e che ogni dicembre, senza eccezione, propone una nuova produzione per far ballare i colombiani dovunque si trovino nel mondo.

La Grey Zuliana (il gregge zuliano) – Ricardo Aguirre

“La Grey Zuliana” è uno degli inni della gaita zuliana, uno stile di musica venezuelana che prende il nome dallo stato da cui viene ed è una musica natalizia per eccellenza. La canzone racconta della devozione per la Vergine di Chiquinquirá e della lotta del popolo di Zulia perché lo stato venga riconosciuto e considerato da parte dei politici nazionali.

Sebbene la gaita zuliana nasca in una regione del Venezuela settentrionale, nello stato di  Zulia, è un genere divenuto popolare in tutto il paese ed è stato dichiarato patrimonio di interesse culturale ed artistico. Alcuni considerano come prima gaita un'opera religiosa del circa 1660; altri considerano come inizio della gaita la musica di protesta dei primi anni del secolo XIX. Solo dal 1960 venne messo in vendita in Venezuela il primo disco con una gaita incisa con la collaborazione dei “gaiteros” Ramón Bracho Lozano e José Mavárez. 

Burrito sabanero (asinello della savana) – Marco Pastor Estelles

La colonna sonora delle festività natalizie boliviane comprende canti di Natale in cumbia e musica anglosassone. E’ normale ascoltare nei supermercati i suoni orecchiabili di canzoni come Jingle Bells cantate con voce profonda ed inglese. Cosa che contrasta con la voce acuta e spagnola di versioni vicine alla cumbia di “Mi Burrito Sabanero”, canzone natalizia venezuelana che viene suonata sui mezzi pubblici.

Ambedue le canzoni sono state inserite nella playlist Navidad Camba, un'altro esempio di come in Bolivia convivano diverse culture frutto della colonizzazione, la gobalizzazione ed il sincretismo. Questa playlist contiene quindici canzoni di Natale suonate dalla Banda Chiquichá, gruppo musicale tipico delle pianure boliviane, che utilizza strumenti a percussione ed a vento. 

El Ausente (l'assente) – Los Hermanos Flores

A El Salvador, come in molti paesi latinoamericani, non possono mancare durante le festività di fine anno le cumbie dei decenni passati. In questo caso, la famosa orchestra salvadoregna “Los Hermanos Flores” narra della malinconia di molte famiglie salvadoregne separate a causa dei decenni di emigrazione forzata, ma con un ritmo ballabile ed allegro che ricorda la necessità di accettare la gamma di emozioni che accompagna il periodo natalizio. Così brindano all'”assente, che l'anno prossimo sia presente, gli auguriamo buona fortuna, e che Dio lo protegga dalla morte”. Con queste ed altre cumbie le famiglie salvadoregne celebrano ogni fine anno mangiando pani elaborati con tacchino, lanciando piccoli razzi in strada e, come d'uso, andando a salutare i vicini. 

Então é natal (e così è Natale) – Simone

La versione in portoghese brasiliano di “Happy Xmas (War is Over)“, la canzone di John Lennon, divide le opinioni e la gente ama odiarla, ma è quella che annuncia l'arrivo in Brasile del periodo natalizio, tra scherzi e meme. La versione della cantante Simone è stata pubblicata nel 1995 in un album intitolato “25 de diciembre“.

I meme scherzano sulle parole iniziali della canzone “così siamo a Natale, e tu cosa hai fatto?”. Nel 2020 la rivista Veja chiese alla cantante come affrontava le battute, e Simone rispose:

“Pochi sanno che si chiama “Happy Xmas (War Is Over)” e che è stata composta da John Lennon. Con lui, tutto il mondo pensa che sia bella. Se può farlo John Lennon, perchè io no? Rispettatemi,  ho 47 anni di carriera”.

Adonay – Rodolfo Aicardi con la orquesta Los Hispanos

En Colombia questo tema musicale è diventato famoso a partire dal 1970, quando fu interpretato dalla voce di Marco Tulio Aicardi Rivera, più noto come Rodolfo Aicardi, con l'orchestra da lui stessa fondata, “Los Hispanos”. Anno dopo anno, Adonay è di ispirazione per feste ed eventi, ed immancabile ogni dicembre.

Sebbene la musica sia festaiola ed inciti al ballo ed alla gioia, il testo porta a pensare con nostalgia all'amore che non ha potuto essere. Il compositore ha raccontato di aver conosciuto una donna di nome Adonay alla quale aveva proposto una storia d'amore, ma un giorno non la vide più. Una parte del testo è questa:“Adonay, perché ti sei sposata Adonay Adonay, perché non hai atteso il mio amore (…).”

Questo motivetto ballabile genera tutt'ora una grande curiosità nei colombiani, che ripetono la domanda dell'autore in merito al motivo per cui Adonay si è sposata. Per questo motivo non stupitevi, se in rete vedete post che chiedono di sapere “perché si è sposata Adonay?”

Ya Viene el Niñito (arriva il bambinello) – Los Pibes Trujillo

Alcune delle più note canzoni natalizie in Ecuador sono attribuite al compositore nazionale Salvador Bustamante Celi ed interpretate da Luis e Juan Trujillo, anche noti come “Los Pibes Trujillo”. Molte di queste canzoni sono state incise negli anni sessanta, e la maggior parte tratta la nascita di Gesù.

“Ecco viene il bambino giocando tra i fiori, ed i passerotti gli cantano canzoni d'amore” o “Dolce Gesù mio, mio bimbo adorato, dolce Gesù mio, mio bimbo adorato, vieni a rallegrare le nostre anime piccolo, vieni, non tardare” sono alcune delle parole più cantate in questo periodo nel paese.

Ad ogni modo, in Ecuador vivono 18 popolazioni e 14 nazionalità, e molte delle canzoni natalizie nazionali rappresentano questa ricchezza ed il sincretismo di culture e credenze del territorio, come “La llegada del Niño Montubio” di Jhony García Coque.

Emoções (emozioni) – Roberto Carlos

In Brasile una delle attrazioni musicali più presenti in tutte le case è il Roberto Carlos Especial, un concerto musicale che il cantante Roberto Carlos, noto come il “Rey”, realizza in periodo natalizio e che viene trasmesso dalla principale emittente del paese, TV Globo. Icona del movimento culturale brasiliano degli anni sessanta conosciuto come Jovem Guarda (Generazione giovane), Roberto Carlos e le sue canzoni hanno influito su generazioni con le loro influenze rock e le loro parole romantiche e nostalgiche.

Emoções è una delle sue più note canzoni, e tratta dell'apprezzamento del momento presente, ma rimandando ai buoni ricordi ed all'importanza di vivere tutte le emozioni, dal pianto al riso.

Cholito Jesús – Los Toribianitos

  • Aggiunto da  Gabriela García Calderón Orbe

“Los Toribianitos” sono un coro del collegio Santo Toribio del distretto Rímac di Lima. Le loro voci si sentono ovunque a Natale, e per qualcuno sono un po’ gravose. In questo titolo la parola “cholito” (parola dai molti significati che significa indigeno, mulatto) viene usata come termine affettuoso e non deve considerarsi come denigratorio. Questa è solo una delle molte canzoni di questo popolare coro. “El niño Manuelito” (il bimbo Manuelino) è il nome che viene dato al bambino Gesù in molte parti del Perú, in particolare nella zona andina. Viene da Emanuel, che significa “Dio è con noi”.

Ascolta queste ed altre nella nostra lista musicale su Spotify:

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