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Gioco online mette in risalto i pericoli delle estrazioni sui fondali marini

Categorie: Oceania, Samoa, Fiji, Kiribati, Nauru, Palau, Tonga, Vanuatu, Ambiente, Citizen Media, Relazioni internazionali, Scienza, Green Voices
Game Over [1]

“GAME OVER – LA FINE PER I RESIDENTI DEL PROFONDO BLU? C'è un tesoro al di là dell'immaginazione nelle profondità oceaniche: forme di vita, sistemi unici e strutture vitali al sostenimento della Terra e della sua popolazione. Ma lì sepolti ci sono anche tesori monetizzabili: i minerali da vendere alle industrie. Le aziende vogliono estrarli per guadagnare ma i minerali non possono essere rimossi in modo indolore. Il prezzo sarebbe la distruzione dei fondali. Abbiamo una scelta da fare: a cosa diamo più valore?” – Immagine dal sito internet della Deep Sea Conservation Coalition. Usata con autorizzazione.

Un gioco online [1] [en, come tutti gli altri link, salvo diversa indicazione] sta facendo divulgazione sulle creature dei fondali marini e sui modi in cui la biodiversità globale soffrirà se alle aziende sarà permessa l'estrazione di minerali e risorse dalle profondità oceaniche.

Si può giocare nel sito internet della Deep Sea Conservation Coalition (in breve, DSCC), ovvero una ONG che si occupa di proteggere la vita negli oceani.

Estrarre dai fondali marini è una strategia emergente e controversa secondo cui i minerali e i depositi vengono recuperati dai fondali tramite miniere in profondità. Secondo un documento di BiologicalDiversity.org [2], questa pratica include lo spianamento del fondale, scatenando così la distruzione della morfologia marina e delle creature che ci vivono.

Anche se nessuna nazione ha ancora avviato le estrazioni, 16 società minerarie internazionali [3] hanno ottenuto i permessi per scavare i fondali marini. Le estrazioni potrebbero cominciare già nel 2023.

I sostenitori ritengono [4] che l'estrazione di minerali dai fondali oceanici sia meno deleteria rispetto alle miniere terrestri. Aggiungono che esse sono essenziali per far avanzare la transizione energetica verde, poiché l'attuale tecnologia verde (per es. veicoli e pannelli solari) conta pensatemente su minerali rari come nickel, cobalto, manganese e molte altre risorse che si trovano in abbondanza in fondo al mare.

Gli attivisti non sono d'accordo e dichiarano che le miniere nei fondali marini sono un'alternativa non idonea.

La DSCC e altri ambientalisti avvertono che le estrazioni dai fondali marini creeranno una devastazione irreversibile transfrontaliera [5] e distruggeranno gli habitat delle creature marine. Allo stesso modo, il gruppo giornalistico ambientalista Grist [6] riferisce che, a causa della pressione ecologica nelle profondità marine, una volta danneggiati, gli ecosistemi ci potrebbero mettere dei secoli per riprendersi, è non è detto che sia possibile. Un documento dell'associazione di beneficenza Fauna and Flora International riporta [7]:

Deep seabed mining will result in large-scale habitat removal. It will also produce sediment plumes which will disrupt ecological function and behavioural ecology of deep-ocean species, smothering fundamental ecological processes over vast areas.

Le estrazioni dai fondali marini porteranno alla rimozione dell'habitat su ampia scala. Produrranno anche pennacchi di sedimenti che disturberanno le funzioni ecologiche e l'ecologia comportamentale delle specie dei fondali, soffocando i processi ecologici fondamentali in ampie aree.

Svariate nazioni hanno già espresso la propria opposizione alle estrazioni dai fondali marini. I leader e i parlamentari da tutto il mondo hanno firmato dichiarazioni e petizioni [8] che ribadiscono il loro impegno contro tale pratica. Altri hanno usato la Giornata mondiale degli Oceani dell'8 giugno scorso, la Conferenza nelle Nazioni Unite sugli Oceani del 27 giugno e la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP15) in dicembre per divulgare l'argomento.

I Paesi e le comunità dell'oceano Pacifico [9] [it]  sono tra i più costanti ad attirare l'attenzione sull'impatto negativo a lungo termine delle estrazioni dai fondali marini nei confronti dell'umanità.

Nonostante l'opposizione, l'Autorità internazionale dei fondi marini ha emesso [10] 31 permessi per l'esplorazione mineraria delle profondità marine. Non appena saranno pubblicate le normative guida, le estrazioni commerciali ad ampia scala potrebbero iniziare già nel luglio 2023.

Nel frattempo, i gruppi verdi e i sostenitori hanno segnato il 5 dicembre 2022 come #DeepDay [11], evidenziando i pericoli delle estrazioni dai fondali marini.

Per celebrare il #DeepDay, scorri e scopri la magia dei paesaggi dei fondali marini.

Poi contribuisci alla protezione di queste meravigliose specie: visita il link qui sotto e firma la lettera aperta contro le estrazioni dai fondali marini prima che sia troppo tardi.

Un parte importante della campagna è l'educazione del pubblico sul perché sia necessario opporsi alle estrazioni dai fondali marini. Il gioco promosso dalla DSCC è un modo creativo di raggiungere i giovani utenti di internet per ottenere il loro sostegno. Il gioco comincia [1] con un appello urgente:

Deep-sea mining is about to invade the deep, potentially wiping out life. One octopus stands between the deep ocean and Armageddon.

Help the residents of the deep defend their home. Play GAME OVER and discover the enormous risks involved in deep sea mining.

Le estrazioni dai fondali marini stanno per invadere le profondità e forse ne elimineranno la vita. Un polpo si trova tra l'oceano profondo e lo scontro finale.

Aiuta gli abitanti delle profondità a difendere la loro casa. Gioca a GAME OVER e scopri gli enormi rischi dovuti alle estrazioni dai fondali marini.

Durante il gioco, il giocatore è rappresentato da un polpo che deve schivare i materiali letali che i macchinari delle miniere fanno cadere.

DeepSea Game [1]

Immagine dal sito internet della Deep Sea Conservation Coalition.

Il gioco fornisce anche informazioni su alcune creature delle profondità marine e come le attività estrattive possono disturbare le forme di vita marine.

Casper Octopus [1]

Modi in cui le estrazioni dai fondali marini possono avere un impatto sul polpo Casper – “Polpo Casper (attualmente senza nomenclatura ufficiale) scoperto nel 2016; 6-12 cm; bianco latte; si ciba di specie che vivono sui noduli polimetallici dei fondali; attacca le uova agli steli delle spugne sui noduli; le femmine avvolgono il loro corpo attorno alle uova per proteggerle fino alla schiusura. Presentiamo Casper (Eroe delle profondità): ama la vita semplice e si preoccupa spesso; passa molto tempo sui noduli polimetallici”. Immagine dal sito internet della Deep Sea Conservation Coalition.

Dumbo Octopus [1]

Modi in cui le estrazioni dai fondali marini possono avere un impatto sul polpo Dumbo – “Polpo Dumbo (Genus Grimpoteuthis), scoperto nel 1884; lungo da 20 cm a 1,8 m; vive nelle maggiori profondità conosciute; risucchia lumache e vermi dal fondale oceanico; ha due pinne a forma d'orecchio che lo aiutano a spostarsi”. Immagine dal sito internet della Deep Sea Conservation Coalition.

Deep sea mining will disrupt marine habitats. [1]

Le estrazioni dai fondali disturberanno gli habitat marini. In giallo: “Sono ancora più preoccupato del solito. Non so. Ci sono rumori strani. Mi fanno preoccupare per le mie uova”. Nuvoletta blu a sinistra: “I campi di noduli polimetallici sono la casa di milioni di noi forme di vita”. Nuvoletta blu a destra: “Pensieri cupi”. Immagine dal sito internet della Deep Sea Conservation Coalition.

Il gioco fa notare che gli umani sono i veri “mostri acquatici” che minacciano la vita e gli ecosistemi dei mari.

Deep Sea Destroyer [1]

I “mostri” delle profondità marine. “Distruttrice delle profondità” – Il polpo dice: “Oh, santo cielo. È un mostro acquatico. Cosa farò?” Immagine dal sito internet della Deep Sea Conservation Coalition.

Prova a giocare per imparare di più sugli “abitanti delle profondità”.