Kosovo: sei attacchi contro i giornalisti a dicembre dopo l'escalation delle tensioni

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Questa storia si basa sull'articolo pubblicato da EFJ [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], componente di IFEX.

Il 2 gennaio, la Federazione Internazionale dei Giornalisti e la Federazione Europea dei Giornalisti (IFJ e EFJ, rispettivamente) hanno richiamato l'attenzione sulle crescenti minacce dirette verso i giornalisti e i lavoratori dei media che, dal nord del Kosovo, informavano sulla situazione critica tra Serbia e Kosovo, e si sono unite alla loro consociata, l’Associazione dei Giornalisti del Kosovo (AJK), nel sollecitare le autorità competenti — la Missione dell'Unione Europea in Kosovo sullo stato di diritto (EULEX), la Kosovo Force (KFOR) e la Polizia, tra le altre — perché adottino le misure necessarie per garantire la sicurezza dei giornalisti che lavorano sul campo.

Recentemente, le tensioni tra Serbia e Kosovo sono aumentate, specialmente nella città divisa in due parti di Mitrovica [it], dato che Belgrado (Serbia) accusa Pristina (Kosovo) di infrangere i diritti della comunità serba.

Il 27 dicembre, alcune ore dopo che l’Esercito fosse messo in stato di massima allerta dal presidente serbo Aleksandar Vučić, furono alzate nuove barricate e alcuni spari e posti di blocco hanno portato il paese a pensare che presto sarebbe potuto scoppiare un violento conflitto: all'Assemblea Nazionale del Parlamento della Serbia, la prima ministra Ana Brnabić ha sostenuto che le tensioni erano “vicine a un conflitto armato”.

Anche se erano stati fatti importanti passi avanti in materia di sicurezza per i giornalisti in Kosovo grazie al lavoro degli associati alla Piattaforma del Consiglio d'Europa per promuovere la protezione e la sicurezza dei giornalisti, la sfera mediatica è minacciata dai recenti attacchi fisici e dalle loro implicazioni, da un lato, sulla libertà di stampa nel paese e, dall'altro, sull'informazione degli eventi nella sua regione settentrionale.

Il 27 dicembre, Leonita Bajrami, giornalista di Top Channel, è stata attaccata con esplosivi pirotecnici mentre, per il programma “Albania Live”, informava sulle nuove barricate nel sesto giorno degli attacchi contro giornalisti e lavoratori dei media che ha avuto luogo nel nord del Kosovo. Si è avuta notizia di altri cinque attacchi, nello stesso mese.

Il 9 dicembre, è stata aggredita una squadra di Kallxo.com vicino alla scuola tecnica di Mitrovica e, il giorno dopo, c'è stato un attacco con esplosivi nei confronti di una équipe della rete televisiva di RTV Dukagjini; il 19 dicembre, due persone della squadra di Klan Kosova trasmettevano da un luogo prossimo alle barricate di Zubin Potok quando vari uomini in maschera hanno lanciato delle pietre contro di loro. Il 20 dicembre, una équipe di TeVe1 ha sofferto un attacco con esplosivi [sq] a Mitrovica e, il 26, anche un'altra squadra di Klan Kosova è stata aggredita con pietre fino a che non si sono rotti i vetri dell'auto. In entrambi i casi era presente il presentatore Elsad Sinani.

“È un sollievo sapere che, dopo che i serbi hanno cominciato a rimuovere le barricate lungo le strade nel nord del Kosovo il 29 dicembre, la tensione è diminuita, ma devono continuare gli sforzi diplomatici perché i giornalisti e le giornaliste possano lavorare nella regione in sicurezza”, ha segnalato il segretario generale dell'EFJ, Ricardo Gutiérrez. “Ora abbiamo bisogno di fare progressi con il dialogo necessario per garantire la sicurezza dei giornalisti e, anche, di fare finalmente passi avanti con i numerosi casi di impunità per gli omicidi e le sparizioni di giornalisti nella regione”.

Il segretario generale dell'IFJ, Anthony Bellanger, ha detto a EFJ:

Attacks against journalists and media workers, which are ultimately infringing press freedom, are unacceptable. The IFJ welcomes the progress that has been made to decrease tensions and reminds that too many cases of missing and killed journalists are still unpunished in the region. This is why the adoption of a UN Convention for the safety and independence of journalists is badly needed.

Gli attacchi contro i giornalisti e i lavoratori dei media che, in definitiva, violano la libertà di stampa, sono inaccettabili. La IFJ festeggia i passi avanti fatti per diminuire la tensione, ma ricorda che, nella regione, rimangono impuniti troppi casi di omicidi e sparizioni di giornalisti. Per questo è estremamente necessaria l'adozione di una Convenzione delle Nazioni Unite per la sicurezza e l'indipendenza dei giornalisti.

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