Cambogia: il Primo Ministro revoca la licenza al canale di informazione indipendente Voice of Democracy (VOD)

I lettori ed i difensori della libertà di stampa hanno utilizzato l'hashtag #SaveVOD per mostrare sostegno allo staff VOD. Foto dal sito dell’Overseas Press Club of Cambodia

Il primo ministro cambogiano Hun Sen, al potere da quasi 40 ani, ha revocato la licenza  [en, come i link seguenti, se non diversamente indicato] al canale di informazione Voice of Democracy (VOD = Voce della Democrazia) per aver pubblicato un articolo che si suppone violasse l'etica giornalistica e danneggiasse la reputazione del Paese. I gruppi di informazione hanno condannato la chiusura forzata di VOD, una delle ultime piattaforme di informazione indipendenti in Cambogia. VOD è un partner di condivisione di contenuti di Global Voices dal 2019.

VOD ha postato un articolo il 9 febbraio [km], quotando il portavoce governativo Phay Siphan,  asserendo che Hun Manet, vice comandante in capo delle Reali Forze Armate cambogiane e figlio di Hun Sen, avrebbe firmato per contributi governativi per 100.000 dollari a sostegno dei terremotati di Turchia e Siria. Hun Manet dovrebbe succedere al padre come leader del partito al governo dopo le elezioni del prossimo luglio.

Ma Hun Manet ha negato di aver firmato il documento riportato nell'articolo di VOD. VOD ha pubblicato un aggiornamento [km]  inserendo la dichiarazione di Hun Manet. Hun Sen ha poi imposto [it] a VOD un ultimatum di 72 ore per scusarsi; ultimatum poi ridotto a 24 ore prima di ordinare la revoca della licenza di VOD. Ha rifiutato la dichiarazione di scuse di VOD considerandola non sincera.

Il Overseas Press Club of Cambodia [associazione d'oltremare della stampa cambogiana] ha scritto che “è un giorno infausto ed inquietante per la Cambogia e per la libertà di stampa” unendosi ai gruppi di informazione e della società civile nell'esprimere preoccupazione per la chiusura di VOD. La dichiarazione congiunta firmata da oltre 90 gruppi sollecita le autorità a difendere la libertà di informazione ed il ruolo della legge:

Prime Minister Hun Sen’s arbitrary deadline signals a serious threat to all independent media and journalists in Cambodia.

We call on the government to resolve the issue in a calm, professional and respectful manner that is in line with Cambodian law and that does not do lasting damage to Cambodia’s media landscape. We believe that the closure of VOD would represent a grave step backwards for both press freedoms and the rule of law in Cambodia.

Le scadenze arbitrarie del primo ministro Hun Sen rappresentano una seria minaccia per tutti i media ed i giornalisti indipendenti  in Cambogia.

Chiediamo al governo di risolvere la questione in maniera calma, professionale e rispettosa che sia in linea con le leggi cambogiane e non apporti danni durevoli al panorama informativo cambogiano. Pensiamo che la chiusura di VOD rappresenterebbe un grave passo indietro sia per la libertà di stampa che per il ruolo della legge in Cambogia.

Hanno ricordato al governo che le leggi del Paese permettono ad un editore di emettere una rettifica od una ritrattazione fino a sette giorni dopo aver ricevuto una contestazione; il querelante può anche sporgere denuncia per diffamazione o calunnia.

L'improvvisa chiusura di VOD è stata paragonata alla chiusura di Cambodia Daily, che ha cessato le operazioni nel 2017 dopo essere stata accusata di diverse violazioni fiscali. Un'altra emittente indipendente che ha dovuto affrontare le pressioni del governo è stata Phnom Penh Post, che ha continuato le attività fino alla vendita ad un nuovo proprietario nel 2018. Il giornalista veterano Mech Dara, che ha lavorato per queste emittenti, ha fatto notare che il governo ha consistentemente fatto tacere il lavoro dei media indipendenti:

È solo destino? Tutti i posti, @cambodiadaily, @phnompenhpost, @VOD_English @VODKhmer i cui ho lavorato sono stati chiusi…è troppo per me, non lo posso più sopportare. Il Signore deve voler prendere a calci l'aria 😭😭😭😭😭😭😭😭😭

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, però, insiste che il governo ha fatto la cosa giusta nel revocare la licenza a VOD, perché ciò aiuterà a promuovere la professione giornalistica nel Paese:

An administrative action against a rule-breaking entity does not merit any worry at all. What should be alarming is the mounting disinformation and intentional slanders, which undermine the essence and principles of human rights and freedoms.

The move against an unprofessional media outlet does not undermine the vibrant press freedom in the Kingdom, but contributes to the strengthening of profession of journalism.

Un'azione amministrativa contro un'ente che infrange le leggi non merita preoccupazioni. La cosa allarmante dovrebbe essere la crescente disinformazione e le calunnie intenzionali  che minano l'essenza ed i principi dei diritti umani e della libertà.

Un'azione contro un'emittente poco professionale non mina la vibrante libertà di stampa del Regno, bensì contribuisce a rinforzare la professione giornalistica.

Il ministro dell'Informazione Khieu Kanharith ha aggiunto che altre emettenti dovrebbero fare tesoro dell'esperienza di  VOD:

It is a lesson learned for other media institutions…The media institutions that do not agree to publish clarifications, [they] will face the revocation of their licenses.

È  una lezione da apprendere per gli altri enti di informazione. Le attività di informazione che non accettano di pubblicare chiarimenti si troveranno ad affrontare la revoca delle licenze.

Le notizie della chiusura di VOD hanno spinto lettori e difensori della libertà di stampa ad esprimere sostegno usando l'hashtag #SaveVOD sui social media.

I giornalisti di altre emittenti di informazione e gruppi della società civile si sono riuniti negli uffici di VOD per offrire sostegno e solidatietà:

La Stampa (e qualche poliziotto) si sono riuniti negli uffici di VOD e della sua organizzazione madre CCIM. Il direttore dell'Informazione, Ith Sothoeuth, ha fatto una breve dichiarazione dicendo che spera che l'emittente sopravvivrà  dopo l'ordine di revoca della licenza da parte del primo ministro Hun Sen.

I gruppi di difesa dei diritti umani hanno evidenziato come gli articoli di VOD siano essenziali per la copertura dei processi ai prigionieri politici. Molti giornali filo-statali non possono o non vogliono criticare il governo od andare controcorrente:

Per coloro che amavano il loro giornalismo è stato straziante lavorare mentre le autorità consegnavano la revoca della licenza di informazione di @VODKhmer. Incontravi sempre questa giornalista in tribunale o ai siti di protesta per le sue coperture di informazione; tutto il mio rispetto a lei ed ai suoi colleghi.

La redazione VOD ha visto giornalisti consolarsi a vicenda non appena è stato chiaro che il primo ministro non sarebbe tornato sulla sua decisione:

Ci sono state scene toccanti negli uffici di VOD man mano che la squadra si rendeva conto. I media si affollavano negli uffici per confortare una donna inconsolabile.  Hun Sen ha detto che il personale VOD avrebbe trovato lavoro altrove.

Intanto l'ufficio del primo ministro rassicurava i giornalisti VOD che avrebbero trovato nuovi posti di lavoro nel governo

Con la chiusura di #VOD e senza speranza di riapertura, e davanti alle preoccupazioni del personale su come guadagnarsi la vita a causa della perdita del lavoro dovuta alla loro direzione, ho deciso di permettere loro di lavorare per istituzioni statali, se lo desiderano.

L'editor digitale di VOD, Sreinith Ten, ha una risposta da offrire:

Choosing a career is not as simple as changing clothes, let alone building a career path that has been shaping your values and world perspectives. What has been earned and built for individuals who strive for the public interests cannot be easily replaced by a given job #SaveVoD

Scegliere una carriera non è una cosa semplice come cambiarsi d'abito, non parliamo poi di costruirsi un percorso di lavoro su misura per i tuoi valori e la tua prospettiva del mondo. Ciò che è stato costruito ed ottenuto per persone che lottano per l'interesse pubblico non può venire semplicemente sostituito dall'assegnazione di un posto di lavoro.

L’Ufficio Onu per i diritti umani e le ambasciate di Stati Uniti, Francia, Germania, Australia, Regno Unito e Svezia hanno rilasciato dichiarazioni sollecitando la Cambogia a rinnovare la licenza di VOD.

La Cambogia ha un basso punteggio per la libertà di stampa, posizionandosi 142esima su 180 nel 2022 nel Rapporto sulla libertà di stampa di Reporter Senza Frontiere. La libertà di espressione è ulteriormente peggiorata durante la pandemia, quando il governo di Hun Sen ha utilizzato lo stato di emergenza per silenziare le critiche.

Nel 2022, gruppi di informazione hanno riportato molestie sui giornalisti che coprivano le proteste dei lavoratori, registrando almeno 57 casi di intimidazione ed attacchi contro i giornalisti nei primi sei mesi dell'anno. Le autorità hanno inoltre armato le leggi esistenti sul crimine informatico per bloccare i contenuti critici ed arrestare le persone accusate di insultare le autorità di governo. La repressione contro le voci di dissenso si è inoltre intensificata dopo che sono state registrate denunce a motivazione politica contro leader dell'opposizione in vista delle elezioni di luglio. La chiusura di VOD priverebbe il pubblico di una fonte di informazione credibile ed indipendente in merito alle azioni del partito al governo ed altri argomenti chiave che potrebbero influenzare le prossime elezioni. 

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.