Il suicidio di una coppia gay in Armenia lo scorso 20 ottobre ha dato il via a una serie di dibatti, condannando l'omofobia diffusa [3] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] in tutto il paese.
La coppia, che stando [3] alle inchieste locali si è gettata da un ponte, aveva subito [4] molestie online. Alcui ne hanno addirittura giustificato [4] la morte per via del loro orientamento sessuale.
PINK Armenia [5], una nota associazione per i diritti LGBTQ+, ha scritto [4]: “Consideriamo inaccettabile giustificare la perdita di vite umane. Questi giovani uomini avevano ancora tanti anni di vita davanti a loro, ma, a causa dell'intolleranza nei loro confronti, hanno commesso un atto così tragico. Le persone LGBT conoscono bene la sensazione di sentirsi isolati e non compresi dalla famiglia e dalla società. Questa tragica vicenda dimostra ancora una volta che le persone LGBT in Armenia non sono al sicuro e non sono protette né dalla società, né dallo stato.”.
Tbilisi Pride, un'altra associazione per i diritti queer, ha inviato un messaggio di solidarietà su Twitter:
We are saddened to hear such devastating news from our neighboring country. Our deepest condolences and solidarity go out to the #LGBT [6] community in #Armenia [7].
Homophobia, hate & violence have no place in any society! https://t.co/XtbNEoi3dD [8]
— Tbilisi Pride (@TbilisiPride) October 21, 2022 [9]
Ci rammarica profondamente apprendere di una notizia così devastante dal nostro paese limitrofe. Le nostre più sentite condoglianze e la nostra solidarietà alla comunità #LGBT in #Armenia.
L'omofobia, l'odio e la violenza non hanno posto in nessuna società!
Stando all’inchiesta [10] [hy] di Epress.am, la coppia ha condiviso delle foto che li ritraggono insieme su Instagram con la didascalia: “Per sempre felici e contenti. La scelta di condividere queste foto e di ciò che faremo a seguire è stata presa insieme”. In una delle foto la coppia mostra le fedi nuziali, in un'altra indossano maschere per il viso.
The amount of hate the LGBT community & allies receive for their orientation and for speaking about homophobia in Armenia is troubling. The homophobes silence any discussion concerning homophobia. Armenia is not a safe country to talk about these issues, let alone come out!
— Andranik Shirinyan 🇦🇲 (@Shirinyan) October 23, 2022 [11]
Il livello di odio che i membri della comunità LGBT e gli alleati ricevono per il loro orientamento sessuale e per parlare apertamente di omofobia in Armenia è preoccupante. Gli omofobi zittiscono ogni discussione sull'omofobia. L'Armenia non è un paese sicuro in cui parlare di questi problemi, figuriamoci fare coming out!
La pessima storia dell'Armenia nei confronti dei diritti LGBTQ+ è stata registrata di recente nell'annuale Rainbow Europe Map and Index [12]. Stando [13] all'Indice, l'Armenia era quasi in fondo alla lista, classificandosi 47esima su 49 paesi in lista.
Riflettendo sulla tragedia, Mika Artyan, autore dei blog GayArmenia e Unzipped, ha scritto [14]: “Non è un buon momento, questo sentiamo dire o diciamo a noi stessi. Ma è sempre un buon momento per parlare dei diritti umani. Altrimenti, il “momento buono” non arriverà mai.”.