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La Cina può agire come mediatore di pace nella guerra fra Russia e Ucraina?

Categorie: Asia orientale, Europa centrale & orientale, Europa occidentale, Nord America, Cina, Russia, U.S.A., Ucraina, Citizen Media, Guerra & conflitti, Politica, Relazioni internazionali, La Russia invade l'Ucraina

Immagine creata da Oiwan Lam.

Settimane dopo che il Presidente cinese Xi Jinping aveva stretto la mano ed espresso la sua amicizia “senza limiti” [1] [en, come i link seguenti] con il Presidente russo Vladimir Putin a Pechino all'inizio del febbraio 2022, la Russia ha lanciato la sua famigerata invasione dell'Ucraina [2]. Un anno dopo, la Russia ha rivelato [3] che Xi Jinping ha in programma una visita a Mosca questa primavera, in occasione dell'anniversario dell'invasione.

Sebbene la Cina non abbia ancora confermato l'incontro di Xi con Putin, negli ultimi mesi ci sono stati frequenti scambi diplomatici tra Russia e Cina. Gli osservatori cinesi si chiedono se la Cina possa agire come mediatore di pace e porre fine alla guerra

Le prospettive non sono buone.

Secondo notizie [4] non verificate, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrebbe presentato una proposta di cessate il fuoco all'Ucraina e alla Russia, respinta da entrambe le parti il mese scorso, prima che gli Stati Uniti si impegnassero a fornire a Kiev carri armati Abrams.

Dall'inizio di febbraio, l'esercito russo ha intrapreso mosse offensive [5] e lanciato contrattacchi in diverse città, tra cui Bakhmut e Vuhledar nella regione di Donetsk.

Per quanto riguarda l'Ucraina, un sondaggio ha mostrato che i cittadini vogliono riprendersi la Crimea, occupata dalla Russia nel 2014:

Solo l'8% degli ucraini intervistati ha dichiarato che sarebbe disposto ad accettare l'occupazione russa in corso della Crimea per porre fine alla guerra”, scrive Maria Zolkina.

La scorsa settimana, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visitato [10] inaspettatamente Londra, Parigi e Bruxelles, implorando un maggiore sostegno in termini di armamenti, compresi i jet da combattimento. Alla vigilia delle visite di Zelensky, la Cina ha messo in guardia [11] l'Unione Europea dal sostenere lo sciopero ucraino per una “vittoria completa”, un'idea sostenuta a gran voce da molti Paesi baltici [12] e dell’Europa orientale. [13]Pochi giorni dopo, il 13 febbraio, la Cina ha annunciato che Wang Yi, il più alto diplomatico del Paese, avrebbe visitato [14] Francia, Italia, Ungheria e Russia dal 14 al 22 febbraio.

Il Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato [15] che Wang avrà una “comunicazione strategica approfondita” con i leader politici europei per migliorare le relazioni bilaterali e la fiducia reciproca. [16] Uno dei punti chiave dell'agenda, come emerso dall'incontro di Wang con il presidente francese Emmanuel Macron, è stato il rafforzamento dei “colloqui di pace [17]” tra Russia e Ucraina.

La Cina si è rifiutata di condannare l'invasione russa dell'Ucraina, sostenendo che il Paese è impegnato nella neutralità e in una risoluzione diplomatica della guerra. Tuttavia, dopo lo scoppio della guerra, la propaganda bellica pro-Russia a sostegno dell'azione militare di Mosca ha inondato [18] le principali piattaforme dei social media cinesi. Un esempio è stato l'affermazione che la Russia si stava difendendo dai tentativi di espansione aggressiva della NATO in Europa.

Narrazioni cinesi: gli Stati Uniti approfittano della guerra

Mentre la Cina cerca di ricostruire le relazioni bilaterali [16] con i Paesi dell'UE, sui social media cinesi la propaganda bellica pro-russa contro la NATO e l'Europa è diminuita in vista dell'anniversario dell'invasione. Invece, sia nei media finanziati dallo Stato, come Global Times, sia tra gli influencer sui social media cinesi, gli Stati Uniti sono stati indicati come un Paese favorevole alla guerra che ha approfittato dell'Ucraina e dell'Europa:

Il Global Times cinese scrive che gli Stati Uniti non vogliono un cessate il fuoco in Ucraina, un conflitto militare è utile per indebolire la Russia. L'Ucraina sarà la vittima principale e l'Europa sarà la seconda vittima!

È circolata una teoria cospirativa secondo la quale gli Stati Uniti avrebbero avuto un ruolo nel sabotaggio dei gasdotti [21] Nord Stream I e II, gasdotti chiave che trasportano gas dalla Russia alla Germania, attaccati il 26 settembre 2022. Le esplosioni sottomarine hanno provocato la fuoriuscita di gas dal Nord Stream e inizialmente i funzionari degli Stati Uniti e dell'Unione europea ritenevano che dietro l'esplosione [22] ci fosse la Russia. Tuttavia, alcuni gruppi di destra nell'UE e influencer dei social media pro-Russia hanno diffuso la teoria secondo cui gli Stati Uniti sarebbero responsabili della distruzione degli oleodotti. Queste affermazioni sono circolate per mesi come fatti sulle piattaforme dei social media cinesi e sono state citate come prove a sostegno dell'affermazione che gli Stati Uniti avrebbero danneggiato l'UE per motivi strategici.

Recentemente, dopo che il pluripremiato giornalista Seymour Hersh, 85 anni, ha avallato la tesi, sia i media statali cinesi, tra cui CCTV News [23], China Daily [24] e il portavoce della China, hanno abbracciato la teoria e chiesto un'indagine approfondita sull'incidente:

Washington e i media “liberi e professionali” statunitensi ed europei hanno misteriosamente taciuto sulle rivelazioni di #Hersh sul #Nordstream. È perché lo sapevano da sempre o semplicemente non gli interessa la verità, purché la gente creda alla loro versione della storia?

Allo stesso tempo, però, la “neutralità” della Cina è stata messa in discussione in quanto il Paese avrebbe fornito mezzi militari all'esercito russo, nonostante le sanzioni per l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal:

Un grande articolo del @WSJ di oggi – “I registri doganali mostrano che le società di difesa statali cinesi spediscono attrezzature di navigazione, tecnologia di disturbo e parti di aerei da combattimento a società di difesa russe di proprietà del governo sottoposte a sanzioni”.

Un altro esempio che ha messo in discussione la pretesa di neutralità della Cina sono state le recenti esercitazioni navali tra Sudafrica, Cina e Russia. L'esercitazione, iniziata il 20 febbraio scorso [32], durerà oltre una settimana nell'Oceano Indiano, al largo delle coste di Durban. Sia la Cina [32] che il Sudafrica [33] hanno affermato che la controversa esercitazione militare, alla vigilia dell'anniversario della guerra tra Russia e Ucraina, era per dimostrare la loro appartenenza alla “famiglia BRICS” – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.

Attivisti per i diritti umani come Kenneth Roth hanno anche sottolineato l'interesse della Cina nella guerra in corso, dato che la Cina e la Russia hanno costruito un legame economico più stretto che mai grazie alle sanzioni occidentali [34] contro la Russia:

Il ministro degli esteri cinese dice a Macron che Pechino è “neutrale” sull'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, nonostante sia un grande acquirente di petrolio e gas russo e quindi uno dei principali finanziatori degli attacchi di Putin contro i civili ucraini. Uno strano tipo di “neutralità”.

Finora la Cina non ha ancora confermato ufficialmente l'incontro di primavera tra Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin, ma il mondo sta osservando da vicino come la Cina si comporterà su questo filo politico.