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Il potere salutare di riso e lenticchie in Nepal

Categorie: Asia meridionale, Nepal, Alimentazione, Citizen Media, Economia & Business, Storia, Viaggi e turismo
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Ricca fonte di carboidrati, proteine, vitamine, fibre e altri minerali, il dal bhat (riso e lenticchie) può costituire una dieta equilibrata. Foto di Jana Ašenbrennerová via Nepali Times. Utilizzata su autorizzazione.

Questo articolo [1][en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] è stato pubblicato originariamente sul Nepali Times da Ashish Dhakal e una versione modificata è ripubblicata su Global Voices come parte di un accordo di condivisione dei contenuti.

Sono passate da poco le 13.00 del pomeriggio. Un grande furgone Toyota Hiace bianco in viaggio da Pokhara a Kathmandu rallenta all'approssimarsi di Mugling, una cittadina di Chitwan, nella provincia di Bagmati, in Nepal. Si ferma davanti a un edificio giallo e rosso, sollevando una nuvola di polvere mentre rallenta. Su entrambi i lati della strada ci sono autobus, auto e motociclette raggruppati fuori dalle case simili che costeggiano l'autostrada.

Mugling ospita un drive-through di dal bhat [2] (un pasto tradizionale del subcontinente indiano) in un trafficato incrocio autostradale. Gli affari vanno a gonfie vele; si tratta di un locale rigorosamente “eat-and-go”. Gli ospiti si siedono, i camerieri arrivano con ampi piatti a scomparti tra le braccia e non prendono nemmeno le ordinazioni: scaricano i piatti pieni di riso davanti a ogni ospite.

“Non mi sembra di aver mangiato nulla finché non ho mangiato un piatto di dal bhat”, confida Sharmila Paudel, 48 anni, facendo segno a un cameriere di portare un altro po’ del saporito curry di cavolfiore. “Non importa a che ora del giorno o della notte”, aggiunge ridendo.

Infatti, proprio come gli autobus si fermano per il gasolio, i viaggiatori [3] si fermano per il dal bhat a Mugling per fare rifornimento durante il viaggio.

Photo by Jana Ašenbrennerová via Nepali Times. Used with permission. [1]

Foto di Jana Ašenbrennerová via Nepali Times. Utilizzata su autorizzazione.

Consumato almeno due volte al giorno, il riso al vapore e una zuppa di lenticchie o altre verdure di stagione cotte non è solo un alimento di base nepalese, ma qualcosa di più profondo ed essenziale nella regione.

Ricca fonte di carboidrati, proteine, vitamine, fibre e altri minerali, il dal bhat può costituire una dieta davvero equilibrata, se assunta in porzioni equilibrate, soprattutto perché il riso è spesso oggetto di critiche per essere troppo ricco di carboidrati.

La specialista in materia di salute Aruna Uprety spiega che il dal bhat è una buona combinazione di alimenti [4] perché è una fonte equilibrata di energia. Afferma:

When we say dal bhat, it is only a short form that also includes tarkari (curry) and achar (pickles), and this makes it a complete, fresh and wholesome meal.

Quando si parla di dal bhat, si tratta solo di una forma abbreviata che comprende anche il tarkari (curry) e l'achar (sottaceti), e questo lo rende un pasto completo, fresco e salutare.

Inoltre, il dal bhat è molto facile da preparare. “A differenza di molti altri cereali in Nepal, il riso non richiede grandi sforzi per essere cucinato”, dice Kedar Sharma, specializzato in food writing. “Si può mettere sui fornelli e nel frattempo ci si può occupare di altre cose”. Il dhindo, un altro piatto popolare nepalese [5], invece, richiede un monitoraggio e un mescolamento continui per evitare che si formino grumi e si bruci.

“E non mangiamo solo riso”, aggiunge Sharma. “Insieme al dal, al curry di verdure e al sag (foglie di piante), tutto questo rende il piatto più gustoso. Tutto accompagna ed esalta il gusto e l'aroma del riso”.

Photo by Jana Ašenbrennerová via Nepali Times. Used with permission. [1]

Foto di Jana Ašenbrennerová via Nepali Times. Utilizzata su autorizzazione.

Questo piatto è molto amato in tutto il mondo, non solo in Nepal o in Asia Meridionale, dove le varianti del dal bhat sono molto diffuse e sono un punto fermo.

“È difficile mangiare un cattivo dal bhat in Nepal, ero solito mangiare il dal bhat fuori e tornare a casa la sera e mangiare di nuovo il dal bhat”, ricorda il concorrente norvegese di MasterChef e appassionato di dal bhat Harald Eikeland. “In realtà il dal bhat è molto più salutare del cibo indiano, e può essere poco salutare solo se si accumula troppo riso bianco nel piatto”.

La cucina di Maila Dai

Mentre la neve di inizio primavera si deposita in grossi fiocchi fuori dalla finestra della cucina della città costiera norvegese di Kristiansand, Harald Eikeland aggiunge pepe timur [6], methi (fieno greco) e lwang (chiodi di garofano) all'achar (sottaceti) di pomodoro. Il dal ribolle, il profumo del riso thailandese fumante riempie la stanza e il kauli kerau è pronto.

Eikeland è ora un insegnante in Norvegia, un mondo lontano da Palpa, nella provincia nepalese di Lumbini, dove ha sviluppato la passione per la preparazione e il consumo del dal bhat.

Il suo tutore culinario è stato Subhadra Bhusal, che ha insegnato tutto al norvegese: portandolo a Tansen Bazar per acquistare la migliore pietra silauti (mortaio) e il pestello per macinare le spezie, stabilendo le regole dei condimenti esatti per ogni piatto e la sequenza di cottura dei diversi elementi.

Image by Kunda Dixit via Nepali Times. Used with permission. [1]

Immagine di Kunda Dixit via Nepali Times. Utilizzata su autorizzazione.

Bhusal gli ha persino insegnato a offrire i chicchi di riso come sida (offerta) agli dei con una preghiera prima del pasto, una pratica che oggi è per lo più ignorata in Nepal. Più tardi, a Kathmandu, Eikeland è stato un cliente abituale di Nanglo, a Darbar Marg, dove lo chef gli ha dato altri consigli pratici sulla preparazione del dal bhat.

Recentemente, Eikeland è stato scelto come finalista tra 5.000 concorrenti del programma televisivo norvegese MasterChef, dove ha preparato chiura [7] (riso schiacciato), chhoila [8] e kachila [9] come spuntino pre-dal bhat. Non ha vinto, ma è stato felice di essere arrivato fin lì.

“Tutto quello che so l'ho imparato da Subhadra Didi. Era molto severa e mi dava anche qualche schiaffo se facevo qualcosa di sbagliato. Era una perfezionista e giurava sul tori ko tel: nessun altro olio da cucina sarebbe andato bene”, ricorda Eikeland, il cui nome nepalese è Maila Dai.

Alla domanda su cosa renda il dal bhat così popolare anche tra i non nepalesi, Maila Dai risponde che sono la semplicità, la diversità e la freschezza degli ingredienti a conferire al piatto le sue caratteristiche salutari e gustose. Probabilmente è per questo che è un piatto fondamentale durante i trekking sulle montagne dell'Himalaya. L'aroma e il sapore del dal bhat riportano Maila Dai e due studenti nepalesi a Kristiansand, nel sud della Norvegia, direttamente in Nepal. L'unica cosa che manca è il tori ko tel (olio di senape) e Maila Dai, portandosi l'indice alle labbra, dice: “Ho usato l'olio di girasole, ma non ditelo a Subhadra Didi”.