La proposta di legge antiterrorismo in Sri Lanka per frenare le proteste civili

Protests against President Gotabaya Rajapaksa near the Presidential Secretariat (2022). Image via Wikimedia Commons by AntanO. CC BY-SA 4.0

Proteste contro il presidente Gotabaya Rajapaksa vicino al Segretariato presidenziale (2022). Immagine da Wikimedia Commons di AntanO. CC BY-SA 4.0.

Lo Sri Lanka ha pubblicato una nuova legge antiterrorismo (ATA) [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] il 22 marzo 2023, che sarà presentata in Parlamento il 25 aprile 2023. Tuttavia, all'interno del Paese sta crescendo il dissenso nei confronti di questa proposta di legge, destinata a sostituire l'attuale legge sulla prevenzione del terrorismo (PTA) e il disegno di legge che l'accompagna.

Secondo gli esperti, nella nuova legge la definizione di terrorismo non è precisa e include un'ampia gamma di reati già coperti dalle leggi penali esistenti. Inoltre, la legge concede alle forze dell'ordine il potere incontrollato di detenere individui senza mandato, e fornisce ampi poteri al Presidente, alla polizia e ai militari per vietare in maniera arbitraria raduni e organizzazioni, senza un'adeguata supervisione giudiziaria.

Alcuni gruppi per la difesa dei diritti sostengono che la legge sia destinata a frenare il dissenso e le proteste:

Il tempismo dell'introduzione dell'ATA è preoccupante, poiché il governo ha usato la forza fisica e abusato delle leggi antiterrorismo esistenti per reprimere l'opposizione politica e limitare il diritto dei cittadini a manifestare e riunirsi. È un fatto preoccupante per i diritti umani.

Secondo Human Rights Watch il disegno di legge consente violazioni sistematiche dei diritti, il soffocamento del dissenso pacifico e la presa di mira di gruppi minoritari.

Più draconiana delle leggi precedenti

La legge proposta è destinata a sostituire la legge sulla prevenzione del terrorismo, promulgata nel 1978 e ampiamente utilizzata per detenere e torturare le comunità minoritarie, in particolare i Tamil e i musulmani. I cingalesi [it], in maggioranza buddisti, costituiscono circa il 75% della popolazione del Paese. Esistono leggi discriminatorie anche nei confronti di altre minoranze, come i Tamil (circa il 15%) e i musulmani (circa il 10%). La legge precedente è stata utilizzata anche come strumento per reprimere l'insurrezione tamil durante la guerra civile in Sri Lanka [it] dal 1983 al 2009.
L'avvocato Gehan Gunatilleke ha pubblicato un articolo in cui spiega come la legge proposta possa potenzialmente facilitare l'autoritarismo.

Un thread sulla nuova legge antiterrorismo in #lka.

Esistono due forme di autoritarismo.

La prima è quella esplicita, palese e aggressiva che ha caratterizzato la storia post-indipendenza della SL. Questa forma di autoritarismo ha definito la politica degli anni '80, '90 e 2000.

La nuova legge è stata introdotta per la prima volta nel 2018, quando l'attuale presidente Ranil Wickremesinghe era il primo ministro, ma non è stata promulgata a causa della diffusa apprensione per il suo potenziale impatto sui diritti umani e sulla democrazia.

L'educatrice Kalana Senaratne del sito di giornalismo partecipativo Groundviews sostiene che alcune clausole della nuova legge classifichino le proteste e le agitazioni politiche come terrorismo.
L'attivista per i diritti umani Ermiza Tegal afferma nel suo articolo per Groundviews che queste nuove leggi potrebbero servire come un formidabile strumento per aiutare il governo a reprimere il dissenso, le proteste dei cittadini e l'opposizione politica, e per consentire allo Stato di stanziare risposte massicce contro gli atti di disobbedienza civile.
In un altro articolo pubblicato sul Daily FT, Ameer Ali ha avvertito che la legge proposta potrebbe potenzialmente sedare proteste come quelle di Aragalaya (termine cingalese per “lotta”), delle proteste di massa contro il governo dello Sri Lanka nel periodo marzo-agosto 2022 che hanno portato alla caduta del regime di Rajapaksa. Ali sottolinea inoltre che se non sono consentite vie pacifiche per il cambiamento, ciò potrebbe inevitabilmente portare alla violenza.

Leggi la nostra copertura speciale: Sri Lanka in crisi [it]

Di fronte alle numerose critiche, il Ministro della Giustizia Wijeyadasa Rajapakshe ha dichiarato che il governo si atterrà alle osservazioni della Corte Suprema sulla proposta di legge antiterrorismo (ATA), anche se diversi gruppi chiedono l'abrogazione della nuova legge.

L'attivista Thyagi Ruwanpathirana si è dato a Twitter per sottolineare la protesta del partito di opposizione Sri Lanka Podujana Peramuna (SLPP):

Siamo fermamente convinti che questa legge debba prevedere alcune limitazioni nella definizione di terrorismo. Se la legge permettesse di interpretare qualsiasi azione come un atto di terrorismo, non sarebbe adatta a una società democratica.

Il cardinale Malcolm Ranjith di Colombo ha espresso preoccupazione e ha affermato che la nuova legge antiterrorismo è destinata a soffocare i critici e a reprimere le proteste della gente.

L'avvocato per i diritti umani Bhavani Fonseka ha scritto su Twitter:

Cresce l'opposizione all’#ATA con oltre 450 individui/organi che chiedono l'immediato ritiro dell'ATA.

La legge antiterrorismo, che sostituirà la PTA, è una minaccia ancora più grave per la democrazia

Fonseka ha anche condiviso anche alcune vignette che raffigurano la legge:

Vignette raffigurano al meglio la realtà dell'ATA.

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