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L'ascesa e il declino della diversità linguistica all'Eurovision

Categorie: Europa centrale & orientale, Europa occidentale, Regno Unito (GB), Ucraina, Arte & Cultura, Citizen Media, Linguaggi, Musica, Music Club
Moldova’s Zdob şi Zdub; the Advahov Brothers at the Eurovision Song Contest 2022 Semi Final One Jury Show

I gruppi musicali moldavi Zdob şi Zdub e Advahov Brothers alla semifinale dell'Eurovision Song Contest 2022. Uso gratuito. [1]

Questo guest post è stato originariamente pubblicato su Langoly da Kelsey Wetherbee [2] [en, come tutti i link seguenti] e ripubblicato da Global Voices grazie a un accordo di condivisione dei contenuti. 

Sabato 13 maggio le persone di tutto il mondo si sintonizzeranno sulla finale dell’Eurovision Song Contest [3]. Da piccola competizione canora che coinvolgeva pochi Paesi, l'Eurovision è diventato un grande spettacolo di risonanza internazionale che sforna successi e trasforma i concorrenti in star internazionali.

È un sistema che funziona bene, proprio quello che serve per coordinare un evento di tale portata. Il regolamento è preciso, da quante persone possono esibirsi sul palco alla durata massima delle canzoni, e i concorrenti sono tenuti a rispettarlo in modo categorico. A quel che sembra, però, le regole sulle lingue da utilizzare non sono poi così fisse e nel corso degli anni hanno subito varie modifiche.

È in corso un dibattito sulle lingue in cui dovrebbero cantare i concorrenti. Se in passato l'inglese era utilizzato solo dal Regno Unito e dall'Irlanda, oggi questa lingua è arrivata a dominare le scene. Gli artisti scelgono di abbandonare le lingue ufficiali dei loro Paesi e di optare per una lingua più comprensibile nel tentativo di riscuotere successo con i fan e la giuria. Ma questa è una strategia vincente?

Breve storia dell'Eurovision

Secondo il sito di Eurovision [4], “l'Eurovision Song Contest nacque come esperimento tecnico: un programma televisivo trasmesso in diretta in più nazioni contemporaneamente.” La prima edizione dell'Eurovision Song Contest si svolse nel 1956 con sette Stati partecipanti: Paesi Bassi, Svizzera, Belgio, Germania, Francia, Lussemburgo e Italia.

Ogni paese presentò due candidati e il primo a vincere fu la Svizzera. Solo durante la competizione del 1958 si stabilì che il paese ospitante dell'edizione successiva dovesse essere il vincitore dell'anno precedente, una tradizione che continua ancora oggi, quando possibile [5].

Nei decenni successivi il concorso è cresciuto rapidamente, tanto che oggi ogni competizione conta circa 40 Paesi in gara: nell'edizione 2023 si prevede l'esibizione di 37 Paesi.

eurovision_2023 logo

Logo Eurovision 2023 tramite Wikicommons [6] Public Domain [7]

Inizialmente, non c'erano regole sulla lingua che un Paese avrebbe dovuto usare durante l'esibizione e fino al 1965 si ricorreva alla propria lingua nazionale. Quell'anno, la Svezia fu la prima a stravolgere la norma gareggiando con una canzone in inglese. L'anno seguente, gli organizzatori imposero la regola secondo la quale uno Stato deve partecipare alla competizione con una delle proprie lingue ufficiali.

La regola fu abolita nel 1973 e reintrodotta poi nel 1977. Tuttavia, lo stesso anno, si consentì a Belgio e Germania di gareggiare in inglese perché avevano già scelto i loro candidati prima che venisse attuata la modifica.

Questa volta, la norma restò in vigore per 22 anni, fino al 1999. Durante la competizione di quell'anno, 14 canzoni su 23 avevano un testo in inglese e da allora l'uso di questa lingua è divenuto costante.

Le lingue all'Eurovision

Resta aperta la questione se l'inglese possa dare all'artista una migliore chance di vincere la competizione. Finora la risposta è stata chiaramente affermativa, considerando che 34 canzoni vincitrici erano scritte in inglese (46.6%). Anche se togliessimo le sette vittorie dell'Irlanda e le cinque del Regno Unito (i due Paesi in gara in cui questa è la lingua ufficiale), resterebbero ancora 22 vittorie di Stati che non hanno cantato nella propria lingua.

Di seguito è riportata una mappa che confronta la percentuale di partecipazioni di ciascun Paese in una lingua diversa da quella ufficiale e il numero di volte in cui quel Paese ha vinto.

Chart of use of English language at Eurovision

Mappa distribuita da Langoly. Utilizzata su licenza.

La mappa presenta alcuni esempi interessanti e c'è una tendenza che procede da ovest a est. In generale, i Paesi occidentali gareggiano maggiormente utilizzando la propria lingua, mentre quelli dell'Europa centrale e orientale prediligono le lingue non ufficiali. Tuttavia, se si confronta quanto detto col numero di vittorie, ne consegue che in linea di massima i Paesi dell'Europa occidentale possiedono più vittorie di quelli dell'Europa orientale, e ciò suggerisce una correlazione favorevole al presentarsi in gara cantando nella propria lingua madre.

E se la cancellazione delle regole linguistiche nel 1999 ha portato a un notevole aumento delle candidature in lingua inglese, il declino di questa tendenza potrebbe essere imminente. A partire dal 2018 si è avuto un incremento delle canzoni presentate in lingue diverse dall'inglese. Nel 2021, i 3 finalisti hanno cantato nelle proprie lingue ufficiali, un evento che non si verificava dal 1995. L'Ucraina, vincitrice dell'edizione 2022, ha portato avanti questa tendenza cantando in ucraino.

Sebbene gli ultimi Paesi vincitori abbiano utilizzato la propria lingua, questa tendenza non è molto frequente. Il grafico mostra gli ultimi 10 vincitori che hanno cantato nella lingua ufficiale del loro Paese. L'ultima nazione è stata l'Ucraina nel 2022 e la decima fu l'Irlanda nel 1992: un distacco di 30 anni.

Se per anni è stato consentito gareggiare in una lingua non ufficiale e questa tendenza è diventata poi la norma, c'è ancora gente che non è d'accordo con questa decisione. Nel 2008, il concorrente francese Sébastien Tellier cantò la canzone “Divine” in inglese, scatenando una polemica tra coloro che si occupano della protezione della lingua francese.

Alain Joyandet [8], Segretario di Stato per la Cooperazione e la Francofonia, ha dichiarato: “Quando si viene scelti per rappresentare la Francia, si canta in francese.” Anche il politico François-Michel Gonnot si è lamentato [9] con il canale televisivo France-3, affermando: “La difesa della lingua francese fa parte delle responsabilità del canale”, chiedendo poi a Tellier di cantare in francese la sua canzone dell'Eurovision.

Recentemente, la concorrente spagnola Ruth Lorenzo è stata criticata dalla Real Academia Española [10] [es], l'ente governativo che regola la lingua spagnola, per aver scelto di cantare “Dancing in the Rain” in inglese. Ruth ha risposto dicendo: “In Spagna la lingua inglese è una realtà, e volevo rappresentarla nella mia canzone”. Poi, ha affermato che avrebbe cantanto in inglese solo il ritornello.

Un'altra tendenza interessante è l'inclusione di altre lingue nelle esibizioni, come ad esempio lingue artificiali o lingue dei segni. Il Belgio è stato il primo Paese a gareggiare con una lingua artificiale nel 2003 [11]: Urban Trad, la band in gara, ottenne il secondo posto con la canzone “Sanomi.” Nel 2008, il Paese ha gareggiato nuovamente portando un'altra canzone in una lingua artificiale, ma con molto meno successo. Nel 2006, anche i Paesi Bassi hanno cantato per metà in inglese e per metà in una lingua artificiale, sempre con scarso successo.

Numerosi sono stati anche i casi in cui si è ricorso alla lingua dei segni, inclusa nelle esibizioni di cinque diversi Paesi. Tuttavia, il regolamento stabilisce che una canzone deve avere un testo e non può essere puramente strumentale, quindi una canzone eseguita solo lingua dei segni non è tecnicamente consentita. Nonostante ciò, le tendenze mostrano l'inclusione e la crescente popolarità di lingue diverse.

Cosa ci si deve aspettare dalla gara di quest'anno

La gara di quest'anno è sempre più vicina. Sappiamo già quali saranno le lingue utilizzate, perché i Paesi sono tenuti a scegliere in anticipo le loro canzoni. Dei 37 partecipanti, 28 gareggeranno con un testo interamente o parzialmente scritto in inglese. Quella di includere più lingue ufficiali e meno l'inglese è una rottura di tendenza degli ultimi anni, ma ciò può essere dovuto al fatto che l'inglese è la lingua del Regno Unito, Paese ospitante di quest'anno.

Sebbene quest'anno assisteremo a un dominio quasi totale della lingua inglese all'Eurovision Song Contest, lo scopo principale dello spettacolo consiste nel riunire le persone in un'esperienza condivisa. Nonostante la vittoria dello scorso anno, l'Ucraina non ospiterà l'evento a causa dei problemi di sicurezza dovuti all’invasione da parte della Russia [12]. Ciononostante ha collaborato con il Regno Unito, secondo classificato, e lo spettacolo si svolgerà a Liverpool. Lo slogan di quest'anno è “United By Music”, ossia “Uniti dalla musica”, a dimostrazione della collaborazione tra Ucraina e Regno Unito e della potenza unificatrice della musica. Le semifinali andranno in onda martedì 9 e giovedì 11, mentre i finalisti gareggeranno sabato 13 maggio.

Qui [13] trovate una playlist con le canzoni dell'Eurovision di quest'anno: visitate Global Voices Spotify [14] per scoprire playlist in varie lingue.